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Esito regionali 2010: l’astensione come protesta e la scontata vittoria della ’ndrangheta

Esito regionali 2010: l'astensione come protesta e la scontata vittoria della 'ndrangheta

Carissime teste di capra, un amico mio mi disse prima del voto: "Quando ci scommetti che nessuno dice di aver perso, ma tutti hanno vinto?".

Aveva ragione.

Il centrodestra ha stravinto, il centrosinistra dice di aver comunque vinto perché ha preso tanti voti oltre le roccaforti storiche della sinistra.

Hanno vinto tutti.

Ma io consiglieri di rileggere il post precedente in cui ho spiegato le ragioni del mio non voto. Vedo con piacere che non sono stato l’unico e per la prima volta c’è stata un forte calo dei voti, si è arrivati quasi all’8 per cento di affluenza in meno. C’è stato perfino una paese della Calabria (ed è significativo questo) dove hanno votato nemmeno un ottantina di persone.

Quasi l’intera classe politica sta chiudendo gli occhi a questo nuovo fenomeno. Solo la Bindi ha fatto un’analisi acuta dicendo: "è un segnale preoccupante, un campanello d’allarme per la politica e le istituzioni’’.

La scelta del non voto è stata consapevole e in realtà non ha vinto proprio nessuno, c’è stato un chiaro fallimento della politica.


Qualcuno mi dirà: "E intanto ci ritroviamo Berlusconi".

No care teste di capra, ora come ora ci ritroviamo un’illegalità generale senza distinzione alcuna. In Umbria ha vinto di nuovo il centro sinistra, lì ad esempio la ’ndrangheta sta esultando. In Calabria ha stravinto il centrodestra e, se ricordate le parole della parlamentare di destra Angela Napoli che si batte per la legalità, la ’ndrangheta già sapeva tutto visto che aveva già anticipato infiltrando i suoi uomini nelle liste. In Liguria ha vinto il centrosinistra, e rileggete di nuovo il post precedente quando parlo della famosa cena. Magari è un caso.

Nel Lazio ha vinto la Polverini, e il suo candidato Claudio Fazzone ha il potere in mano. Chi sarebbe Fazzone? Ce lo dice un pentito il quale spiega cosa accade a Fondi:
A Fondi operano tre clan, identificandone uno nel clan Tripodo, per poi aggiungere che Garruzzo e Massimo Anastasio Di Fazio, l’immobiliarista arrestato sempre per usura mafiosa, gestivano i prestiti a strozzo per conto dello stesso Tripodo. i proventi dell’usura venivano investiti in una società immobiliare, riconducibile ai Casalesi, che aveva realizzato immobili in violazione delle norme edilizie, beneficiando però di autorizzazioni grazie al legame tra il clan Tripodo, il sindaco Luigi Parisella e il senatore Claudio Fazzone.

Il comune di Fondi doveva essere sciolto per infiltrazione mafiosa. Ma il Governo, attraverso anche l’opposizione dell’allora senatore Fazzone, ha bloccato tutto.

All’epoca la regione Lazio (e c’era Marrazzo come Presidente) si oppose a dare l’appalto a delle società di Fondi legate alla ’ndrangheta e pare che si oppose anche ad altre losche circostanze. Sarebbe il caso di rivedere anche in questa chiave il ricatto a Marrazzo e in principal modo la morte della povera Brenda. Anche lì c’è l’ombra maledetta della ’ndrangheta.

Ribadisco che se non crolla l’intera classe politica, io non voterò mai più.

E ribadisco un altro concetto. Io non mi faccio intimorire da nessuno! Per fortuna personalmente mi conoscono molte persone che collaborano con testate nazionali, anche alcuni blogger che mi frequentano. Io non mi fermo e se serve lo ripeterò all’infinito: la ’ndrangheta è una montagna di merda!
Anche se spediscono dei "pizzini d’amore"....

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