• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Ambiente > Esempio di tropicalizzazione in Italia

Esempio di tropicalizzazione in Italia

Per tropicalizzazione si intende il processo di insediamento in Mediterraneo di specie provenienti da aree tropicali o sub-tropicali dovuto principalmente ai mutamenti climatici in corso, con il conseguente innalzamento della temperatura delle acque.
 
Alcune di queste specie si sono ambientate e riprodotte benissimo, al punto di arrivare a soppiantare le specie autoctone e di essere comunemente pescate e commercializzate. Fra di esse ricordiamo: il pesce palla (Sphoeroides cutaneus), la ricciola fasciata (Seriola fasciata), il pesce scorpione (Pteroides miles), la triglia del mar Rosso (Upeneus moluccensis) e il barracuda mediterraneo (Sphyraena viridensis).
 
Sempre in conseguenza dell’aumento della temperatura delle acque si assiste ad un significativo cambiamento di distribuzione della fauna ittica autoctona, che porta molte specie tipiche delle aree più calde del Mediterraneo ad espandersi verso nord. È il caso del pesce balestra (Balistes carolinensis) o del pesce pappagallo (Sparisoma cretense).
 
Il fenomeno dell’importazione di specie alloctone non riguarda solo i pesci, ma anche le alghe: alghe delle coste giapponesi (Laminaria japonica, Undaria pinnatifida e Sargassum muticum) sono state segnalate già dalla fine degli anni ’60, mentre più recentemente è stata segnalata la presenza di un’alga tropicale, la Caulerpa taxifolia che attualmente minaccia soprattutto un ampio tratto della costa francese tra Tolone e Mentone, moltiplicandosi ad una velocità impressionante, ostacolando i cicli vitali degli altri organismi con alterazione degli equilibri ecologici. Ma il termine “tropicalizzazione" sta, nell’uso comune, allargando il proprio significato anche agli ambienti non strettamente marini. Si parla di tropicalizzazione del clima, quando in generale si fa riferimento agli improvvisi ed abbondanti acquazzoni, oppure anche quando forme vegetali od animali manifestano un diverso tipo di adattamento nelle nostre zone. E’ il caso di alberi da frutto che modificano la tempistica o l’abbondanza del proprio ciclo produttivo o altre piante che sviluppano fioriture multiple fuori stagioni. 
 
Ho notato fioriture settembrine delle mimose e fioriture multiple di piante grasse.
 
Questo splendido esemplare di Cereus peruvianus (è una pianta appartenente alla famiglia delle Cactacee, originaria del Perù) ha sempre fatto negli anni scorsi una abbondante fioritura concentrata in pochi giorni del mese di giugno, mentre quest’anno ha ripetuto la fioritura nel mese di settembre. La pianta si trova in un giardino di Castiglioncello (Li). 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares