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Francia - Il senso di una lista antisionista

Una lista ben particolare si è presentata in Francia per queste elezioni Europee. Dopo varie peripezie, varie minacce d’interdizione, accuse di fascismo, di negazionismo e di antisemitismo... La lista Antisionista di Dieudonné riesce a fare l’ultima linea dritta per la partecipazione finale. Aldilà del risultato che sarà sicuramente modesto.

Dieudonné ha sicuramente infranto tutta una serie di tabù assoluti nella politica francese. E’ puro antisemitismo o ha un senso presentare una lista antisionista in Europa oggi?

Dieudonné M’bala M’bala in arte Dieudonné, nato nel 1966, da madre francese e padre camerunese, negli Hauts-De-Seines (regione Parigina). Attore comico e umorista di fama nazionale in Francia. Oggi anche uomo politico e attore di spicco della scena politico-mediatica d’oltralpe.
 

Considerato militante di sinistra radicale e attivista di vari movimenti anti razzisti, Dieudonné comincia la sua carriera in compagnia di un collega ebreo: Elie Semoun. Per anni i nomi di Elie e Dieudonné erano quasi indissociabili.
Poi i due artisti si separano e portano due brillanti carriere in solo, rimanendo però molto legati l’uno all’altro.
 
È verso l’inizio degli anni 2000 che cominciano ad essere rivolte a Dieudonné alcune accuse di antisemitismo, in seguito ad alcune battute e a dichiarazioni pubbliche. Poi nel 2003, dopo lo spettacolo “Le rabin Nazi”, si scatena contro di lui una violenta campagna di insulti e di attacchi spesso a sfondo razzista. Invece di cambiare rotta, Dieudonné si lancia in una battaglia mediatico politica senza precedenti, rendendo insulto per insulto e scorrettezza per scorrettezza.

Lo stato Israeliano in Francia è praticamente intoccabile in Francia. Gli Ebrei (e anche i tanti non ebrei) sionisti sono presenti in massa ai posti di commando in politica, economia, cultura, informazione... Il Crif (Conseil représentatif des institutions juives de France) del signor Richard Prasquier è potentissimo e fa la pioggia e il bel tempo nella politica francese, con una forte influenza su tutti i grandi partiti dal PCF ai Gaullisti. Mentre esiste anche un movimento di ebrei antisionisti (L’UJFP, Union Juive Francaise pour la Paix) ma che ovviamente ha un peso politico e mediatico irrisorio.
 
Invece la LDJ (Ligue de défense Juive) una organizzazione ultrasionista di destra è attivissima su tutto il territorio francese. È accusata anche di aver compiuto vari interventi e blitz violenti contro cittadini nordafricani e aggressioni mirate contro personaggi della cultura e della politica accusati di essere pro palestinesi. Il tutto in un silenzio imbarazzante delle istituzioni del paese.

È su questo sfondo che nasce la lista di Dieudonné. Tra gli iscritti al movimento: musulmani, cristiani e ebrei, neri e bianchi, francesi doc e immigrati di ogni provenienza, militanti di sinistra e di destra. Giovani, donne, anziani... Tutti uniti dall’insofferenza nei confronti dell’”onnipotenza della lobby sionista nella politica francese e della sua manomessa sui mezzi d’informazione”.
 
Una lista che ha messo molto in imbarazzo l’amministrazione Sarkozy. Dopo vari appelli all’interdizione della lista, dopo il blocco della polizia al bus preparato dalla lista per la campagna elettorale (vedere il video), il 13 maggio scorso. Dopo tante esitazioni la lista fu accolta al ministero degli interni e ha partecipato alle elezioni.
Aldilà del capire chi ha cominciato. Se sono stati i sionisti o Dieudonné nel lungo scambio di insulti e accuse varie che dura ormai da anni, come l’esempio dell’incontro esplosivo con il produttore ebreo svizzero Pascal Bernheim che l’ha trattato da “negro poco furbo” e al quale ha risposto dicendo che era solo un membro della "lobby dei youpins (spregiativo francese per gli ebrei Ndr.) sionisti". Aldilà del capire se si ha ragione o meno di rispondere ad un atteggiamento razzista con un altro altrettanto razzista, la domanda che mi sembra più importante è: che senso ha una lista anti sionista in Europa, oggi?

Che senso ha in genere creare una lista anti-qualcosa? Oltre alla lotta ad un nemico comune cosa propone la lista?
 
Alain Soral, il numero due della lista (intellettuale molto controverso e esibizionista, nonché ex militante del Front National di Jean Marie Le Pen) ha spiegato la sera del 13 maggio, dopo il deposito della lista al ministero, che di programma non ne hanno, perché non vogliono far finta come tanti “che il parlamento europeo abbia un peso reale sulla politica in Europa”. Invece si collocano genericamente nell’altermondialismo antiglobalizzazione e nell’anti imperialismo. Ma senza troppo entrare nei dettagli. Perché in realtà poche cose accomunano i suoi membri.
 
