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David Incamicia

David Incamicia

Blogger irregolare, post-ideologico, un po' lib e un po' lab: scrivo ciò che penso senza seguire l'onda.

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  • Primo articolo sabato 07 Luglio 2011
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Ultimi commenti

  • Di David Incamicia (---.---.---.40) 23 aprile 2012 09:40
    David Incamicia

    Siccome non ho i paraocchi, sento di dover muovere anch’io un appunto al presidente Monti: la mancanza di decisione nell’imporsi coi metapartiti che lo "sostengono" in parlamento. Perché è francamente difficile mantenere completamente fede a quel triplice orizzonte "rigore-equità-crescita" se poi ad ogni tentativo riformatore ci si impantana a causa dei veti incrociati di chi non vuole la patrimoniale (Pdl) o un mercato del lavoro più flessibile (Pd); di chi osteggia le liberalizzazioni (di nuovo Pdl) o di chi difende i meccanismi di rendita autoreferenziale della casta (sempre Pd ma non solo). E’ per queste resistenze partitocratiche, che non fanno che accrescere il sentimento di idiosincrasia dei cittadini nei confronti della politica (quella con la p minuscola), che il governo Monti continua nonostante tutto a registrare un altissimo consenso nell’opinione pubblica. Solo che le titubanze proprio di Monti a reagire alla riottosità del parlamento dimostrano, se mai ce ne fosse stato bisogno, che al professore di proseguire l’impegno pubblico oltre il 2013 non interessa affatto. Circostanza, ahimè, destinata a gonfiare le vele dell’antipolitica e ad aumentare il rischio (in quel caso sì!) che le residuali cellule di democrazia reale ancora attive nel corpaccione morente della società italiana vengano spazzate via per sempre da un populismo peggiore perfino di quello berlusconiano di cui a fatica ci siamo liberati. Che il destino, dunque, sia con tutti noi magnanimo...

  • Di David Incamicia (---.---.---.250) 22 aprile 2012 15:17
    David Incamicia

    Obiezioni del tutto legittime e rispettabilissime. Ma a proposito, in particolare, della presunta distinzione dogmatica fra "tecnica" e "politica", il quesito di fondo rimane sempre lo stesso: di quale politica ha oggi bisogno il nostro Paese? Forse di quella che, nella prima come nella seconda repubblica, ha tenuto in ostaggio la società italiana impedendole di progredire? O di quella populista che, più precisamente nell’ultimo ventennio, si è lasciata per così dire "distrarre" dall’insistente difesa dei ben noti e consolidati interessi economici e personali dell’"uomo della provvidenza"? O, ancora, di quella riformista a chiacchiere ma non nei fatti che non può agire se non piegandosi agli ideologismi di un sindacato ottocentesco e conservatore? O forse di quella che ha a lungo accarezzato i peggiori istinti localistici in nome di una mitologica entità territoriale che solo oggi, a suon di scandali, si sta destando dalla beata illusione? O, infine, di quella strillata nelle piazze e nella valli da capipopolo cialtroni già magistrati, già comici, già sessantottini che non riescono a sopravvivere sulla scena pubblica se non individuando un nemico da abbattere? La verità, purtroppo, è che di Politica con la p maiuscola, seria e credibile, post-ideologica e autenticamente liberale, nella cloaca italiana si fatica a scorgere l’ombra. Ergo, per quel che riguarda un modesto osservatore come me ben consapevole di esprimere un punto di vista minoritario sul web (ma solo sul web), fino a quando l’unica scelta possibile sarà fra "cattiva politica" ed "antipolitica" conviene tenersi stretto Monti.

  • Di David Incamicia (---.---.---.40) 16 marzo 2012 12:43
    David Incamicia

    In linea generale non ho nulla da eccepire rispetto alle considerazioni espresse nel tuo commento, alcune delle quali assai simili a quelle del mio articolo pur se trattate con sfumature differenti. Non condivido, invece, la tesi del post http://www.agoravox.it/Credibilita-... laddove fa prevalere un atteggiamento di diffidenza nei confronti delle rivendicazioni delle autorità italiane a tutela dei due marò e in ossequio alle prerogative giuridiche internazionali. Probabilmente sono in errore, ma continuo a credere alla versione esposta dal nostro governo che non sminuisce affatto - lo ribadisco - il fatto grave che dei nostri connazionali abbiano assassinato due pescatori indiani. Ci credo proprio in quanto, fortunatamente, Monti non è Berlusconi e Terzi non è Frattini, e oggi la diplomazia italiana non appare più viziata dalle torbide manovre di un Lavitola qualsiasi nell’approccio con le vicende geopolitiche. Un approccio che certo - ribadisco anche questo - difetta sotto numerosi aspetti, molti dei quali del tutto condivisibili e citati nel tuo stesso intervento. Insomma, sono come te contrario all’illegalità in ogni sua forma (pagamento di riscatti inclusi) e come te sono convinto che il deficit italiano sulla scena mondiale non sia semplicemente di natura politica ma affondi le sue radici in un’antica predisposizione culturale per la quale, quasi sempre, abbiamo pagato uno scotto enorme. Il "però" è il seguente: pur nella legalità, dobbiamo farci più svegli e pragmatici nella giungla globale.

  • Di David Incamicia (---.---.---.40) 15 marzo 2012 11:41
    David Incamicia

    Concordo con te. E da pessimo utopista confido ancora nella lungimiranza del vecchio continente di passare, non in chiave antiamericana, da un’unione monetaria a dei veri e propri Stati Uniti d’Europa con una difesa ed una piattaforma politica comuni. Fin quando prevarranno gli interessi economici particolari e i singoli stati, specie quelli più "problematici" come l’Italia, non avranno la forza di risolvere le proprie storture morali e civili il declino complessivo dell’U.E. sarà tuttavia inarrestabile. Voglio solo chiarire che quando nel post faccio riferimento al ruolo militare del nostro Paese voglio intendere la sua capacità di concorrere da protagonista alle azioni tese a mantenere gli equilibri nelle aree più instabili del mondo, certamente anche in chiave utilitaristica (Libia docet).

  • Di David Incamicia (---.---.---.40) 6 marzo 2012 09:26
    David Incamicia

    Per carità, cose rispettabilissime. Ma in fondo mi è sufficiente sapere ciò che io penso di me stesso. E in certi casi sono davvero molto severo... Da incutere terrore! smiley


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