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È tempo di sapere

Partiamo dal video bel blog di beppegrillo.it dove viene pubblicata un’intervista a Giovanni Fasanella e Rosario Priore; emerge in tutto il filmato il fatto che questo loro punto di vista fortemente alternativo non sia mai emerso perché l’attenzione della stampa si è sempre diretta altrove. Poi parliamo di Pollari che oppone alle sue responsabilità non solo il segreto di stato deciso dal governo, ma anche la sua irresponsabilità su alcuni fatti contestati proprio perché ha solo eseguito ordini di quello stesso governo. Verso cosa stiamo andando?

È tempo di sapere

Questa settimana sono usciti un paio di video interessanti sotto diversi punti di vista: l’importanza dell’informazione e della diffusione delle notizie in primis; in secondo luogo, mettendo in fila questi video con alcuni avvenimenti e notizie un po’ vecchie, si potrebbe provare a percepire un filo conduttore e capire la direzione verso qui questo porta cercando di non sprofondare nella dietrologia più bieca.

Partiamo dal video bel blog di beppegrillo.it dove viene pubblicata un’intervista a Giovanni Fasanella e Rosario Priore, magistrato che ha indagato su fatti rilevanti degli anni ‘70 e ‘80. Sebbene non sia totalmente d’accordo con quello che dicono e che le cose siano state sicuramente più complesse ancora, emerge in tutto il filmato il fatto che questo loro punto di vista fortemente alternativo non sia mai emerso perché l’attenzione della stampa si è sempre diretta altrove. Sottolineano quindi indirettamente come una informazione completa sia indispensabile per comprendere appieno gli eventi che influenzano sia la vita attuale sia quella futura del nostri figli.

Su questo si inserisce il video dei nostri amici di Qui Milano Libera con Pollari, che prima di tutto dice una cosa interessante sotto il profilo della concezione democratica di un alto funzionario statale “è il governo che fa e fa rispettare le leggi” con buona pace della separazione dei poteri, poi oppone alle sue responsabilità non solo il segreto di stato deciso dal governo, ma anche la sua irresponsabilità su alcuni fatti contestati proprio perché ha solo eseguito ordini di quello stesso governo. La cosa si può legger anche così: il governo fa quello che gli pare e decide quello che si può sapere, i responsabili sono sollevati dalle responsabilità, e ciò che è illegale diventa legale per alcuni.
Pietro Grasso, da flickr
Quindi bisognerebbe capire in che misura questa linea produce una lotta tra stato ed antistato, o se volete, tra stato degli interessi e stato dei cittadini quando lo stato che fa accordi con la mafia o le subappalta la strategia della tensione si oppone, anche solo opprimendo quando non usi la violenza, alle istituzioni che cercano di esaudire il bisogno dei cittadini di vivere in condizioni di normalità e non di prevaricazione.

In questa ottica possiamo leggere le interviste che in questi giorni hanno rilasciato Veltroni e Ciampi cercando di fare da cassa di risonanza alle dichiarazioni di Grasso: le informazioni mai diffuse crearono le fondamenta per quello che successe contestualmente alla caduta della prima repubblica. Bisogna tirare fuori tutto quello che può aiutare a comprendere meglio quello che successe intorno a Forza Italia e Berlusconi nei primi anni ’90. Non solo per conoscenza storiografica, ma perché quei fatti ancora influenzano le nostre vite oggi. Mettete da parte le reticenze nei ricatti incrociati e fateci sapere effettivamente come andarono le cose, totalmente; non so cosa abbia spinto Grasso a fare certe dichiarazioni solo di recente dopo una carriera non limpidissima, cosa si sia rotto tra lui ed il governo. Perché mai come in questo ultimo anno, berlucones e amici vari diffondono delle gocce di verità su retroscena di quegli anni facendo intuire che loro, da sempre protetti e fedeli alla politica odierna hanno i mezzi e le possibilità di fare cadere tutto se solo volessero, in un logorante gioco al rialzo? Allora il disegno di legge sulle intercettazioni sicuramente non aiuta i cittadini anche sotto questo punto di vista.

Con questo andazzo passeranno pochi mesi prima di ricadere nelle situazioni del ’92, molti lo hanno detto, ci sono le condizioni economiche e politiche per nuovi scossoni. Manteniamo alta l’attenzione, mettiamo insieme le informazioni e cerchiamo di cambiare le cose in meglio, tutti e per tutti.

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