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 Home page > Attualità > Politica > Ennesimo attacco a Fini dalle pagine de “Il Giornale”

Ennesimo attacco a Fini dalle pagine de “Il Giornale”

Dopo l’ennesimo attacco a Gianfranco Fini dalle pagine de "Il Giornale" di Paolo Berlusconi, ci tornano in mente i fatti di cronaca del Novembre 2007, quando la questione "ectoplasma" rischiò di far crollare il progetto di unione tra Forza Italia ed Alleanza Nazionale.

http://termometropolitico.wordpress.com/2009/02/21/ennesimo-attacco-a-fini-dalle-pagine-de-il-giornale/


Appare oggi un articolo su “Il Giornale” di Stenio Solinas, citato da “Il Corriere“, in cui si sostiene che

«Si sa che Fini è stato fascista nella stessa logica con cui è divenuto antifascista. È un professionista della politica, ovvero un contenitore vuoto disponibile a riempirsi del liquido ritenuto in quel momento più potabile. (…) A lungo Fini si è immaginato come delfino» di Berlusconi, si legge, ma «è una strada chiusa: a sinistra invece c’è il caos e la strada è aperta»

ed in particolare l’affondo più incisivo ed ambiguo

«La candidatura di Fini alla guida del Pd è perfetta. Si può fare, insomma, “Yes, we can”»

Mi viene in mente la questione “nelle fogne tornerete“. Ve la ricordate? Io sì, e partì proprio da “Il Giornale” di Belpietro (allora era lui il direttore). Oggi, cambia il direttore (Giordano), ma la linea del quotidiano in mano a Paolo Berlusconi, fratello minore del più noto Silvio Berlusconi, non cambia: non appena Gianfranco Fini tenta di andare contro il Presidente di Forza Italia (PDL), tutte le linee amiche - leggasi nemiche - gli danno prontamente contro. Ricordiamo che Fini in questi giorni si è reso complice di efferati crimini

  1. sostenere che il caso Englaro fosse da trattare in via istituzionale e non in seno alla sola maggioranza (era pronto un DDL da parte del Governo, che la maggioranza avrebbe votato in tempi record. Strano, perchè come sostenne Calderoli tempo addietro, tutti conoscono i tempi eterni della burocrazia italiana parlamentare)
  2. sostenere che gli immigrati non siano da trattare tutti alla stessa stregua poichè qualcuno potrebbe anche risultare non un criminale (è stato appena passato il DL sulle ronde cittadine. Come osa Fini mettersi di traverso?)

Questo attacco di lesa maestà deve essere punito nel modo più diretto e pronto possibile: quando Gianfranco Fini osò sostenere che Forza Italia fosse troppo autoritaria nei confronti di AN nel momento in cui si stava fondando il PDL, le potenti schiere Berlusconiane si misero all’opera e criticarono apertamente anche la recente relazione sentimentale che il Fini stava avendo con una più giovane signora. Bisognava colpire Fini non solo politicamente, ma anche e soprattutto privatamente, per screditarlo agli occhi degli elettori.

Sul blog del Termometro Politico dedicai 3 articoli archivistici al fatto “ectoplasma“.

Ai tempi scrissi che il csx avrebbe dovuto cavalcare questa critica interna a proprio vantaggio. Ovviamente non ne fecero nulla, ed infatti il PDL si ricompattò subito dopo le feste invernali. Il PDL, al contrario, appena Mastella e Dini bacchettarono e minacciarono Prodi, ne approfittò subito.

Commenti all'articolo

  • Di mabo (---.---.---.166) 21 febbraio 2009 10:22

    Ho sempre considerato Fini un retore alla stessa stregua di Almirante, degni rappresentanti della politica dell’argomentare su tutto con grandi proclami anche se privi di contenuto. Infatti un certo uditorio ha acclamato queste figure perché incapaci di comprenderne il messaggio, ma si sa che la forma spesso compensa la mancanza di contenuto.

    Ora che Fini si affranca dalla sua cerchia naturale, offrendoci sprazzi di razionalità, forse aspirando a qualcosa di più, o soltanto avendo finalmente raggiunto la saggezza dell’età, è necessario attaccarlo frontalmente, perché rappresenta un pericolo per i tanti “finiani” che potrebbero essere indotti alla ragione.

    L’idea della possibile candidatura al PD è l’ennesima buffonata di chi specula sull’ingenuità della popolazione ormai sopraffatta dall’analfabetismo di ritorno, (tanto utile a un certo tipo di politica)  di cui l’Italia sembra essere capofila in Europa.  

    Un saluto

    Mauro Bonaccorso

  • Di Sergio1 (---.---.---.250) 21 febbraio 2009 10:31

    Fini è un uomo in gamba, unico degno rappresentante di un’Italia moderata e, nello stesso tempo, seria, moderna e democratica. Fini ha sofferto, come solamente un vero uomo sa soffrire: ha dovuto rinengare certi valori del suo passato in cui credeva e lo ha fatto copn trasparenza e dignità, senza ricercare alcun suo tornaconto personale.Fini non è un’opportunista e, sopratutto, ha il coraggio delle proprie azioni. RISPETTATELO
    p.s. Ma possibile che in questo paese gli unici politicio seri debbano essere od emiliani o toscani o liguri, mentre per il resto ci si ferma alla politica del cucù alla Merkel? Che cos’è un fatto genetico? 

    • Di mabo (---.---.---.166) 21 febbraio 2009 11:23

      Caro Sergio gli ordini perentori "RISPETTATELO" sono tipici di un certo tipo di cultura o meglio subcultura e denotano un implicita mancanza di rispetto verso gli interlocutori.
      La politica del cucù la fa l’alleato "principe" del tuo beniamino.
      Evidentemente, o l’articolo e il commento sono stati poco chiari, oppure non ne hai compreso il significato.
      Mi dispiace.
      Mauro Bonaccorso

  • Di enzo (---.---.---.134) 28 febbraio 2009 22:58

    io credo che Berlusconi stimi molto Gianfranco Fini e di conseguenza lo teme...sarà una bella sfida...due uomini estremamente intelligenti....
    non sarà facile mettere Fini nell’angolo....il cavaliere è avvertito.

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