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Democrazia ostaggio della finanza

Sindaci e consiglieri comunali saranno chiamati alle urne per eleggere i Consigli Provinciali ed i Presidenti di Province, con una campagna elettorale che li vedrà impegnati a scegliere il proprio candidato. Ciò che aveva un costo era la chiamata alle urne dei cittadini, per promuovere o bocciare sul campo l'operato di politici poco attenti alle necessità dei Comuni interessati; resiste pertanto il palazzo, ma viene fatta fuori la volontà popolare. La democrazia dunque ha un prezzo altissimo per un Governo che impegna il suo premier ad apparire sui blog, a twittare a tutta forza per lasciare intendere che il parere della gente è importante e dare quindi l'illusione che sono loro ad essere i veri eroi, con lui, del cambiamento.

Lo avevamo capito da tempo che con Renzi eravamo davanti ad un chiaro esempio di leader che ci marcia sul suo apparire, che fa degli spot la sua bandiera, capace di mille annunci che in questi mille giorni di governo si riveleranno un flop, come un flop è considerata la democrazia. Colpa di mezzi di informazione, agenzie di comunicazione sempre più in mano ai grossi gruppi finanziari che preparano notizie in linea con il pensiero corrente, nascondendo la verità e mandando al macero le opinioni necessarie ed importanti in uno Stato di diritto. Già. Stato di diritto, grossa parolona in un momento in cui la finanza ed i gruppi finanziari, a cui è legato il "carrozzone renziano", lo hanno trasformato in un'azienda privata che detta regole ed emana decisioni che vanno nel senso opposto a quello di cui hanno bisogno le società civili come quelle occidentali.

Un Occidente sempre più privo di identità culturale, stremato, privato di diritti, che rimane in bilico tra la sopravvivenza ed una morte che corre sul filo delle loro vite, per via di una disoccupazione e di licenziamenti di massa simili ad una peste emorragica che non si riesce a curare, perché non si vuole curare. Intanto Renzi e la sua squadra di talpe sempre più cieche, scimmiottamdo la strategia dei Cinque Stelle, preparano piani e programmi facendo finta di chiedere il parere della gente. Ma quale parere se il voto non è più un diritto ed i Consigli Provinciali sono stati trasformati in una sagra da palazzo, dentro il quale piazzare le pedine vicino a lui che gli permettono di fare scacco matto alla società civile

Renzi il rottamatore che sta rottamando l'Italia, il conquistatore di poltrone diventate per lui vitali ed essenziali per sfogare la sua dialettica micidiale e insensata, che fa a cazzotti con la realtà, sta massacrando gli ultimi avamposti di democrazia per spiccare il volo ed affermarsi sulla scena politica e magari mondiale facendo il cane da salotto al cospetto dei grandi. Quei grandi presso i quali non conta nulla perché, mentre afferma di sbattere i pugni sul tavolo, pur di stare sulle gambe di qualcuno, si limita a fare il cagnolino grazioso che si mette a cuccia se si alza la voce. Mai ci saremmo aspettati un tale epilogo. Mai avremmo immaginato che la nostra democrazia sarebbe stata un giorno vilipesa, calpestata, oltraggiata grazie a provvedimenti dove a contare è una sola democrazia: quella della finanza e delle banche.

Ormai noi cittadini siamo dei sudditi schiavi. Ci tocca soltanto ascoltare ed eseguire ordini impartiti. Anche questo fatto di abbassare ulteriormente il costo del denaro, a chi gioverà? Certamente alle banche ed ai capitani del capitalismo aggressivo vicini a Renzi: De Benedetti e Berlusconi, con il quale il nostro premier va a braccetto, forte delle tv che lo sponsorizzano ed ora dei blog, che demonizza quando usati da Grillo ma che giudica strategici se in mano a lui.

Foto: Palazzo Chigi, Flickr

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.148) 8 settembre 2014 12:37

    Sì signora Policastrese,

    ma intanto sembra che Renzi abbia un gradimento del 64%.

    Italiani!, popolo di coglioni!, svegliatevi!

    • Di (---.---.---.176) 8 settembre 2014 13:23

      Con un’informazione prona, capace solo di narrare le gesta del valoroso eroe e sondaggi fatti ad arte per mostrarci un premier che gode di un gradimento senza precedenti, rimarrà sulla sua poltrona a vita.Se è tanto avanti nei sondaggi, perchè non si presenta alle elezioni? Mica è fesso. La colpa è di un’opposizione incapace di dimostrare il dissenso della gente chiamandoli a raccolta.

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