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Forconi, tir, clientelismo, mafie e qualche suggestione golpista. #italiabloccata

A scrivere questa storia sembra di gettarsi nella stesura di un romanzo di fantapolitica, ma non è così. Quello che sta avvenendo nelle strade italiane in queste ore davanti agli occhi attoniti di milioni di cittadini inermi è molto concreto. E viene da lontano. Ha un sapore antico, ed è tutt’altro che una versione italica delle primavere arabe.

Iniziamo dalla Sicilia. Sette giorni di blocchi delle strade, dei porti, della distribuzione di beni di prima necessità. Danni per decine se non centinaia di milioni di euro. E una regione allo stremo, esasperata. E ancora atti di violenza, intimidazioni, aggressioni, veri e propri sequestri di persona di centinaia di persone inermi ai blocchi stradali e perfino, in coda, non troppo dissimulati atti di estorsione a commercianti e imprenditori e camionisti “crumiri”.

Questo il bilancio della cosiddetta rivolta in Sicilia del fronte composto dagli agricoltori del movimento dei Forconi e degli autotrasportatori di Forza d’Urto. Una settimana di follia e di sottovalutazioni, di strumentalizzazioni spericolate e occhi bendati. Una settimana di assurdo silenzio da parte dei partiti nazionali e del governo.

Rivolta di popolo? In parte certamente sì, vista l’evidente saldatura scattata in Sicilia fra ogni emergenza e categoria sociale e i due filoni portanti della “rivoluzione dei forconi”, coltivatori e camionisti. Contro il potere della Regione Sicilia (che ricordo essere una delle autonomie più forti del Belpaese)? Neanche per sogno. Contro i partiti che hanno sostenuto la disastrosa gestione del governo di Berlusconi? Ma non scherziamo. Tutti, e ripetiamo tutti, contro il governo Monti e le sue liberalizzazioni. E basta.

Si rimane stupiti a scoprire che il governatorissimo Raffaele Lombardo incitava, certo non con il megafono ma negli incontri formali e informali con i capi della rivolta, a proseguire nella “lotta”. Come si rimane a bocca aperta apprendendo delle neanche troppo dissimulate simpatie del potentissimo scissionista – mai scisso fino in fondo - del Pdl, Gianfranco Micciché (che anche il selciato di piazza Marina a Palermo sa essere legato a doppio filo con Marcello Dell’Utri) per il forconismo isolano. Davanti a questi due sponsor politico, l’infiltrazione/strumentalizzazione di Forza Nuova del e nel movimento è davvero poca cosa.

Il potere clientelare. Da sempre, fin dalla costituzione dell’Assemblea Regionale Siciliana, il clientelismo nel settore agricolo è stato uno se non l’unico modo di accedere a facilitazioni e finanziamenti (regionali e europei), a defiscalizzazioni e compensazioni di perdite. «Quando è un partito di massa a controllare il rapporto clientelare – scriveva anni fa Amelia Crisantino su La Repubblica Palermo -, è avvenuto in Sicilia con la vecchia Dc e avviene anche adesso e persino con più protervia di prima, il comune cittadino si ritrova davanti ad una scelta obbligata. Lui vorrebbe un servizio, un lavoro, una licenza. Il politico gli offre di entrare in una catena clientelare. Le risorse da distribuire non sono infinite, ma ben presto il cittadino imparerà che la politica ha il monopolio di tutte le risorse. Quindi anche della speranza». Salta oggi, con l’impatto dell’azione del governo Monti e degli effetti della crisi, la relazione diretta fra politico locale e imprenditore agricolo? Scatta la protesta, appoggiata anche se indirettamente dal politico stesso che non ha più gli strumenti per garantirsi la continuità del rapporto clientelare.

Quindi Lombardo che invita gli agricoltori a continuare i presidi per convincere il governo a recedere dalla propria intenzione di “espropriare” poteri alla Regione e gli alleati come Micciché che si adeguano, anche se meno esplicitamente, soffiando sul fuoco. Non è un caso che i portavoce del movimento dei Forconi (e dei TIR) siciliani abbiano tutti un trascorso di relazioni e attivismo politico con partiti di potere locale come l’Mpa, il Pdl o prima Forza Italia.

