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Ecco il ddl sul testamento biologico e la fine di vita... se ne poteva fare a meno

Nonostante il freddo di questi giorni per qualcuno è già primavera anticipata. Ci sono germogli che in letargo da un anno escono fuori dalla terra, simili alla gramigna infestante, ed altri che, di pari molestia, invece si danno ad un’attività sfrenata, ma si sa le cose fatte di fretta non escono molto bene.

Tutto preso dall’emendamento 50 bis, che ci fa perdere un’altra cinquantina di posti nella classifica dei paesi con libera informanzione, l’iperattivo senatore D’Alia, dopo essersi improvvisato navigante si improvvisa medico... ed i risultati non sono migliori.

Ho peccato di buonismo qualche giorno fa, quando il presidente ha detto che avrebbe fatto una legge che avrebbe "istituito il testamento biologico, ma anche il divieto assoluto di staccare l’alimentazione". Ho pensato che l’avesse detto più grossa del solito, una assurdità, ho pensato che non sapesse quello che diceva... purtroppo non è così, lui sa sempre quello che dice, il disegno di legge dell’opposizione consenziente riesce a concretizzare questo equilibrismo logico.


Nonostante l’intervista di Marino ieri e le conseguenze che rischiano di spaccare il PD oggi, nessuno ha detto un sola parla in merito al disegno di legge. Vi consiglio di leggerlo, ma saltate il minestrone pseudo filosofico nell’introduzione, per il vostro bene. In pratica introduce si il testamento biologico, che andrebbe rinnovato non si sa come ogni 2 anni, in cui il paziente può esprimere la sua volontà di non ricevere delle terapie non volute (art.32 della cost.) e quindi di non essere oggetto di accanimento terapeutico.

E fin qui tutto bene, ma il ddl riporta tutto sotto la scelta finale del medico che ha la facoltà di ignorare tale documento (art. 6 comma 4 e art. 7 comma 4: il passaggio è abbastanza nebuloso) e prevede in seguito una serie di eccezioni alquanto discutibili come la facoltà dei familiari di dare altre indicazioni in caso di incoscienza...

Ma adesso arriva il bello, al confronto il decreto salva Eluana era roba da principianti. Il senatore inventa un principio che in medicina nessuno, per vergogna, si era mai sognato di enunciare: il sondino tramite cui avviene l’alimentazione "Non costituisce in nessun caso trattamento terapeutico" (art 3 comma 2) e non può essere staccato in nessun caso se non per esigenze mediche per essere sostituito; e quindi non essendo considerabile "trattamento terapeutico" non può, secondo il messinese, rientrare nelle dichiarazioni del testamento biologico...

E il gioco è fatto!

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