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Crimini contro l’umanità: niente prescrizione

Camera e Senato si stanno precipitando ad inserire fra i reati previsti dal nostro codice quello di tortura. Giustamente. Nulla di meglio per migliorare il nostro Paese delle condanne della comunità Europea.

Questa opportunità potrebbe, però, essere ancor meglio sfruttata. I crimini contro l’umanità sono particolarmente odiosi, soprattutto se essi sono messi in atto da soggetti che hanno ricevuto l’incarico di una funzione pubblica.

Il primo passo potrebbe essere quello di garantire la massima trasparenza delle attività della Pubblica Amministrazione quando sia possibile il verificarsi di crimini contro l’umanità. Ad esempio misure di restrizione di soggetti che hanno commesso reati mai devono portare a trattamenti lesivi della dignità della persona nei loro confronti. Ed in fragranza di reato misure coercitive delle forze dell’ordine devono sempre avere come obiettivo la tutela della collettività mediante l’immediatamente successivo intervento della magistratura (e mai quello di sostituirsi ad essa come è accaduto al G8 di Genova). I poliziotti che sparano a persone disarmate, e magari anche alle spalle, li lasciamo volentieri agli Stati Uniti.

Iniziative del Parlamento in questo settore devono trovare accoglienza nei Regolamenti che disciplinano l’attività della Pubblica Amministrazione. Il Parlamento farebbe bene a dotarsi di Commissioni con il compito di rivedere le norme regolamentari della Pubblica Amministrazione che possono consentire e facilitare i crimini contro l’umanità o anche solamente non opporsi ad essi.

Ma vi è anche una seconda possibilità per il Parlamento: cominciare ad abolire la prescrizione in diritto penale per i reati più gravi. Non si vede perché chi si sia macchiato di crimini contro l’umanità, sia egli un semplice agente di polizia, sia egli il Capo del Governo (tale era ad esempio Adolf Hitler), debba farla franca per il trascorrere del tempo. Sempre, però, garantendogli un trattamento non lesivo della dignità della sua persona negli Istituti di pena.

Accadrà tutto questo? Non è facile che la classe politica approvi leggi e regolamenti che possano in qualche modo metterla davanti alle sue responsabilità. Preferisce godere di ogni forma di immunità di fatto e di diritto. Neanche il Movimento Cinque Stelle, su questo punto, sembra particolarmente agguerrito. Aspettiamoci ed auguriamoci altre condanne della comunità Europea.

Foto: Wikimedia ("Genova-G8 2001-Carica della polizia" di Ares Ferrari - Immagine messa a disposizione da w:it:Camillo. Con licenza CC BY 2.5 tramite Wikimedia Commons)

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