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Domani, o tra pochi mesi al massimo, quando tutto sarà finito chissà che la Lega...

Spero che si possa trovare un modo per non mandare in carcere Silvio Berlusconi.

È una considerazione che m’è venuta, qualche giorno fa, leggendo, sotto agli articoli di giornale che infomano sul "caso Ruby", i commenti a difesa del proprio beniamino di tanti italiani: per loro, pure con tutti i suoi difetti, Berlusconi è una bandiera, e le bandiere, salvo che si pensi davvero che rappresentino il male assoluto, non si disonorano mai.

Spero, soprattutto, che l’anti-berlusconismo sappia fermarsi con la fine, che credo sia ormai prossima, del berlusconismo stesso.

I berlusconiani sono italiani come noi, spesso nostri parenti e amici, e non si può sperare di ricostruire la nostra democrazia trattandoli poi, quando saranno diventati minoranza nel paese, da nemici; aiutarli a rendersi conto delle debolezze del loro idolo servirà a temperarne gli ardori, ma insistere nel fare di Berlusconi uno zimbello, una volta che questi avrà abbandonato la politica, lo trasformerebbe in un martire.

Gli ululati da lupi che stiamo lanciando ora, con lui al potere, si trasformerebbero ben presto in latrati di cani, se non in risa di iene, se continuassimo con questi toni una volta che, in disgrazia, l’uomo Berlusconi avrà abbandonato la politica.

È arrivato il momento, quasi, di pensare a come ricucire le ferite che ci lascerà questa stagione della nostra storia facendo il minor male possibile al paziente: alla fine, a noi stessi.

Le reazioni dei leghisti, quelle lette sui blog come quelle dei pochi che conosco personalmente, mi confermano che molti di loro sono completamente diversi dai berlusconiani.

A una buona parte della base leghista – dovevano essercene molti che votano Lega tra quelli che, per esempio, contestavano Dell’Utri a Como dandogli del mafioso – l’alleanza con i berlusconiani è sempre stata scomoda; un prezzo da pagare alle pulsioni identitarie che identificano nel feticcio, peraltro spesso assai male inteso, del federalismo fiscale.

I leghisti rappresentano la maggioranza relativa degli elettori in vaste zone del nord; aiutare a fare della Lega un partito normale, depurato della feccia che ha accumulato in questi anni, è l’altra sfida che ci lascia il berlusconismo ed è l’unico modo per difendere l’unità del paese, il vero bene supremo lasciatoci dai nostri padri, restando strettamente dentro i vincoli della democrazia.

Una cosa in più: credo che Bossi sia il padrone assoluto del suo partito ma credo anche che la Lega vada oltre Bossi; i leghisti hanno degli ideali che vanno oltre la fedeltà al capo.

Molti elettori del PdL, dopo che Berlusconi sarà uscito dalla politica, cambieranno partito, pur conservando il ricordo della propria identità, ma i leghisti, per la maggior parte, rimarrebbero tali, anche se Bossi dovesse non esserci più.

La Lega ha un futuro, insomma, e vale la pena di correre il rischio di lasciarle uno spiraglio aperto, se accetta pienamente e senza riserve l’unità del paese ed espelle gli elementi intolleranti, razzisti e, nel caso di Borghezio e dei suoi accoliti, apertamente neo-nazisti.

Compito nostro, degli italiani democratici, è di aiutare la Lega nella sua auspicabile, e spero possibile, trasformazione in una CSU – il partito democristiano bavarese – in salsa prima tricolore che padana.

Non credo sia troppo presto per fare questi ragionamenti; vanno fatti adesso, prima che tutto accada, perché accadrà molto in fretta e, se la storia c’insegna qualcosa, saranno proprio certi berlusconiani di oggi ad essere i più feroci nemici dei propri ex compagni.

Dopo 150 anni di unità, e dopo novant’anni dall’ultima volta in cui lo siamo stati, dobbiamo tornare a sentirci, prima che a essere, una comunità nazionale: nella politica di domani dobbiamo, finalmente, tornare ad avere solo avversari.

Aver spaccato il paese, cercando di riportare indietro le lancette della storia, è forse la più grave colpa di Berlusconi il politico; lasciamola a lui.

Commenti all'articolo

  • Di Diego (---.---.---.210) 2 novembre 2010 18:42
    Caro Daniel, tu cerchi una soluzione civile al post berlusconismo e ragionevolmente sono d’accordo con te anche se dando retta al cuore opterei per castrazione chimica e 41 bis.

    Il problema e’ che il figuro ha piu’ vite di una colonia di gatti e soprattutto, pare che cio’ che non lo uccide lo rafforzi. Colpa anche dei giornali (anche quelli di opposizione). Su una faccenda del genere sarebbe dovuto cadere il gelo, si sarebbe dovuto affrontare il tema con grande serieta’ invece si sono tirati fuori degli slogan e delle parole d’ordine come "Bunga-Bunga" che creano un’atmosfera di goliardia e rendono simpatico il protagonista. 

    Per me purtroppo B. da tutta questa faccenda ne ha guadagnato.

    Normalmente una persona di quell’eta’ che cerca con regali e promesse di concupire una ragazzina passa per un porco lurido e bavoso, non puo’ piu’ uscire di casa perche’ verrebbe coperto di sputi, ne puo’ essere messo in prigione se non in cella di isolamento perche’ verrebbe sodomizzato da tutti gli altri carcerati. Invece B. va al salone della moto e butta la battutine (cui uno stuolo di leccapiedi ridono).
  • Di paolo (---.---.---.176) 3 novembre 2010 00:50

    Sottoscrivo Diego  e invito Daniel a non riporre troppi sogni e speranze nella Lega .

    La Lega e’ nata come reazione di rigetto a decenni di governi democristiani che traevano linfa dal voto del sud in cambio di una politica assistenziale e della occupazione capillare e sistematica di tutti i centri istituzionali e burocratici del paese .
    Un po’ come i capelloni nati in Inghilterra come reazione alla bombetta . 
    La Lega percio’ e’ un movimento fine a se stesso nato per un obiettivo : dividere il paese in due parti . Oggi si direbbe separare la good company dalla bad company . Borghezio che e’ un’ ermetico della parola ,per non far capire le reali intenzioni , la traduce col termine di : secessione !!! .
    Quindi nessun ideale ma solo un programma preciso : controllare direttamente i soldi del Nord e lasciare il Sud al suo destino (peraltro anche meritato) .
    Se il fine giustifica i mezzi la Lega ha imbarcato Silvio B. e siccome il nostro presidente ha qualche cosuccia privata da sistemare si e’ fidanzato con Bossi . Do ut des.

    Raggiunti gli scopi , ammesso e non concesso che ci riescano , saluti e baci e questo sciagurato paese si trovera’ nella merda piu’ totale .
    Questa e’ la prospettiva caro Daniel . Altro che ideali . 
    Gli ideali del Trota , ma per favore ......

    paolo

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