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 Home page > Attualità > Politica > E il Capo disse: “Fate che i ciellini vengano a me”

E il Capo disse: “Fate che i ciellini vengano a me”

Italia. Sedicesimo anno dell’ era berlusconiana.

In questi giorni stampa e tv parlano della presenza, accolta molto calorosamente, di politici del centro destra al Meeting di Comunione e Liberazione.

 

Anche quest’ anno, come è avvenuto negli anni precedenti, l’annuale kermesse di Rimini riversa un accoglienza con cori da stadio ai ministri berlusconiani.

Partendo dal presupposto storico che la chiesa cattolica fin da tempi immemori ha sempre appoggiato le forze più reazionarie diffidando da quelle più aperte e progressiste.

Dovremmo chiederci cosa spinge, un movimento cattolico a sostenere così fortemente una classe dirigente come quella del centro destra italiano che ha fatto degli insegnamenti cristiani meri spot propagandistici, svuotandoli di ogni significato.

I leader di destra di questo paese sono coloro che hanno appoggiato negli ultimi anni due guerre (Iraq ed Afganistan), quelli che hanno avvallato una cultura d’impronta leghista di odio e discriminazione verso l’altro, verso il diverso, verso i più deboli, sono gli stessi che hanno favorito il nascere di una società improntata sull’arricchimento personale a discapito del bene collettivo.

Comunione e Liberazione ha scelto in massa il pensiero unico berlusconiano per un solo motivo.

Il Cavaliere e la sua armata reazionaria infatti garantiscono lo status quo italiano.

Lo status quo di una società italiana fortemente segnata dai veti e dalle ingerenze delle gerarchie ecclesiastiche, dove sono ancora poco chiare le distinzioni tra le prerogative dello stato da quelle della chiesa.

Oltre ai conclamati interessi economici (soprattutto in Lombardia) alla base dell’insana simbiosi tra l’anomalo centro destra e il cattolicesimo militante italiano c’è un accordo.

Accordo che prevede da un lato, la chiusura da parte dei politici oggi al governo ad ogni ampliamento dei diritti civili (testamento biologico, riconoscimento legale delle coppie di fatto, fecondazione assistita) dall’altro un appoggio politico ed elettorale da parte di CL al Popolo delle libertà e Lega Nord.

Questa insana unione tra mondo cattolico e classe politica di centro destra ha fatto piombare il nostro paese in una delle epoche più cupe e oscurantiste che esso abbia mai vissuto.

Non assistiamo più ad un confronto politico che miri sotto differenti forme e disposizioni all’estensione dei diritti dei cittadini (tipica dei paesi occidentali di cui facciamo parte), ma ad un imposizione celata dei dettami cristiani in salsa berlusconiana.

Sarebbe auspicabile quindi che i politici tornino a parlare alla totalità dei cittadini e scendano dal pulpito dal quale pretendo di predicare, cercando di conciliare il buon senso alle opportunità che il progresso civile e scientifico ci propone, avendo in mente l’ ancora attuale motto che recita “libera chiesa in libero stato”, unica garanzia di un approccio laico alle problematiche che investono le nostre vite.

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.20) 31 agosto 2010 00:23
    Damiano Mazzotti


    Evviva i potenti...
     
    Evviva gli impotenti che li applaudono...

    Evviva la degenerazione del cristianesimo...

    Evviva il leccaculismo...