Un meccanismo analogo a quello che sta avvenendo a Roma sulla vicenda taxi, con la politica del governo capitolino che si è vista strappare da Monti la discrezionalità, di fatto, delle licenze e con lo scatenarsi della protesta che si innesca proprio a causa della paura che l’azione del governo implichi il dissolversi del rapporto diretto e personale con il politico di riferimento e quindi del proprio privilegio ottenuto con, e non solo, con il voto.

Senza andare a rifarsi ad Hoffa. Storicamente il settore dell’autotrasporto in Sicilia è stato uno dei principali ambiti di investimento economico di Cosa nostra. Lo è stato a partire dagli anni ’50 quando Luciano Liggio divenne uno dei più potenti imprenditori del settore nel palermitano. Sia perché c’era un guadagno diretto legale e la possibilità di riciclare denaro sporco, sia perché una propria rete di autotrasportatori serviva per la distribuzione di alimenti sofisticati e dei tabacchi di contrabbando, prima, e dei narcotici poi. Una lezione imparata in fretta da altri membri della cupola mafiosa. In particolare da quel Nitto Santapaola di Catania, che divenne proprietario di uno dei colossi del settore, la Riela, azienda in seguito confiscata.

Una storia strana, quella della Riela, che da quando è stata strappata dalle mani della più potente e sanguinaria famiglia catanese ed è passata nelle mani dello Stato non riesce più ad ottenere commesse e sta per fallire. Ma il rapporto fra l’autotrasporto catanese e la famiglia Santapaola non si ferma qui. Nel 2009 è stato eletto come presidente della Federazione degli Autotrasportatori Italiani (Fai) della provincia (oggi è anche vicepresidente regionale dell’organizzazione) Angelo Ercolano. Ercolano, ovviamente incensurato, ha un legame diretto con il vecchio Nitto. Suo zio Pippo, cognato di Nitto, è il reggente della cosca Santapaola e suo cugino Angelo sta scontando l’ergastolo per aver ucciso nell’84 il giornalista Giuseppe Fava, storico direttore della rivista I Siciliani.

Il senatore del Pd Giuseppe Lumia ha presentato, in tempi non sospetti, una dettagliata interrogazione parlamentare diretta al presidente del consiglio e al ministro dei trasporti. Leggiamone un brano: «E’ risaputo che la famiglia Ercoloano gestisce, attraverso una società di trasporti, il traffico delle merci in entrata e in uscita dal porto di Catania e che il cugino di Vincenzo Ercolano, Angelo, eletto rappresentante regionale della federazione autotrasportatori, è figlio di Giovan Battista, anche lui condannato per mafia (…) in un’informativa del 1994 il Raggruppamento operativo speciale dell’Arma dei Carabinieri informava gli inquirenti di un summit mafioso in cui i boss parlavano di un accordo che coinvolgerebbe l’attuale senatore del Pdl Marcello Dell’Utri e le famiglie mafiose Ercolano e Santapaola, il primo alla ricerca di voti per le elezioni e i secondi di coperture politiche per lo sviluppo dei propri interessi economici e per l’ottenimento di finanziamenti statali, relativi soprattutto all’aggiudicazione di appalti pubblici”. Clientelismo, ancora. E condizionamento di affari e appalti.

Non un caso locale. C’è Ercolano dietro la rivolta degli autotrasportatori catanesi che, di fatto, ha trascinato nei blocchi i camionisti delle altre provincie? No. O forse sarebbe meglio dire, non proprio. Perché proprio per voce dello stesso Ercolano la Federazione degli Autotarsportatori non ha aderito formalmente “per ora” alle proteste, ma ha anche dichiarato che il gruppo dirigente della Fai è consapevole «della pesante situazione in cui versano gli autotrasportatori dell’isola». E poi ha concluso, nel comunicato rilasciato alla vigilia dei blocchi: «Ribadiamo la nostra contrarietà ad una protesta di carattere territoriale». E se la protesta si trasferirà a livello nazionale, come è avvenuto ieri? Vedremo.

Certo non rassicura che i punti “caldi” della protesta dopo la Sicilia siano in altre regioni dove la criminalità organizzata, come Cosa nostra nell’Isola, ha puntato da sempre a controllare il trasporto commerciale su gomma. La Calabria, prima, e la Campania, e in particolare la provincia di Caserta e il sud del Lazio “feudo” dei Casalesi, poi. E dove la “relazione clientelare” sia più forte.

