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Due milioni di tunisini in fuga verso l’Italia

L'Alto Commisssariato per i Rifugiati dell'ONU ha lanciato l'allarme, ci sono due milioni di giovani tunisini che in questi giorni si stanno organizzando per fuggire in massa verso l'Europa, rendendo così impossibile ogni controllo delle autorità e ogni misura di contenimento da parte delle autorità europee e italiane.

Non è vero, è una notizia falsa, come quella che ci fossero due milioni di africani pronti a sbarcare in Italia dalla Libia, quando si trattò di giustificare gli accordi con i quali il governo ha pagato una costosa tangente a Gheddafi perché faccia il lavoro sporco di reprimere gli africani prima che provino a prendere il mare. Allarmismo funzionale al potere, ma non si può fare allarmismo a favore dei poveretti, perché quando vai a solleticare le folle istruite al timore del feroce Saladino islamico, di questi tempi rischi di creare consenso a una spedizione armata in soccorso del dittatore. È appena un espediente per innescare la riflessione.

Allora venne agitato questo sproposito per tagliare corto su un dibattito che nessuno aveva voglia di affrontare. Oggi che l'ipotesi non è neppure inverosimile, visto che per i giovani tunisini è l'unica alternativa al morire d'inedia o torturati in una galera del dittatore, quello dell'emigrazione forzata dei giovani tunisini è un argomento che non viene sfiorato nemmeno di striscio. C'è da capirlo, l'elettorato di destra potrebbe impazzire all'idea di uno sbarco in massa di giovani musulmani, meglio non mettergli certe pulci nell'orecchio. Per ora le crisi nordafricane qui da noi non interessano, si parla molto di più dell'ultima pagliacciata di Berlusconi nella trasmissione organizzata da Signorini, ed è chiaro che la governo e alle opposizioni va bene così. Per il governo non è nemmeno una crisi politica, è solo la crisi. Come se con lo scoppio della crisi non fossero caduti governi come birilli, come se gli scioperi in Tunisia e Algeria non fossero politica, come se la disperazione non aprisse praterie ai fondamentalisti religiosi e a ogni genere d'imprevedibile personaggio, come se questi milioni di persone alla disperazione non abitassero a poche centinaia di chilometri dai nostri confini.

Il governo americano ha intimato alla dittature tunisina di non scegliere la via del bagno di sangue, quello italiano ha invece offerto sostegno al regime tunisino e a quello algerino, definendoli fondamentali per la stabilità dell'Africa settentrionale e un baluardo contro il terrorismo islamico. Un comportamento ributtante che segnala il nostro paese come il campione tra i sostenitori delle dittature e delle autocrazie in giro per il mondo. Un comportamento dettato dagli interessi economici di pochi soggetti e alla vicinanza politica con la dittatura tunisina, al potere proprio grazie al sostegno dell'Italia e di un governo al quale facevano riferimento molti dei ministri oggi al potere, l'ultimo governo Craxi. Una posizione della quale Frattini sarebbe chiamato a rispondere in Parlamento in qualsiasi altro parlamento europeo, ma da noi anche per l'opposizione i diritti umani sono spesso soggettivi e anche l'opposizione preferisce parlare d'altro, avendo forse dimenticato le parole che ogni democratico e ogni progressista dovrebbe pronunciare quando la tragedia si presenta alla porta e la disgrazia e la morte incombono su milioni di persone.. I giovani tunisini e algerini sono soli, chi li sfrutta e li opprime ha il sostegno dell'Italia e dell'Europa. I giovani tunisini e algerini non sono stupidi, lo capiscono e conserveranno questo ricordo per sempre, qualcuno forse mostrerà ostilità verso noi italiani e tanti italiani non capiranno perché, lo scambieranno per un "islamico" minaccioso.

Va così, non va bene per i tunisini e non va bene per gli italiani, va bene solo per i soliti furbetti che adesso si preparano al bagno di sangue, all'emergenza alla quale seguirà un'altra emergenza e altre occasioni di guadagni politici ed economici. Sarebbe già un grande risultato rendersene conto e tenerlo a mente.

Aggiornamento: Anche la UE ha intimato alla Tunisia il rilascio dei manifestanti e la cessazione delle violenze, esprimendo "ferma condanna" per quello che sta accadendo. Frattini invece ribadisce il sostegno dell'Italia ai due regimi, qualcuno gli chiederà conto delle sue dichiarazioni? Cambiera la posizione del nostro paese o ci schiereremo contro l'Unione Europea in difesa della dittatura?

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