Senza programma, senza proposte costruttive, senza un discorso politico, sociale e culturale serio, un movimento “contro” diventa solo l’antitesi di ciò che vuole contrastare e di conseguenza l’altra faccia della stessa medaglia. Vive solo della logica dello scontro. Quella stessa logica per la quale è nato e per la quale tutt’ora vive il sionismo.

Commenti all'articolo

  • Di marco (---.---.---.137) 9 giugno 2009 08:39

    Non concordo con l’autore dell’articolo che vede inutile la nascita di questa lista. La sua nascita è invece preziosa perchè ci permette di infrangere un tabù: quello di parlare dei sionisti e delle loro manovre. Ormai è assodato che nei paesi "liberi", le lobbies sioniste lavorano alacremente per i propri interessi. E’ quindi necessario che il cittadino comune stia sul chi va là. Non si sa mai. Questi amano il potere. Cerchiamo di non fargliene prendere troppo.

    • Di KEMAL (---.---.---.58) 9 giugno 2009 09:55

      Che seanso ha un partito contro ???
      Guardate i risultati della lega di ieri e la storia stessa della lega. E’ nato come partito contro il sud, gli stranieri, Roma ladrona ecc ecc ecc e guardati cosa hanno costruito e quanti consensi ha avuto indipendentemente dal fatto che ciò che propone sia giusto o meno.
      In quanto alla lista antisionista sicuramente non mi riconosco in un "partito" cosi semplicemente perchè non mi basterebbe essere anti qualcosa e basta ma avrei bisogno di riconoscermi in un programma più articolato.
      In merito allo strapotere degli ebrei in Francia ma purtroppo ancor di più negli Stati Uniti e la loro politica di fomentare guerre di qua e di la purchè siano contro arabi e innocenti (vedi striscia di Gaza) nessuna pietà, bisogna contrastarli poichè non possono continuare a decidere l’equilibrio mondiale per il loro pezzo di terra e scatenare alleanze contro tutti e stare sempre dalla parte di chi muove carriarmati, bombe proibite ecc ecc.....il mondo non è solo Israele però Israele vuole condizionare il mondo.
      Grande rispetto per tutti gli ebrei che sono per la pace e per coloro che sono stanchi di questa tragedia lunga una vita. SIONISTI CI AVETE STANCATO !!!! SMETTETELA CON QUESTA FARSA, AVETE MANIPOLATO PER TROPPO TEMPO LE SORTI DI TROPPE VITE UMANE IL MONDO INTERO HA COMPRESO E RISPETTATO L’OLOCAUSTO MA VOI LO AVETE SVENDUTO COME SI FA CON I SANTINI PER STRADA PER AZZANNARE OGNI GIORNO PIU’ TERRE AGLI ARABI E PIU’ POTERE . NESSUNA GIUSTIFICAZIONE A QUESTI EBREI COSI AL PARI DEI NAZISTI.

    • Di Karim METREF (---.---.---.65) 9 giugno 2009 12:04
      Karim METREF

      Caro Marco,
      Infrangere i tabù è utile. MA bisogna saper andare anche oltre. Sono d’accordo che questa lista ha infranto un tabù molto pesante sopatutto per la politica e i media francesi.
      Ma il fatto di non aver altro programma che il contrasto allo sionismo lascia troppe ambiguità che fanno sì che introno alla lista girano troppi personaggi troppo diversi tra di loro.
      E come se domani nascesse in Italia una lista Antisionista in cui ci sarebbero Forza nuova, naziskin, socialisti, democristiani, comunisti, anarchici e islamisti.
      Voglio dire che non sempre il nemico del mio nemico è mio amico.

    • Di Karim METREF (---.---.---.65) 9 giugno 2009 12:05
      Karim METREF

      Caro Marco,
      Infrangere i tabù è utile. MA bisogna saper andare anche oltre. Sono d’accordo che questa lista ha infranto un tabù molto pesante sopatutto per la politica e i media francesi.
      Ma il fatto di non aver altro programma che il contrasto allo sionismo lascia troppe ambiguità che fanno sì che introno alla lista girano troppi personaggi troppo diversi tra di loro.
      E come se domani nascesse in Italia una lista Antisionista in cui ci sarebbero Forza nuova, naziskin, socialisti, democristiani, comunisti, anarchici e islamisti.
      Voglio dire che non sempre il nemico del mio nemico è mio amico

    • Di Karim METREF (---.---.---.65) 9 giugno 2009 12:20
      Karim METREF

      Caro Kemal,

      La risposta l’hai data tu stesso. Di partiti del contro ce ne sono tanti. troppi!
      La Lega è un partito contro: contro i terroni, contro gli immigrati, contro i diversi. Questo è il razzismo. Non vede oltre il proprio naso.
      L’antirazzismo non deve essere soltanto la coppia di ciò che vuole combattere.
      Lo sionismo non si accontenta di essere antipalestinese. Anzi in fondo in fondo non gliene importa niente dei palestinesi. Muovono economia, finanza, politica, cultura, media... per assicurare il potere ad un manipolo di finanzieri che non sono nemmeno tutti Ebrei. E’ tutta una roba strumentale. Il razzismo dei potenti è uno strumento di dominio non una convinzione.
      Perchè se vai a vedere alla fine formano un gruppo compatto dove ci stanno neri, bianchi, asiatici, ebrei, cristiani, musulmani... la loro unica apartenenza è la loro ricchezza e la loro unica lotta è per mantenerla e mantenere il potere che essa gli fornisce.