Post scriptum in salsa cilena

L’ottobre del 1972 vide la prima di quella che sarebbe stata un’ondata di scioperi da parte di alcuni settori della società cilena. Ad uno sciopero dei camionisti si aggiunsero quelli dei piccoli imprenditori, di alcuni sindacati (principalmente di professionisti), e di alcuni gruppi studenteschi. Oltre all’inevitabile danno all’economia, l’effetto principale dello sciopero di 24 ore fu di portare il capo dell’esercito, generale Carlos Prats, all’interno dell’esecutivo come Ministro degli Interni (Fonte Wikipedia).

Questo articolo è stato pubblicato qui

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.20) 24 gennaio 2012 15:53

    Davvero interessante. Prima apprendo che sono stato invitato alla rivoluzione. A mia insaputa, ovviamente. Secondo che sono un complottista e che sto strumentalizzando la lotta (dura e pura per definizione divina). 

    Da precarissimo collaboratore esterno pagato con mesi e mesi di ritardo e con tariffe da fame e senza un contratto da due anni e con i debiti fino al collo ovviamente ho sia il tempo che la voglia e soprattutto il potere e l’opportunità di ordire complotti o vederne e impiantare criminali strumentalizzazioni al favore di poteri forti direttamente collegati alla Spectre.
    Ovviamente aderirei molto volentieri all’invito di andare a leggere Novella 2000 sotto l’ombrellone, ma c’è un problemino... da nulla.
    NESSUNO DEI TRE COMMENTATORI QUI SOPRA HA SMENTITO, CON DATI E ARGOMENTI, LE SEGUENTI COSE RIPORTATE NELL’ARTICOLO:

    1.Che due dei tre portavoce dei Forconi si siano candidati con Pdl e/o area Mpa nelle scorse elezioni (un altro si è eliminato da se grazie al giochetto di Forza Nuova);
    2. che Raffaele Lombardo abbia invitato i forconi e Forza D’Urto a proseguire nei blocchi in chiave anti governo monti;
    3. Che Micciché abbia fatto dichiarazioni di cauto sostegno al movimento;
    4. Che Micciché sia collagato a Marcello Dell’Utri;
    5. Che ci siano stati episodi di intimidazione, violenza, danneggiamento di proprietà privata, perfino sequestri di persona (bloccare a un blocco migliaia di persone cos’è?) e atti di criminalità comune (estorsioni) in coda ai blocchi;
    6. Che Nitto Santapaola sia stato uno dei principali imprenditori nel settore dell’autotrasporto in Sicilia;
    7 Che l’interessamento di Cosa nostra a controllare il settore dell’autotrasporto non fosse motivato dalle attività di contrabbando e del narco traffico (in questo caso dovreste far riscrivere qualche decina di processi fra i quali il Maxi di Palermo)
    8. Che l’azienda di Santapaola sia stata sequestrata dallo stato e che di fatto da quel momento non abbia più avuto commesse private (per ordine di chi?)
    9. Che il segretario provinciale e vicepresidente regionale del Fai sia Ercolano
    10. Che la famiglia di Ercolano sia legata attraverso un matrimonio alla famiglia di Santapaola
    11. Che un consanguineo di Ercolano sia in carcere con una condanna per l’omicidio di Beppe Fava.

    Rispondetemi e smentitemi con dei dati, e non con dei malcelati insulti, TUTTE queste notizie (che sono altro dalle vostre illazioni) e poi ne riparliamo

    Pietro Orsatti


Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.123) 24 gennaio 2012 11:23

    Dì un po’ quello che ti pare, tanto ogni volta che in sicilia qualcuno cerca di alzare la testa è normale che arrivino accuse di mafia corruzione etc. In parole qui in Sicilia funziona che. o ti pieghi al potere politico-mafioso e rimani oppresso per il resto dei tuoi giorni; o alzi la testa, ti ribelli e a quel punto tu stesso vieni tacciato di mafiosità, corruzione e tanto altro fango. Chi ha scritto questo articolo era nella lista degli invitati alla rivoluzione siciliana...non poteva mancare. Ciao a tutti smiley

