Ancora “fughe di cervelli” dal Meridione, stavolta verso il Nord-Est del Paese. La protagonista è Tiziana De Maria, siciliana di Messina: due lauree con il massimo dei voti e lode accademica in Scienze Politiche ed in Scienze Statistiche, intramezzate da un master STARTER (Statistiche, Economia e Ricerche di Mercato) presso l’Università “La Sapienza” di Roma sulle ricerche di mercato e sulle analisi quantitative a supporto delle decisioni aziendali. Dal primo di settembre inizierà un dottorato di ricerca in Economia Aziendale presso la Scuola Superiore di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ad un migliaio di chilometri circa dalla sicula terra natia. L’abbiamo intervistata per AgoraVox Italia, alla presenza della gentile mamma signora Santina.
Due lauree in due settori abbastanza diversi (scienze politiche e statistica); perché questa scelta?
Dopo la prima laurea in Scienze politiche ho deciso di specializzarmi in un settore specifico, ovvero la statistica. Per questo ho frequentato il Master STARTER (Statistica, Economia e Ricerche di Mercato) organizzato dall’Università La Sapienza di Roma e Dall’Istituto G. Tagliacarne in collaborazione con l’ISTAT. E’ stata poi una logica conseguenza del Master il conseguimento della Laurea in Statistica.
Fino a che punto ha costituito un ostacolo per i suoi studi vivere in una città agli ultimi posti nelle classifiche nazionali per la qualità della vita?
Devo dire che di questo ho avuto consapevolezza terminato il ciclo di studi. In una realtà sociale “normale” una neo-laureata col massimo dei voti e la lode accademica non avrebbe dovuto trovare difficoltà nell’inserimento nel mondo del lavoro.
Oggi si trova dinanzi ad una grande opportunità, un dottorato di ricerca offertoLe da una prestigiosa Università come quella di Venezia; la interpreta come un andar via, come un recidere le sue radici?
Non posso e non voglio recidere le radici con quella che è la mia città natale.
Ritiene di poter interpretare il ruolo che Le viene proposto in modo anche da intervenire incisivamente su una realtà di arretratezza e di degrado quale quella meridionale ? In caso di risposta positiva, in che modo?
Mi piacerebbe. Chissà che acquisite delle competenze specifiche nel campo dell’Economia Aziendale non possa metterle a frutto. Magari attraverso la carriera accademica nell’Università di Messina.
Siamo giunti così alla politica. Ritiene che si debba riformare l’attuale meccanismo di formazione della classe politica?
Sarebbe necessario una classe politica nuova, giovane e questo può realizzarsi solo se si dà modo alle nuove risorse umane di venir fuori e mettere a frutto le proprie capacità.
* * *
Accanto a Tiziana, la presenza discreta della mamma signora Santina; che dovrà seguire Tiziana a Venezia e che accetta di buon grado questa sorta di sradicamento obbligato dalla propria famiglia, dal proprio territorio e dalla propria comunità.
Il loro appartamento non si trova in uno dei quartieri—bene della città dello stretto, bensì nel quartiere C.E.P., un insieme periferico di edifici di edilizia popolare, in qualche modo assimilabile al quartiere ZEN di Palermo; la signora Santina seguirà la figliola a Venezia per darle il proprio aiuto; Tiziana è focomelica ad entrambi gli arti superiori; nessuno, in questo Paese un po’ strano, pensa che il merito vada in qualche modo riconosciuto; e che le famiglie dei disabili sopportano già un tal carico in sostegno dei loro cari, che lo “sradicamento per ricerca del lavoro del congiunto disabile” dovrebbe essere loro evitato.