Ho sempre considerato Fini un retore alla stessa stregua di Almirante, degni rappresentanti della politica dell’argomentare su tutto con grandi proclami anche se privi di contenuto. Infatti un certo uditorio ha acclamato queste figure perché incapaci di comprenderne il messaggio, ma si sa che la forma spesso compensa la mancanza di contenuto.
Ora che Fini si affranca dalla sua cerchia naturale, offrendoci sprazzi di razionalità, forse aspirando a qualcosa di più, o soltanto avendo finalmente raggiunto la saggezza dell’età, è necessario attaccarlo frontalmente, perché rappresenta un pericolo per i tanti “finiani” che potrebbero essere indotti alla ragione.
L’idea della possibile candidatura al PD è l’ennesima buffonata di chi specula sull’ingenuità della popolazione ormai sopraffatta dall’analfabetismo di ritorno, (tanto utile a un certo tipo di politica) di cui l’Italia sembra essere capofila in Europa.
Un saluto
Mauro Bonaccorso