  • Di (---.---.---.214) 1 settembre 2010 10:12

    Per favorire il progresso civile ci sono dei valori che non si possono dimenticare e che sono la base stessa per un sano progresso: la vita, la fede e la famiglia e ultimo, ma non per importanza, il rispetto per le regole imposte dalla natura. Ogni cristiano, quindi, come ogni persona ragionevole, dovrebbe dare il voto a quel partito che li garantisce. ecco spiegato perché CL dà il voto al PdL, ma se il PdL non rispettasse le promesse il voto dei ciellini andrebbe al partito che difende quei valori non negoziabili che ho elencato prima. Poi smettiamola di dire che il governo cerca di discriminare gli extracomunitari! il governo sostiene ciò che è sotto gli occhi di tutti: l’Italia non è più nella condizione di accogliere altri extracomunitari, ma deve essere l’Europa a distribuire questo onere tra i propri stati, perché l’Italia non può più essere il "centro di accoglienza" dell’Unione Europea. Riguardo alle guerre, non vedo quale critica li si possa muovere, poiché i nostri militari stanno sostenendo dei paesi in gravi difficoltà. Voi con il vostro pacifismo li avreste lasciati morire sotto la crudele dittatura di Al-Qaeda o di Saddham Hussain o di qualche altra organizzazione estremista e bellicosa.

    • Di Andrea D’Antrassi (---.---.---.82) 1 settembre 2010 11:48
      Voltaire

      Viviamo in uno stato laico in cui l’unico valore davvero innegoziabile dovrebbe essere quello del rispetto dei diritti e delle liberta’ delle persone.
      Se vivessimo in uno stato teocratico sarebbe lecito riportare nella vita di tutti i giorni i precetti presenti nelle sacre scritture.
      Per fortuna abbiamo scelto una repubblica parlamentare laica, in cui dovrebbe essere ben distindo cio’ che spetta a Cesare da cio’ che spetta a Dio.
      E’ giustissimo difendere valori quale quello della Vita e della Famiglia. Ma non si puo’ imporre per legge all’intera’ societa’ una visione univoca e dogmatica dei problemi. La realta’ ci dimostra che esistono varie tipologie di unioni che vanno prese in cosiderazione e regolate. Cosi come e’ chiaro che stabilire il limite tra vita e’ morte non e’ cosa semplice ne’ immediata. Per esempio l’accanimento terapeutico e’ tanto innaturale quanto l’eutanasia ma in una societa’ come la nostra il primo e’ tollerato la seconda rimane un tabu’. 

      Per quanto riguarda gli extra-comunitari dovrebbe essere chiaro, maggiormente per un cristiano come lei, che essi prima di tutto sono Persone. Dovremmo avere ben presente che gli immigrati, gli stranieri, gli emerginati, sono individui e come tali vanno accolti ed aiutati in un paese con ampie possibilita’ come il nostro. I cattolici dovrebbero incominciare ad alzare forte la voce dell’indignazione contro la politica del clandestino attuata dagli amici leghisti.
       Il rispetto dell’ Uomo in quanto Uomo, e non in quanto prodotto delle ingiustizia della nostra societa’ dovrebbe essere un valore innegoziabile. Per un cristiano come per un laico

      Che le guerre compiute negli ultimi anni siano state fatte per fini umanitari e’ opinabile. Se dovessimo pensarla in questo modo dovremmo portare guerra in Iran Siria Nord Corea e in molti altri paesi ma questa filosofia e’ miseramente fallita. Le strade del signore sono infinite cosi come quelle della diplomazia.
      Il ripudio della guerra dovrebbe essere per i Cristiani un valore innegoziabile, altrimenti per quale motivo essi pertecipano tutti gli anni alla marcia della pace ad Assisi. Ipocrisia forse?

      Non chiediamo tanto, vogliamo solamente installare il germe del dubbio in un moviemento come Cl che dovrebbe avere come una delle stelle polari l’indipendenza.
      Il relativismo non e’ un valore ma incominciare a notare i grandi limiti della proposta della classe politica al governo potrebbe essere un merito.
      Siamo sicuri che presto anche CL dovra’ incominciare a fare i conti con l’inadeguatezza e alla pochezza intellettuale del sistema berlusconiano che e’ ormai tanto inguardabile quanto indifendibile

  • Di pv21 (---.---.---.201) 2 settembre 2010 19:45

    La carne è debole ed il vero cattolico non può abbandonare a se stesso il peccatore. Ricordate che al Cavaliere, da divorziato e risposato, è stata impartita la comunione. Le prime comunità cristiane, per necessità, erano organismi chiusi, di mutuo soccorso. Oggi certi "intrecci" politici appaiono indotti dal fascino di una casta di Primi Super Cives ....

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