Contribuenti tra fogne e bidet

"Non esistono i soldi pubblici o dello Stato, solo i soldi dei contribuenti." (Postato sul proprio profilo di personaggio politico facebook, dal presidente emerito della regione Abruzzo Gianni Chiodi). È noto a tutti che gli smartphone nascono sugli alberi, negli Stati africani che hanno come risorsa mineraria il coltan. Infatti, a un imprenditore del settore della telefonia basta uscire e recarsi in un qualsiasi giacimento in Congo, acquistare la merce e tornare a casa senza preoccuparsi di accordi internazionali, interscambi commerciali, intese tra diplomatici e Stati sovrani, guerre, intrecci tra servizi segreti, spionaggio industriale... tutte operazioni fattibili in proprio, facendo a meno di uno Stato. Se si digita sulla tastiera del telefono e si comunica è perché esiste uno Stato che ha contribuito a realizzare le infrastrutture necessarie: dalla prima lampada a filamento nell'800 ai bit di oggi.

Non esistono soldi privati, ma la ricchezza dell'umanità (estranea alle fogne del web) promossa da uno Stato di diritto e democratico. Quindi, se non ci fosse lo Stato non ci sarebbero strade da percorrere? Non si pagano balzelli perché qualcuno costruisce le strade, si pagano le tasse perché "esiste la ruota". C'è sempre stato qualcosa che rotoli o che si infiammi: il difficile è stato scoprire il fuoco e la ruota. Le tasse si pagano per condividere il nostro tempo. Non si pagano tasse perché esiste la sanità pubblica, ma perché esiste una "idea di curare le malattie". Non si pagano tasse per avere servizi dallo Stato, si pagano perché esiste una "idea di Stato", una "idea di servizi". Non si pagano tasse perché una volta usciti dal bagno e tirato lo sciacquone tutto scompare, le tasse si pagano perché esistono ancora persone che deridono i francesi per il mancato uso del bidet ignorando che sono stati proprio i francesi a inventarlo.

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