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Femminicidio e violenza: né sante né martiri. Servono persone per riprenderci la vita

Faceva la chierichetta: "Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, domenica sera, intorno alle 19:30 si è recata in chiesa per la processione del Santo Patrono, Sant'Anselmo. Poi, il maltempo, ha rimandato tutto e così la bimba avrebbe detto di voler andare alle giostre...". 
Violentata e annegata in una piscina e aveva solo 10 anni. E mi è tornata alla mente un'altra bambina di nome Maria. All' epoca,1950, divenne santa e lo stupro era stato solo tentato
Non ci servono altri uomini, ci servono persone che condividano con noi donne un NO secco costante e fattivo alla violenza, contro il femminicidio, che siano movimento di opinione in prima persona, che curino progetti e attuazione di apertura (e non di chiusura) per Centri antiviolenza, di pressione per l'inserimento urgente e costante nella scuola primaria e secondaria di educazione ai sentimenti e al rispetto: per riprenderci la vita.
 
 
Perché sia stroncato sul nascere il bullismo, perché venga fermata quella parola e quel gesto atroce che mette fine alla vita di una donna, a volte solo una bambina, giustizia certa.
 
E non vogliamo né sante né martiri.
 

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