  • Di (---.---.---.211) 24 gennaio 2012 11:27

    Per favore non scherziamo la situazione è tragica per gli italiani, gli elettori non hanno certamente in testa nessun golpe e basta affermare che chi è contro Monti è contro l’Italia. E’ versosimile il contrario: la politica di questi governanti , nominati e non eletti dai cittadini, non si cura minimamente delle problematiche che i loro provvedimenti hanno portato ai più deboli, alle famiglie, e l’arroganza di governo è enorme. Hanno scippato il diritto alla pensione di molti ( fra cui chi scrive) cambiando le regole unilateralmente; si sono asserviti alle esigenze di politica economica estera e non delle esigenze dei cittadini italiani. Che cosa si attendono ora che gli italiani gli mandino fiori?
    Personamente conto i giorni che mancano alla caduta di questo governo ed al rispristino di un governo eletto dai cittadini. Per l’intanto ci hanno impedito ANCHE di esercitare la democrazia con il referendum..
    Gianrenato De Gaetani, Rapallo

    • Di Geri Steve (---.---.---.81) 24 gennaio 2012 17:42

      Basta con queste scemenze!

      In Italia i governi non vengono eletti dai cittadini, perche’ l’Italia ha un meccanismo di democrazia rappresentativa (da diversi anni molto distorto): gli elettori dovrebbero scegliere i loro rappresentanti (la distorsione, come sa il commentatore, sta in questo primo passo: sono quelli che vengono nominati dai partiti, non i governanti) e poi i rappresentanti danno o non danno fiducia ad un governo.

      Monti ha avuto la fiducia delle due camere del parlamento, come i precedenti governi. Sappiamo anche che i parlamentari hanno dato fiducia per tre motivi:
      1) per poter incassare il loro indegno vitalizio
      2) per far prendere ad altri provvedimenti necessari ma impopolari
      3) perche’ gli indici di gradimento dei loro partiti sono bassissimi, quindi conviene loro rinviare le elezioni.

      Tutto cio’ non vuol dire affatto che cio’ che fa il governo Monti vada bene: merita diverse critiche, ma l’unica critica indiscutibilmente sbagliata e’ quella di non essere stato eletto dai cittadini.

  • Di (---.---.---.230) 24 gennaio 2012 15:22

    Ogni azione viene sempre prontamente strumentalizzata dall’una o dall’altra parte politica, spesso con accuse infondate. La situazione è tragica per tutti, e sarebbe ora che tutti gli italiani alzassero la testa.
    Trovo scandaloso il silenzio TV ed il dirottamento delle notizie verso l’isola del Giglio per cercare di nascondere il malcontento generale.
    Fra un po’ ci toccherà anche pagare le nostre lacrime!
    ....incredibile comunque che il mondo sia così pieno di complottisti.....forse a parlare è solo il puro spirito di contraddizione, ma chi ha scritto l’articolo probabilmente non se la passa così male.....per me puoi tornare a leggere Novella 2000 sotto l’ombrellone!!

    Ciao a tutti

  • Di (---.---.---.204) 24 gennaio 2012 15:40

    Ma vi pagano per scrivere queste porcate??? segnalo l’abuso delle assurdità scritte in questo articolo. se volevate scrivere la storia della mafia bastava scriverlo nel titolo. non so quale protesta avete visto ma è tutto esattamente al contrario di ciò che avete scritto.

    • Di (---.---.---.28) 29 gennaio 2012 13:12

      io ho segnalato te per abuso, dato che sono siciliano, queste cose le ho viste e comunque le sanno anche le pietre, solo che non ne parlano per la solita tendenza a negare l’esistenza della mafia, e questo mi sembra che sia il migliore articolo che ho letto sul tema

  • Di (---.---.---.20) 24 gennaio 2012 15:53

    Davvero interessante. Prima apprendo che sono stato invitato alla rivoluzione. A mia insaputa, ovviamente. Secondo che sono un complottista e che sto strumentalizzando la lotta (dura e pura per definizione divina). 

