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Eurobasket 2009: Girone C grandi firme

Il Gruppo C è un bella sciarada, molto difficile da risolvere. La squadra superfavorita è sicuramente la Spagna, abbonata all’argento da troppo tempo per non puntare all’oro. La squadra ha poco da dirci in quanto a novità, molto in quanto a completezza del roster. I play sono Ricard Rubio, quinta scelta al primo giro del draft 2009, dai Timberwolves ancora poco capito e forse dirottato in Europa. In nazionale ha fatto già il fenomeno alle Olimpiadi e quest’anno deve stupire insieme all’amico Pau Ribas, passato al Tau Vitoria dopo la convivenza con Rubio al Badalona. Messi così in regia, va a finire che Juan Carlos Navarro fa la guardia con pochi minuti e José Calderon può essere lasciato a Toronto. La guardia di minutaggio alto è la migliore matricola della NBA (per me), Rudi Fernandez, mentre l’ala forte la fa il fratello scarso, che è diventato qualcuno, Marc Gasol. Al centro uno degli artefici dell’anello di Los Angeles, Pau Gasol. Insomma che vuoi di più? Ah, c’è pure Felipe Reyes che al Real detta legge e in nazionale porta le borracce e Alex Mumbru, potenzialmente devastante nel gioco agile nel pitturato con Gasol.

Tutto questo ben di Dio messo nelle mani di Scariolo, ormai “Hispanico” per gli amici.



A dar fastidio alla corazzata iberica la Serbia, squadra come sempre capace dell’impossibile nel bene e nel male. I grandi talenti ci sono e insieme potrebbero dare come risultato: disastro o capolavoro. Milos Vujanic arrivò 23enne alla Fortitudo per incantare Bologna e sfiorare campionato ed Eurolega. Da qui inizia il tour delle migliori squadre europee per arrivare all’Efes Pilsen, che sa tanto di ennesima tappa temporanea. Nelle qualificazioni ha dedicato le migliori attenzioni proprio all’Italia, due volte top scorer della squadra nelle due sfide contro di noi. Nelle altre partite i protagonisti sono stati anche Zoran Erceg, ala-centro dell’Olimpiakos che ci mette il fisico e Nenad Krstic, centrone senza paura che da rookie con i Nets nel 2004-05 segnò 18,3 punti di media con 7,5 rimbalzi nelle sfide del primo turno di play off contro i Miami Heats. La guardia è Milos Teodosic, che a me personalmente fa impazzire perché è slavo dalla testa ai piedi. Ma su tutti, ad essere il centro di gravità permanente è un 23enne, arrivato questa estate alla corte di Messina e del grande Real che Florentino vuole mettere su: Novica Velickovic, ala grande di classe e armonia. Il grande lavoro come sempre è dell’allenatore, Dusan Ivkovic che non sembra avere il pelo sullo stomaco per tenere a bada tutte queste teste matte ma non si può mai dire. Dal canto suo la Slovenia è un gradino sotto la meravigliosa follia di una Serbia, ma quanto a campioni che possono molto non scherza. Basta citare Matjaz Smodis, per me la migliore ala grande difensiva del mondo, Jaka Lakovic, play dall’estro irrefrenabile e l’Italia sconfitta all’ultimo secondo nella prima partita di Euro 2007 ne sa qualcosa, Rasho Nesterovic (se è convocato), insieme a Belinelli da quest’anno ai Toronto Raptors, ma la meraviglia di fine anni ’90 a Bologna non gliela renderà mai più nessuno, anche se con Erazem Lorbek al centro possono davvero diventare devastanti per classe e potenza.

Infine la Gran Bretagna che finalmente riunisce le forze e si prepara per Londra 2012. Dopo la batosta in Israele subita nella prima partita di qualificazione, molti pensavano che una squadra raccolta in giro non avesse futuro, invece i giocatori ci sono eccome: prima di tutto il duo di Chicago, Luol Deng-Ben completare una frontline di ali grandi e centri davvero pericolosi. Manca chi innesca la miccia di tutte queste bocche da fuoco, ma Ben Gordon può anche portare la croce.

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