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Dalla tassa sulla pioggia a quella sulla polvere...

E se a Ravenna tracimasse il canale Candiano per una mareggiata? Possibile no!
Un’imposta applicata da alcuni anni dall’ente locale, ha suscitato in questi ultimi tempi vivaci polemiche da parte dell’opposizione alla Giunta Comunale di centrosinistra a Ravenna.

Di sicuro, a detta dell’assessore competente in Regione, "la tassa è leggittima e si paga dappertutto".

Nessuna nuova "tassa sulla pioggia" dalla Regione Emilia-Romagna. Il trattamento delle acque piovane infatti è un obbligo in tutto il Paese, ribadito dalle più recenti leggi dello Stato. E lo si paga - nella maggior parte dei casi - proprio attraverso la bolletta dell’acqua.
 
Solo che non sempre lo si sa. E’ quanto afferma l’assessore regionale all’ambiente Lino Zanichelli alle polemiche apparse da qualche tempo sulla stampa circa il presunto balzello definito "tassa sulla pioggia".

"In tutti i casi - e sono in Italia la maggior parte - in cui il sistema fognario prevede un unico collettore di raccolta per le acque nere e le acque bianche - spiega Zanichelli - è evidente che il cittadino pagherà in tariffa i costi relativi alla depurazione di entrambe".
 
Detto questo, per nulla sbagliato in quanto anche le acque piovane - contrariamente a quello che si può pensare - sono contaminate dalle sostanze inquinanti presenti su ogni strada, per cui si richiede un idoneo trattamento prima di defluire al mare.
 
A Ravenna però, ed è già successo, è il mare che si riversa in città a causa della forte subsidenza di questo territorio, dovute pare all’estrazione di metano dai pozzi del metano, sia sulla terra ferma, che nel litorale vicino. A questo punto vien da chiederci: "chi paga in questo caso? Dove oltre alla beffa, molti cittadini ravennati ne ricevono anche un forte danno,dovuto a garage e seminterrati allagati di acqua salmastre, oltre ai giardini ed orti, dove tutto va in malora".

La Regione Emilia-Romagna che, unica in Italia, si è dotata nel 2008 di un nuovo sistema tariffario che premia il risparmio e la tutela dell’ambiente secondo il principio "chi meno inquina meno paga", non ha fatto altro che estendere questo meccanismo anche a quei territori vicino alla costa - come è appunto la provincia di Ravenna - in cui esiste una rete fognaria separata per le acque bianche e per le acque nere.
 
Se fino a ieri in queste realtà il costo per lo smaltimento delle acque piovane era pagato attraverso le tasse ad un consorzio di bonifica, mentre quello per lo smaltimento delle acque fognarie nella bolletta dell’acqua, da oggi entrambi si pagano attraverso quest’ultima.
 
"Un servizio efficiente per l’utente in quanto i pagamenti vengono uniformati", ci rispondono dalla Regione Emilia - Romagna... Mentre potrebbe esservi già un intelligence pronta allo studio su come tassare l’aria che respiriamo con rilevante tasso di polveri: i famigerati pm 10.

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