    Da precarissimo collaboratore esterno pagato con mesi e mesi di ritardo e con tariffe da fame e senza un contratto da due anni e con i debiti fino al collo ovviamente ho sia il tempo che la voglia e soprattutto il potere e l’opportunità di ordire complotti o vederne e impiantare criminali strumentalizzazioni al favore di poteri forti direttamente collegati alla Spectre.
    Ovviamente aderirei molto volentieri all’invito di andare a leggere Novella 2000 sotto l’ombrellone, ma c’è un problemino... da nulla.
    NESSUNO DEI TRE COMMENTATORI QUI SOPRA HA SMENTITO, CON DATI E ARGOMENTI, LE SEGUENTI COSE RIPORTATE NELL’ARTICOLO:

    1.Che due dei tre portavoce dei Forconi si siano candidati con Pdl e/o area Mpa nelle scorse elezioni (un altro si è eliminato da se grazie al giochetto di Forza Nuova);
    2. che Raffaele Lombardo abbia invitato i forconi e Forza D’Urto a proseguire nei blocchi in chiave anti governo monti;
    3. Che Micciché abbia fatto dichiarazioni di cauto sostegno al movimento;
    4. Che Micciché sia collagato a Marcello Dell’Utri;
    5. Che ci siano stati episodi di intimidazione, violenza, danneggiamento di proprietà privata, perfino sequestri di persona (bloccare a un blocco migliaia di persone cos’è?) e atti di criminalità comune (estorsioni) in coda ai blocchi;
    6. Che Nitto Santapaola sia stato uno dei principali imprenditori nel settore dell’autotrasporto in Sicilia;
    7 Che l’interessamento di Cosa nostra a controllare il settore dell’autotrasporto non fosse motivato dalle attività di contrabbando e del narco traffico (in questo caso dovreste far riscrivere qualche decina di processi fra i quali il Maxi di Palermo)
    8. Che l’azienda di Santapaola sia stata sequestrata dallo stato e che di fatto da quel momento non abbia più avuto commesse private (per ordine di chi?)
    9. Che il segretario provinciale e vicepresidente regionale del Fai sia Ercolano
    10. Che la famiglia di Ercolano sia legata attraverso un matrimonio alla famiglia di Santapaola
    11. Che un consanguineo di Ercolano sia in carcere con una condanna per l’omicidio di Beppe Fava.

    Rispondetemi e smentitemi con dei dati, e non con dei malcelati insulti, TUTTE queste notizie (che sono altro dalle vostre illazioni) e poi ne riparliamo

    Pietro Orsatti


    • Di (---.---.---.28) 29 gennaio 2012 13:17

      si figuri, che dati devono avere questi della "zona grigia", solo chiacchiere sulla sicilia bella in cui il solo problema è quello del traffico, mentre la mafia non esiste. che argomenti pretende da gente del genere? io le faccio i complimenti per avere scritto un dei pochissimi articoli seri sull’arogmento, che utilizzano argomenti, non la solita demagogia del povero onesto lavoratore che vuole il buon berlusconi dato che non gli piace il malvagio monti

  • Di (---.---.---.230) 24 gennaio 2012 16:18

    Ti spiego allora dove sta il problema: il fatto è che la maggior parte dei commenti su quanto sta succedendo cercano di andare a vedere chi tra i "potenti" cerchi di immischiarsi con un movimento nato da una categoria (gli autotrasportatori) che non ce la fa più a lavorare senza margini (è un fatto, dal momento che ho conoscenze dirette di alcuni costretti a chiudere per questo moitivo): il carburante aumenta, il piccolo imprenditore (o padrocino) deve anticipare le spese e spesso, in particolare le istituzioni statali da cui vengono affidati alcuni trasporti si "dimenticano di pagare chi lavora, pretendendo al contempo che tasse ed oneri vari siano rigorosamente dovuti entro i termini stabiliti.....ma prima o poi l’acqua nel pozzo finisce....ed il maialino è stato rotto già qualche anno fa....per cui o ci si indebita, o ci si suicida (...e quanti casi di recente....fatti!) o si lavora in perdita e si fallisce, oppure? hai idea di quanta gente sia senza lavoro perchè nessuno si può permettere di assumere a causa dell’elevata pressione fiscale che un’assunzione comporta? un dipendente costa ad un imprenditore 2,5 volte il suo stipendio netto in Italia: quindi comer fai ad assumere qualcuno?.....dirai basta assumere un extracomunitario per avere benefici fiscali......ma ti pare logico che nel nostro paese noi non abb9iamo praticamente più neanche il diritto di lavorare in regola?........senza considerare i sacrifici che da quest’anno toccheranno a tutte le famiglie "normali" italiane!

