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Così vi racconto la manifestazione di ieri a Roma contro il Governo!

La manifestazione di ieri è stata memorabile, dai tempi del G8 di Genova che non ricordavo un corteo così partecipato.

Gli studenti provenivano da tutte le parti d'Italia, numerosi dal nord. Si sono riuniti tutti davanti al piazzale Aldo Moro, fuori la Sapienza. Alle 11 il corteo si è avviato scandendo slogan contro il Governo e la parola d'ordine era che comunque vada noi tutti li abbiamo sfiduciati dal basso.

E per noi tutti intendo non solo gli studenti perché a Piazza Venezia sono poi confluiti gli operai, precari, il resto della società civile insomma. Leggendo i giornali non capisco perché nominano il Popolo Viola. Erano sì e no quattro persone con due bandiere. Invece numerosissimi i ragazzi con idee politiche ben precise, con idee e modelli sociali che portavano avanti.

Lungo la via parallela a Corso Rinascimento dove c'era Palazzo Madama, una traversa era sbarrata dalla polizia per evitare che qualche spezzone del corteo raggiungesse il Senato. Alcun ragazzi hanno cominciato a provocare lanciando petardi e bottiglie, i primi lacrimogeni che ti bruciavano il naso e lacrimare gli occhi si sono fatti sentire.

Ripeto che erano pochi ragazzi che tra l'altro erano respinti dal resto del corteo e tra di loro c'è stata anche qualche zuffa.

Purtroppo l'unica pecca è che gli studenti non hanno organizzato un servizio d'ordine che in quei casi era di forte utilità onde evitare violenze e soprattutto cacciare gli infiltrati. Inoltre mancava un coordinamento per fare i cordoni. Ma questo dimostra anche la spontaneità del movimento e la mancanza di un capo partito che dirigeva.


Abbiamo raggiunto Piazza del Popolo, ma la gran parte del corteo stava lungo via Del Corso e in lontananza si avvertiva che c'erano in corso duri scontri. Nella Piazza nel frattempo c'era il furgoncino del Partito dei Lavoratori di Ferrando che con responsabilità attraverso il megafono diceva agli studenti di riunirsi in Piazza e discutere lì sul da farsi. Ma sarà il linguaggio antico che non riesce più a far presa ai giovani, la mancanza di carisma, oppure la curiosità normale di vedere cosa stava accadendo in Via del Corso, purtroppo l'invito responsabile era stato declinato.

Ad un certo punto la massa di gente ha cominciato a correre in direzione della piazza rischiando di travolgerci a vicenda. E poi ancora i lacrimogeni. Molto più potenti di quelli iniziali, inondavano tutta Piazza del Popolo. Lacrimogeni che contengono dosi altamente cancerogene per provocare quell'effetto così dirompente. Più forti di quelli di un tempo.

Un via vai di ambulanze, e comunque tanta rabbia. Un ricordo vago del G8, con i soliti infiltrati e le solite notizie dei TG che parlano di una città, Roma, messa a fuoco.

Il corteo riprese ad avviarsi, costeggiando il Muro Torto, per poi concludersi di nuovo alla Sapienza.

Roma invece, tranne veramente qualche caso isolato, è stata protagonista della meglio gioventù.

E Fini, e tutti gli altri che condannano la violenza, prima di farlo però, che condannino la loro violenza perpetua, tra risse e leggi che con forza distruttrice stanno distruggendo il diritto allo studio, le scuole pubbliche, i diritti elementari dell'uomo e il lavoro.

Se qualcosa di fortemente reazionario, indotto soprattutto dai Poteri Forti , potrebbe esserci, i manifestanti di ieri e tutta la società civile combattente ne sono gli anticorpi.

Credits Foto: Youreporter

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