• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > Franco Battiato alla Reggia di Venaria. Mi divido così fra astinenza e (...)

Franco Battiato alla Reggia di Venaria. Mi divido così fra astinenza e pentimenti

Tra Sesso e Castità.

Ho vissuto il concerto di Franco Battiato in modo anomalo, appiccicata alla rete di uno dei parcheggi della Reggia di Venaria. C’erano molte persone di fianco a me, mamme con bambini, coppie, tecnici che andavano e venivano, furgoni di servizio. Non avevo il biglietto, costava un po’ troppo per le mie tasche poco capienti, quindi dopo quaranta minuti in cerca di parcheggio mi sono decisa ad avvicinarmi il più possibile, per sentire qualcosa. Con mio sommo stupore uno dei parcheggi regala un’acustica perfetta e così, facendo una passeggiata, mi sono ritrovata a canticchiare metà della scaletta del Maestro, in una cornice speciale.

Sono arrivata al luogo prestabilito mentre sfumava Tra sesso e castità, ma il resto delle canzoni in scaletta poteva soddisfare qualsiasi estimatore del lavoro di Franco Battiato, accompagnato come sempre ultimamente, dal suo fidato quartetto d’archi. Tutto l’universo obbedisce all’amore, Caffè de la Paix, L’ombra della luce, Cuccurucucu, la trascina pubblico L’era del cinghiale bianco che già al Traffic Festival fece furore, La Cura, E ti vengo a cercare, Stranizza D’amuri che qualcuno ha richiesto a gran voce e che gentilmente il Maestro ha concesso con un grazioso "Ah, va bene sì... te la meriti". E ancora La stagione dell’amore fino alla bistrattatissima Voglio Vederti Danzare.

Il culmine dell’atmosfera si è raggiunto quando le nubi, già minacciose, si sono fatte più cupe e vicine tanto da illuminare con lampi intermittenti il cielo buio sopra il palco, mentre il pubblico cantava "e l’animale che mi porto dentro vuole te" e "lo sapeva bene Paganini che il diavolo è mancino e subdolo e suona il violino" rispettivamente da L’animale, canzone stupenda da Mondi Lontanissimi album del 1985 e Lode all’inviolato scelta da Caffè de la Paix del 1993.

Si impara sempre qualcosa in più sulla vita ad un concerto di Battiato. E’ come se nella sua lunga carriera parlasse un po’ a te e un po’ al mondo, ma molto più a te, analizzando dal basso le situazioni che tutti sanno di dover affrontare. C’è sempre molto da scoprire anche, nei testi a volte autoreferenziali e altissimi, che mischiano le culture e sfamano la voracità di chi di classe e metodo ha bisogno, anche nelle notti d’estate.

Non si può non chiamarlo Maestro, un artista che porta con sé il calore della sua terra con voce sottile, che diverte, accompagna e con durezza ammonisce. La natura e l’amore sono in suo potere, non si può fare altro, se non ascoltare.

Commenti all'articolo

  • Di Mimmo (---.---.---.207) 19 agosto 2009 10:10

    Complimenti per l’articolo, hai scritto in modo molto "pulito" le tue sensazioni e per un attimo mi è sembrato di esser lì ad ascoltare l maestro. Sono un estimatore di Battiato da tantissimi anni, si può dire da sempre...in effetti il mio primo disco è stato "la voce del padrone" regalatomi da mio cugino (più grade di me) il giorno della mia prima comunione (30 anni fa?!? ...boh...). Pensa, non avevo nenache lo stereo per i 33 giri a casa, e la cosa mi pesava enormemente perchè volevo a tutti i costi poter sentire nuovamente l’album che mio cugino mi aveva fatto conoscere. ...arrivò lo stereo come regalo da da parte dei miei genitori e da allora non ho più smesso di ascoltare il più grande cantautore italiano che un pò mi lega al passato rievocando ricordi di nfamzia felice ed un pò mi porta in mondi lontanissimi....tutti da scoprire...
    Ciao e di nuovo complimenti.
    Domenico Santoro.

    • Di Ambra (---.---.---.50) 19 agosto 2009 11:09

      Grazie mille, sono lieta di riuscire a comunicare quello che ho provato anche a chi conosce Battiato e lo apprezza da più tempo di me...E’ vero quindi che accompagna un po’ la nostra vita in tutte le sue fasi, quando diventi triste per non poter ascoltare un album...beh quello è un segno evidente dell’importanza dell’artista nella tua vita.

      Grazie ancora per il commento e l’apprezzamento

    • Di Domenico SANTORO (---.---.---.207) 20 agosto 2009 12:49

      di nulla...era un giudizio sincero il mio.
      se può interessarti ti segnalo due link di siti dedicati a battiato molto interessanti...ci trovi dentro anche tante curiosità.
      www.battiatovirtual.it/

      www.solitarybeach

      Ma tu sei di torino? ho vissuto lì diversi anni ed ho dei bellissimi ricordi...

      se ti va puoi anche rispondermi sulla mia mail che è:  [email protected]

      Ciao.
      .altervista.org/

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares