A Padova, "Artisti per il cessate il fuoco"

E' una voce unitaria quella che si solleva nel mondo, ad ogni latitudine e longitudine fa eco l'imperativo di un cessate il fuoco! Non si può rimanere inerti ad osservare massacri insensati. Di guerre civili, conflitti, scontri armati nel mondo ce ne sono talmente tanti che non ci si rende più conto. Ora abbiamo sotto gli occhi la drammatica situazione della guerra in Ucraina e nella striscia di Gaza, e tutto l'orrore sembra meno lontano, si tocca quasi con mano il pericolo di una escalation. La risposta di Israele al tremendo attacco terroristico di Hamas, del 7 ottobre, è ingiustificabile. Stanno sterminando deliberatamente il popolo palestinese. In ogni città del mondo, dalle più piccole alle metropoli, la gente si è riversata nelle strade e nelle piazze per protestare in favore del popolo palestinese, per la fine dell'occupazione e per il diritto di autodeterminazione come popolo. Anche gran parte dei cittadini israeliani è contro questo massacro in corso. La "cultura della guerra" dovrebbe finire in ogni angolo del pianeta. Banalità, utopia? Troppi interessi politici ed economici dietro ad ogni conflitto? Ora più che mai, manca di sentire la voce di chi la devastazione, che porta ogni tipo di guerra, la conosceva bene: Gino Strada. Ricordare lui e il suo impegno nella lotta per i diritti umani, è come avere un faro che illumina il cammino ed una bussola per orientarne la direzione. Medico, chirurgo di guerra, attivista, scrittore e fondatore di Emergency, era sotto molteplici aspetti impegnato nella difesa dei bisognosi e degli oppressi, ed era soprattutto contro la guerra.

"E' trovandoci di fronte ogni giorno la sofferenza di altri esseri umani, che abbiamo iniziato a maturare l'idea di una comunità in cui i rapporti siano fondati sulla solidarietà e il rispetto. Una società che faccia a meno della guerra. (...) Non esiste una guerra giusta. La tragedia delle vittime è la sola verità della guerra. "

E ancora: "La maggiore sfida dei prossimi decenni consisterà nell'immaginare, progettare e implementare le condizioni che permettano di ridurre il ricorso alla forza e alla violenza di massa fino alla completa disapplicazione di questi metodi. La guerra, come le malattie letali, deve essere prevenuta e curata. La violenza non è la medicina giusta: non cura la malattia, uccide il paziente."

(Quest'ultima affermazione è tratta dal discorso pronunciato nel corso della cerimonia di consegna del "Right Livelihood Award 2015", il "Premio Nobel alternativo", che potete trovare al link sottostante).

https://www.emergency.it/cultura-di-pace/abolire-la-guerra/ 

Come sarebbero inoltre, alla luce di quanto sta accadendo, i resoconti e le testimonianze di Vittorio Arrigoni da Gaza? Altra voce appassionata, forte e preziosa, che manca moltissimo. Sapeva, come pochi, raccontare l'orrore che vedeva con i propri occhi. Rileggendo oggi il suo "Gaza. Restiamo umani", con la consapevolezza che violenza e soprusi vanno aggiornati ed elevati all'ennesima potenza, si resta senza fiato. Si sentono brividi freddi nella carne.

La drammatica situazione internazionale, ha spinto un gruppo di artisti nel padovano ad attivarsi, ognuno nel proprio ambito di competenza, per esprimere a gran voce il proprio dissenso.

A Padova si terrà quindi una manifestazione, sabato 11 maggio, dal titolo "Artisti per il Cessate il Fuoco". Si svolgerà nel Liston, tra via VIII febbraio e Piazza Cavour, a partire dalle ore 16,00 fino alle 19.30. Nello spazio occupato per la manifestazione, faranno da sfondo e da quinte i due striscioni e gli artisti si esibiranno alternativamente davanti al Municipio/Università o in Piazza Cavour. Farà da trait d'union tra le due piazze, la marching band La Murga.

L'appuntamento si aprirà con gli attori Giancarlo Previati e Vasco Mirandola.

Saranno in tutto nove le esibizioni, tra artisti visivi, performers, attori, musicisti, poeti, ballerini e coristi.