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 Home page > Tribuna Libera > Contro l’intervento militare in Libia, senza se e senza ma!

Contro l’intervento militare in Libia, senza se e senza ma!

Proprio come temevo. Come da copione, e per puri interessi economici che non hanno niente a che vedere con in diritti umanitari, lungo la costa libica si sono ammassate navi da guerra, sommergibili, porta aerei inglesi e americani.

Pare che la Libia in questo momento è piena zeppa di 007 statunitensi e infiltrati occidentali. Premetto che Gheddafi rimane comunque un dittatore visto che non si smuove dal posto di comando (anche se delira dicendo che è il popolo che comanda) e certamente non ha a cuore i diritti umanitari visto come tratta i profughi che noi respingiamo, lasciandoli a morire nel deserto.

E non dimentico nemmeno come sterminò i mille e cinquecento detenuti politici nelle prigioni.

Certo nemmeno dobbiamo dimenticare che fino a qualche giorni fa noi occidentali, sempre per puri interessi economici, lo abbiamo sostenuto (con l'approvazione di quasi tutto il parlamento) facendogli accordi commerciali e nemmeno noi siamo un bell'esempio di democrazia se solo pensassimo alle nostre "civili" patrie galere ove dal 2001 fino adesso ne sono morti più di mille e settecento detenuti e nemmeno da condannati visto che tutti sono in carcerazione preventiva. E senza dimenticare che molte morti sono anche sospette e il nostro democratico Stato le maschera da suicidio.

Come di rito, quando si vuole convincere l'opinione pubblica per un intervento militare si utilizza la cosiddetta e oramai sperimentata "manipolazione del consenso". In sostanza fanno passare notizie, senza che nessuno abbia potuto verificarle, di stragi e torture indicibili.

Ad esempio hanno fatto passare la notizia, poi smentita dall'ONU ma quasi nessun giornale ha rettificato, che Gheddafi bombardò sulla folla provocando ben 150 mila morti e cinquecento feriti. Fecero girare anche la famosa foto dove si scavavano le fossi comuni lunga la spiaggia per poi scoprire che era un normalissimo cimitero.

Un po' come accadde per giustificare l'intervento militare contro la Serbia di Milosevic quando mostrarono le fosse comuni per poi appurare che i morti furono addirittura i "nemici" serbi e non Kossovari.



L'intervento militare che pian piano si sta prospettando lo condanna senza se e senza ma. Oltre a provocare ulteriori vittime tra la popolazione civile, si potrebbe addirittura innescare una spirale d'odio da parte di quel fondamentalismo islamico che comunque, senza nasconderci dietro un dito, è presente. E se fino ad ora in Libia non si è manifestato anche tra i rivoltosi, un probabile attacco occidentale ne potrebbero trarre linfa vitale.

Abbiamo visto che fine ha fatto il Kossovo liberato. Si è insediata la più grande base americana, è in mano alla mafia albanese e adesso il governo è incriminato per il traffico di organi e soprattutto si è realizzata la più grande pulizia etnica visto che dei 360 mila serbi che vi risiedevano, adesso ne sono rimasti solo 60 mila.

Inutile ricordare che fine ha fatto l'Iraq e l'Afghanistan. Notizia di oggi è che gli Americani hanno bombardato in Afganistan una zona uccidendo più di 15 bambini. E poi ci chiediamo perché le forze della NATO sono considerati degli invasori. Anche in Iraq i giovani stanno manifestando ma (che strano, eh?) i mass media non gli danno la giusta enfasi come nelle altre situazioni.

Dietro l'ipocrisia del cosiddetto "intervento umanitario" gli USA vogliono mettere il proprio cappello ai rivoltosi libici e in questo modo conquisteranno una delle ultime roccaforti delle riserve petrolifere e il loro disegno "neocoloniale" è quasi realizzato.

Mancherebbe l'Iran e la Siria, e il disegno è quasi al completo.

Io sono dalla parte dei rivoltosi senza dubbio, ma le rivoluzioni si fanno dall'interno, mai da un intervento esterno.

E ahimé, proprio come la guerra nel Kossovo, questa cosiddetta sinistra appoggerà la guerra e ci ritroveremo a combattere per l'ennesima volta questo pensiero unico. Da sempre servile alle superpotenze anglosassoni e non solo.

Quando capiremo che dietro la parola "diritto umanitario" degli USA si nasconde una mano con il grilletto facile? E che provocherà altre stragi in più? E con il rischio di una polveriera? Ma tanto a proteggere i giacimenti petroliferi ci saranno i soldati e se qualcuno morirà, diranno che sono morti per servire la "Patria".

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