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Crescono le relazioni tra la Chiesa e la Lega Nord

Mutano i rapporti tra la Chiesa cattolica e il movimento del Carroccio.

Roma - Nelle ultime tornate elettorali il movimento che ha realizzato il risultato più lusinghiero è senza dubbio la Lega Nord. E’ parte della maggioranza di governo ma dall’elettorato italiano viene anche percepita come una reale forza capace di modificare la società. La Lega riunisce dunque le due facce, quella presente, della gestione del quotidiano e quella prospettica, focalizzata sull’esigenza del cambiamento. Accade raramente che una organizzazione politica riunisca le due anime e sommi i due elettorati. Il merito poggia sicuramente sulla forma dell’organizzazione, ancora incentrata sul movimento che ne esalta la dinamicità e la tempestività, e sulle strategie politiche elaborate prima di tutto da Bossi e Calderoli.

Strategie basate sui valori della meritocrazia, della trasparenza, della fattualità politica piuttosto che sulla verbosità così ancora diffusa negli altri partiti politici e tra i loro vecchi leader. I leghisti hanno portato una nuova cultura nelle immobili stanze di Montecitorio e di Palazzo Madama ed ora passano alla cassa (elettorale). Anche nei rapporti con la Santa Sede le relazioni sono mutate, frutto anche di una maggiore maturità politica da parte dei leader della Lega. Sono finiti gli anni dei matrimoni celtici e delle cerimonie pagane sul Po, parallelamente è però anche mutato l’atteggiamento della Curia nei confronti di un movimento che raccoglie crescenti consensi tra gli elettori cattolici. Sovente la Lega e i parroci sono sulla stessa barricata nel difendere l’impetuosa avanzata del movimento islamico in Italia.


Alcune piccole associazioni, come per esempio "Padania Cristiana" e "Cattolici padani" rappresentano da sempre l’ala cattolica del movimento che convive con le aree pià liberali, libertarie e socialdemocratiche.
 
Di sicuro i prelati della Cei e della Santa Sede, a fronte del recente risultato elettorale, presteranno una attenzione sempre più accurata alle analisi delle azioni e delle dichiarazioni dei ministri leghisti ed in generale di tutti gli amministratori pubblici della Lega Nord per cercare di delineare un profilo più sicuro sulla incontrovertibile identità cattolica del movimento.

Commenti all'articolo

  • Di barbara (---.---.---.230) 29 giugno 2009 10:50

    Che la Chiesa segua come un cagnolino gli avvenimenti politici e’ fuori discussione, qualsiasi movimento, a prescindere dai contenuti, va bene, l’importante e’ che raggruppi i cattolici, tutte le altre religioni non dovrebbero esistere. 
    Bossi, se non sbaglio, ha ricevuto parte della maxitangente Enimont, la quale ha fatto una capatina allo Ior. Quindi, purtroppo, la Lega e nata contro Roma ladrona, ma non ci ha impiegato molto ad adeguarsi alle regole del Potere.
    La Chiesa con la scusa di evitare l’ascesa del Comunismo, si e’ comportata e si comporta peggio dei comunisti, giustificando ogni azione in nome di Dio. Ma il suo dio e’ il denaro.
    Purtroppo la storia non insegna nulla, si ripetono sempre gli stessi errori.

    • Di Luigi Esposito (---.---.---.100) 29 giugno 2009 11:23

      Gentilissima Barbara, la Cei che ha una funzione di guida pastorale per i fedeli analizza i problemi della società italiana per contribuire ad individuare le possibili soluzioni. Ma non è un soggetto politico.
      Sono d’accordo con te invece sullo Ior, una pagina molto triste della recente storia italiana.
      La Lega Nord, conoscendola da vicino, conserva ancora tratti assai originali per un movimento politico anche se la frequentazione dei palazzi romani sicuramente ha contribuito a plasmarla.
      La paura del comunismo non turba più i sonni degli italiani, da almeno un decennio, ecco perchè dissento pure sull’ultimo tuo periodo.


       

    • Di LucaT (---.---.---.135) 29 giugno 2009 15:47

      Sono d’accordo con te, Barbara, la Chiesa sta cercando una referente politico conservatore dopo la disfatta morale di Berlusconi e lo sta trovando nella Lega. Per me si tratta solo di un’ennesima alleanza politica per traghettare voti e imporre politicamente i "valori" cattolici (sempre più dittatoriali e meno tolleranti verso la diversità di pensiero e di azione) a tutti quanti. Che tristezza vedere questi mistificatori ignorare i messaggi interessanti che hanno portato alla costruzione della loro stessa chiesa.

    • Di barbara (---.---.---.235) 29 giugno 2009 18:36

      Ciao Luigi, anch’io non temo piu’ i comunisti, pero’ se senti le parole di Berlusconi o quelli della Lega, sembra che il regime rosso sia dietro l’angolo. Intendevo solo questo, ed i loro elettori ne sono convinti.
      Buona serata.

  • Di Enrico (---.---.---.45) 29 giugno 2009 23:24

    "Crescono le relazioni tra la Chiesa e la Lega Nord"

    E cresce il numero di fedeli che si allontanano disgustati dall’istutuzione eccelsiastica...........

  • Di gigi (---.---.---.80) 14 luglio 2009 11:38

    Giusto che sia così: la Lega rappresenta l’elettorato cattolico delle regioni "bianche", Veneto e Lombardia, e, nonostanze le assurdità che scrive la cattocomunista Famiglia Cristiana, nella Lega sono rappresentati i valori cristiani. Il Vangelo, infatti, non ci chiede l’autolesionismo e la Chiesa è sempe stata un baluardo contro le invasioni e una difesa, anche armata, della Cristianità. Accoglienza del forestiero non significa adottarlo in casa propria: bisogna sostenerlo e fargli riprendere il cammino, la cosa più giusta è aiutare i popoli sottosviluppati a casa loro. La Chiesa nei secoli non ha mai deportato i popoli, ha sempre inviato i suoi missionari. E la Lega la pensa così.

    • Di Luigi Esposito (---.---.---.41) 14 luglio 2009 14:00

      Non sono convinto che la Lega Nord abbia la rappresentanza politica dei cattolici del Veneto e della Lombardia, nè di altre regioni. Non penso neppure che gli attuali dirigenti del Carroccio lo desiderino. Lo Statuto del movimento politico e la prassi di questi anni delineano una formazione politica svincolata dai prevalenti ancoraggi religiosi e molto determinata solo a raggiungere la maggior parte degli obiettivi prefissati in partenza. Alleati di governo permettendo.

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