    Ora capisci perchè siamo stufi di sentirci dire che dietro a tutto c’è questo o quell’altro partito, piuttosto che la mafia o chicchessia?
    Il sistema è marcio da sessant’anni, ma le persone oneste e normali non ce la fanno più!!!
    Ecco perchè questo movimento si è diffuso così, perchè LA VERA ORGANIZZAZIONE DIETRO A TUTTO QUESTO E’ LA RABBIA POPOLARE!!!!!

    Questi sono i FATTI.

    • Di (---.---.---.28) 29 gennaio 2012 13:21

      e cbhi lo ha votato? i marziani o l’80 dei siciliani. e in cambio di cosa lo hanno votato? posti di lavoro per i parenti e paia di scarpe. ma non credo che questa gente imparerà che non si può avere tutto, il parente assunto alla regione e le tasse basse sulla benzina. hanno regalato il loro voto per un pezzo di pane, e ora è giusto che imparino quali sono le conseguenze. e ti parlo da sciliano che dalla regione sicilia non ha mai avuto nulla, e che si è stancato di questa gentaglia avvantaggiata da amici e parenti. spero che impariate che la corruzione costa, sarebbe un buon esempio di educazione civica per voi della "zona grigia" tra stato e antistato

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.92) 24 gennaio 2012 16:40
    Damiano Mazzotti

    Gli italiani erano i cinesi dell’europa, e grazie al basso costo del lavoro, cioè della paga oraria riuscivano a vendere prodotti a prezzi concorrenziali e ad attrarre gli investimenti delle multinazionali straniere. Ma la ruota della storia e della fortuna gira per i fatti suoi

    Ora ci sono troppe tasse sul lavoro e se l’Italia e l’Europa non inizieranno a mettere dazi sulle merci cinesi e su quelle extra-europee finiremo tutti nella merda molto presto.

    Le tasse sul lavoro sono un residuato post-bellico molto pericoloso.

    E bisogna tassare i consumi di lusso e la telefonia, non l’energia.
    Se i nostri politici e i nostri governanti non capiscono questo dureranno poco.


  • Di (---.---.---.197) 24 gennaio 2012 16:50

    sono un associato FAI e conosco per sentito dire la storia del presidente e capisco che e la verita. comunque io ho aderito allo sciopero della settimana scorsa e quello di questa . vorrei dire al sig.Lobello che la mafia c"e ma sta dall"altra parte non dai scioperanti.vorrei dire unal"altra cosa che in una associazione che comprende unatras il presidente e il sig. Arcese (autotrasortatore) parente intimo di un importante senatore a vita con questo ho detto tutto capisca chi vuol capire

    • Di (---.---.---.28) 29 gennaio 2012 14:16

      non capisco una cosa: come mai allora cuffaro esta in carcere, se era così bravo e onesto? e come mai non ve la prendete con i vostri capetti che vi strozzano attraverso i loschi giri del comune di fondi? qualche parente da assumere? voto di scambio? bene, ma poi non lamentatevi se fallite, dato che vi siete scavfati la fossa co0n le vostre mani, e i vostri capetti si compreranno la vostra terra a prezzi stracciati dopo che vi avranno fatto fallire....

  • Di (---.---.---.20) 24 gennaio 2012 18:03

    Caro xxx.xxx.xxx.230, 

    un fatto è che io non mi sia assolutamente addentrato sulla questione delle rivendicazioni del movimento in Sicilia, ma su i meccanismi di chi cavalca, manovra e strumentalizza i movimenti stessi che sono altro dalle rivendicazioni di chi è in piazza. E fra chi strumentalizza ci metto pure quel potere (perché tale è) che ha un nome e una connotazione ben precisa. Che in Sicilia e in tutto il paese ormai (la linea della palma di Sciascia da decenni ha superato le Alpi) si chiama mafie. E allo stesso tempo denuncio il meccanismo perverso del clientelismo che, anche qui, non è una caratteristica di settore o locale ma fa parte integrante di questo sistema paese. Se io ti dico (con dei fatti ben documentati e dettagliati) che hai i mafiosi dentro il movimento e che stai tirando la volata a Lombardo e Micciché (che non sono certo esenti dall’avere responsabilità per lo stato di questo settore e della Sicilia) e tu mi rispondi che le tue rivendicazioni e stop senza allarmarti e soprattutto senza guardarti attorno per capire come toglierti dal collo quella immondizia che ti vuole usare per rimanere al suo posto di potere e acquisire casomai ancora più forza contrattatuale c’è poco da parlare.

    grazie all’associato Fai che è intervenuto con grande chiarezza e con altrettanto coraggio

    Pietro Orsatti
  • Di Geri Steve (---.---.---.81) 24 gennaio 2012 18:46

    Vorrei aggiungere un paio di argomenti al dibattito.