  • Di marco (---.---.---.137) 9 giugno 2009 12:23

    Caro Karim.
    tranquillo, qui da noi non può nascere nulla. Questo è un deserto.
    Saluti.

  • Di jumbalath i darus (---.---.---.35) 9 giugno 2009 21:18

    prima di tutto il sionismo non è un partito contro ma è un partito per, è un movimento nazionale pluralistico e molto profondo. la mancanza di sapere è conoscere l’argomento di cui parlate vi causa ad arrivare a queste ridicole argomentazione, sarebbe meglio che cominciate a studiare la storia e non la fanta-storia che inventate per giustificare la vostra mancanza di affrontare la realtà.

    • Di Karim METREF (---.---.---.122) 10 giugno 2009 19:51
      Karim METREF

      Pensiero "pluralistico e molto profondo" è innanzittutto quello che accetta l’altro. Lo sionismo è un pensiero costruito sul concetto di popolo eletto. Cacciare i palestinesi dalle loro case è giustificato dal fatto che Dio (!) avrebbe promesso quella terra a qualcuno di loro qualche migliaio di anni fa.
      Se questa storia fosse insegnata come si deve non ci sarebbe nemmeno da scrivere oggi su questo tema.

    • Di jumbalath i darus (---.---.---.16) 11 giugno 2009 23:38

      il movimento sionistica non è anti araba o palestinese, infatti all’ inizio i sionisti non parlavano di uno stato indipendenza ma di una casa nazionale, se poi guardiamo la storia non e la prima volta che gli ebrei sono tornati alla loro tera, guardo il periodo ottomano e la prova di una creazione di una cita stato nell’intorni della tuberia. al quanto riguarda l’idea di un popolo eleto non ogni religione proclama il suo essere eleta? i cristiani che sono nati da grembo del popolo ebraico si considerano se stessi il vero Israele, e non che i musulmani che considerano gli ebrei °falsificatori della parola di dio" ed il koran il vero libro mandato da dio, che e il vero libro che poi fu stato agli ebrei che lo hanno falsificato? non parlare i confliti dei fedeli stessi, protestanti/catolici/ortodosi, shia/suni/alawuti ect. per ciò non usare i termini per gli incitamento delle masa se intendi a fare un discorso serio! un altro punto e considerare i sionisti come invasori, ma non lo furono gli arabi stesi, hanno invaso hanno conquistato sono insediati, e pure molti di loro arivasseri solo nel 1700 1800, cosi che per i sionisti sarebbero loro gli invasori, no? è assurdo che quegli che sono responsabili per la mancanza della loro disfata una volta dipo un altra, non prendono le responsabilita e cominciono a fare le cose giusto. io ho visto i sionist, ed auguro a noi stessi le loro capacita ad imparare dal loro disfate. guardate oggi. hanno scelto Ulmart che quasi ha fatto la pace, ed i palestinesi hanno scelto la guerra, e l’hanno perso, i sionisti hanno visto che non va bene e hanno scelto la destra. poi come sono strani non fa diferenza chi governa arriva ad ofrire i palestinesi la possibilita del loro riscato, ed oni volta i nostri capi ci faliscono. ma la cosa piu assurda di questo articolo, è che ho cambiato la parola sionismo con ebraismi e sembrava razista, ho cambiato con la parola arabo ed ho visto razismo, ho cambiato con la parola musulmano ed ho visto il razismo. finche noi cominciamo con questa linea troviamo solo miseria. spete si puo inganare parte delle persone per una parte del tempo ma non tutti per tutto il tempo. spero che un giorno i palestinesi arrivano ad avere le loro libertà ma con il vostro aiuto avrano solo miseria.

  • Di Antonio (---.---.---.19) 10 giugno 2009 10:41

    L’antisionismo è la negazione all’autodeterminazione per il popolo ebraico (mentre lo si riconosce a tutti gli altri popoli, anche quelli inventati solo 40 anni fa), quindi avevano e hanno ragione coloro (come il presidente Napolitano, Martin Luther King, ecc. ecc.) che dicono che l’antisionismo è sinonimo o una versione "moderna" dell’antisemitismo, stessi pregiudizi, stesso odio e addirittura gli stessi testi e personaggi di riferimento

    • Di Karim METREF (---.---.---.122) 10 giugno 2009 19:53
      Karim METREF

      La storia in fin dei conti è una questione di punti di vista.
      Anche gli invasori del continente americano potrebbero chiamare lo sterminio degli indiani una riconquista della loro "autodeterminazione". Autderminazione di chi e da chi non si sa?

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