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Elezioni a Napoli e Pd: una storia senza lieto fine

Il Pd a Napoli come Don Chisciote: combatte contro i mulini a vento!

A dire di tutti gli esponenti del Pd, le primarie sono un appuntamento importante perché permettono un coinvolgimento diretto dei cittadini alla vita politica e danno la possibilità di scegliere davvero da chi si vuol essere rappresentati.

Sulla carta questo è un concetto ineccepibile. Peccato però che le ultime notizie provenienti dalla piazza di Napoli non sono certo molto confortanti. Dopo una dubbia elezione del candidato Andrea Cozzolino, il delfino bassoliniano – che si dice abbia addirittura movimentato un folto numero di votanti dagli occhi a mandorla – le primarie hanno subito una battuta di arresto e in parte hanno perso credibilità.

E questo non è un fatto “politico”, ma semplicemente un “dato di fatto”.

Bersani non ha potuto fare altro che annullare le primarie e provare a trovare una candidatura forte e autorevole al punto da convincere tutti i contendenti a fare un passo indietro, una volta messa sul tavolo.

Nel frattempo per sbloccare il caos delle primarie a Napoli, su cui gravano l’ombra della camorra e sospetti di brogli, Andrea Cozzolino decide di fare un passo indietro e si dice disposto a farsi da parte. Un sacrificio dovuto e inevitabile.

A questo punto bisogna fare in fretta. Ma purtroppo il Pd non brilla ancora una volta per decisionismo.

E così, ricomposta la spaccatura post-primarie, nel centrosinistra napoletano si apre un’ altra profonda frattura nel cammino verso le elezioni comunali, tra Pd e Idv. Il nuovo duello è esploso con la candidatura a sindaco di Luigi De Magistris, mettendo in crisi il delicato equilibrio che il Pd stava costruendo attorno al nome di Mario Morcone, il prefetto a capo dell’Agenzia per i beni confiscati alla criminalità organizzata, che ha reso noto proprio l’altro giorno di accettare la sfida per amore della sua città.

Dunque in poche parole PD contro tutti, in una sorta di moderno Don Chisciotte. Ma quando si renderà conto che non vale la pena lottare contro i mulini a vento?

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