    1) Gli autotrasportatori protestano per l’aumento tasse sul carburante e sulle autostrade. Credo anche per i costi dell’assicurazione RC.
    Si tratta di problemi reali, che possono avere effetti depressivi sull’economia italiana e che certamente avranno effetto sul costo della vita; ma si tratta di problemi di tutti i cittadini e non degli autotrasportatori che certamente scaricheranno questi aumenti, come maggior costo dell’autotrasporto, sulle merci trasportate.

    2) Parrebbe che alcune rivendicazioni degli autotrasportatori siano state accolte nel decreto, e cioe’ la possibilita’ di avere parziali rimborsi di queste tasse, ma che i manifestanti ignorino questo fatto perche’ vengono informati dai loro capopolo che, per non spengere la rivolta, nascondono questi fatti.

    Questi due argomenti dicono poco sulle cause del disagio, ma credo che dicano molto sulla strumentalizzazione.

    Geri Steve

  • Di (---.---.---.123) 24 gennaio 2012 20:47

    LA RIVOLUZIONE SARA’ COSI NATURALE CHE NEMMENO VE NE ACCORGERETE DI FARNE PARTE....NON E’ POLITICA MA NATURALE EVOLUZIONE DELLE STRUTTURE SOCIALI...E’ TRANSVALUTAZIONE DI VALORI

  • Di (---.---.---.0) 24 gennaio 2012 21:39

     Pino Che prese il potere proprio come conseguenza di una rivolta di Camionisti....

    Non capisco sti qua di cosa si lamentano , la concorrenza sleale , selvaggia e schiavista se la fanno tra di loro. cosa vogliono regole , queste ci sono!! c’e’ il costo minimo a chilometro , ma non lo vogliono rispettare!!

    soluzione intervenire per togliere i blocchi , sti qua NON HANNO RAGIONE!!

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.107) 24 gennaio 2012 22:27
    Damiano Mazzotti

    Potrebbe anche essere che ci sono troppi camionisti in giro... Come ci sono troppi operai in giro... come ci sono troppi impiegati in giro... e non solo in Italia...

    Gli uomini diventano miliardi su miliardi e pretendono di vivere come prima o meglio di prima... ma fra pochi anni la prima cosa a mancare sarà l’acqua... prima del petrolio e prima del cibo... e appena finirà l’acqua il cibo diventerà prezioso come l’oro... forse gli umani potranno continuare a produrre alimenti senza petrolio, ma sicuramente non senza l’acqua...

  • Di Truman Burbank (---.---.---.173) 24 gennaio 2012 23:52
    Truman Burbank

    @Pietro Orsatti: ma guardarsi intorno e vedere cosa succede, proprio non si usa più?

    Le autostrade bloccate in tutta Italia dipendono dalla mafia? Dai politici che sobillano?

    Fatti un giro su Google news e vedi quanti posti sono bloccati, anzi staccati dal computer e vai dal primo fruttivendolo. Fatti spiegare cosa succede. Loro non passano il tempo a cercare il nemico fascista o mafioso e probabilmente ne sanno più di te.

    Il golpe c’è stato, si, l’hanno fatto Monti e Napolitano, e l’Italia sta schiattando. Questo succede.

    Non ti preoccupare se non capisci o non concordi. Se sopravvivi capirai, perchè la situazione peggiora ogni giorno che passa.

    • Di (---.---.---.28) 29 gennaio 2012 16:14

      eccone un’altro che fino a che berlusconi ha vinto con questa legge porcata andava tutto bene, poi quando ci ha portato al fallimanto, tutti a rivolere berlusconi, come nel film di nanni moretti, e a denunciare colpi di stato, sebbene il parlameno sia quello dei politici nominati dallo stesso berlusconi che queste categorie parassitarie e che vivono di contributi stimano tanto.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.107) 25 gennaio 2012 00:44
    Damiano Mazzotti

    Il colpo di Stato c’era già stato... Con il Porcellum e l’assurda legge elettorale che impone i candidati di Roma in ogni città e regione d’Italia.

    Per cambiare l’ITalia non basta cambiare i politici, ma anche tutti i vecchi magistrati collusi con i politici. Infatti i magistrati guadagnano molti soldi proprio come i politici, grazie a una legge che mantiene lo stipendio dei magistrati in linea con quelli dei politici.

    Non c’è da meravigliarsi se in Italia si riescono a fare anche leggi che vanno contro le decisioni referendarie del popolo italiano. Così si spiega il finanziamento pubblico dei partiti. 

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.107) 25 gennaio 2012 00:53
    Damiano Mazzotti

    E aggiungo un’ultima cosa: si può anche vivere bene per alcuni anni senza politici e vecchi governanti tra le palle, ma si può vivere solo per alcuni giorni senza camionisti operativi.

    Per cui cari cittadini italiani non fate i coglioni e state dalla parte giusta. Evviva l’Europa...

  • Di (---.---.---.230) 25 gennaio 2012 08:42

    Ciao xxx.xxx.xxx.0,
    tu andresti a lavorare gratis? anzi, pagheresti per andare a lavorare?
    ecco perchè "sti qua" si lamentano.
    Certo che un blo9cco simile ha delle ripercussioni sul costo della vita di tutti i consumatori, ma ciò dovrebbe far svegliare la gente di fronte al salasso imminente!

  • Di paolo (---.---.---.198) 25 gennaio 2012 17:19

    Ci girate intorno per non voler ammettere che dietro c’è la spinta del popolo di Silvio e del suo compagno di merende .
    Stanno dando fuoco alle polveri perché Monti sta mettendo la mano nell’orticello del re .

    Credevate davvero che PDL e LEGA (con i loro succhiaruote siculi , campani e incamiciati di nero) stessero buoni mentre questo attizza Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate a caccia di evasori fiscali ,liberalizza le assicurazioni oppure mette all’asta le frequenze televisive che tanto stanno a cuore del sultano di Arcore?

    La Sicilia che imbraccia i forconi a Novembre 2011 era un’oasi di felicità ? Sono incazzati neri perché non arrivano i soldi del ponte sullo stretto ?
    Come mai soltanto un 15% (neanche ) dei trasportatori è in subbuglio ? E gli altri ?

    Certo che con questi prezzi dei carburanti finiamo tutti a schifio e o si riducono le accise o questo paese si inchioda del tutto .E’ matematico.Ma è colpa di chi? di Monti ? E come mai prima non si sentiva un fiato e Angeletti e Bonanno sedevano sorridenti e felici ai lati del Cavaliere e annuivano anche se diceva che la terra è quadrata ?

    Ma non avete il sospetto ,per le modalità e la tempistica, che dietro ci sia una regia dei soliti noti ,ossia di quelli che ci hanno portato ad un passo dalla Grecia e che hanno lasciato un buco contabile di 20 miliardi di euro (?! - il grande Tremonti ,l’uomo dei conti in ordine , il fiscalista , assieme al duo Sacconi e Brunetta , che il mondo intero ci invidiava) .
    Vogliono sfasciare e vogliono ritornare e in fretta perché c’è il rischio che Monti faccia diventare questo paese "normale" e loro non possono permetterselo , perché chi li assicura che il Ministro della Giustizia Paola Severino non si metta veramente a fare le cose sul serio . Vuoi mettere Castelli o Alfano ? quelli si che erano delle sicurezze .(La lotta alla mafia e alla evasione fiscale ... ma và ... )

    Bravissimo Pietro Orsatti , sottoscrivo fino all’ultima virgola.

  • Di (---.---.---.142) 27 gennaio 2012 11:55

    chissà perche ’ ma lo stato non riesce a sistemare certe cose eppure fra servizi segreti e generaloni di ogni genere potrebbe , ma va a braccetto con poteri occulti di ogni genere .Le persone oneste asseconda da che parte tira il vento si spostano .In questo guazzabuglio generale chi crede in buona fede a legalità e giustizia viene preso per minchione o usato come bandiera mentre dietro succede ogni tipo di nefandezze.il popolo e’ stanco del solito teatrino ci succhiano il sangue e il cervello . FRA’ DIAVOLO................

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