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 Home page > Tribuna Libera > Con la nuova legge sull’autismo non cambierà niente

Con la nuova legge sull’autismo non cambierà niente

Secondo il giornalista Gianluca Nicoletti, il cui figlio è autistico e che si occupa molto dei problemi di coloro che hanno le stesse condizioni del figlio, il disegno di legge, già approvato dal Senato e in discussione alla Camera, sull’autismo deve essere considerata “la legge del compromesso”, fatta con il “bilancino”. E ha inoltre dichiarato: “Ognuno continuerà a fare ciò che è stato fatto. Unico merito: riconosce l’autismo. Ma lo avevamo già riconosciuto da soli”. In un articolo pubblicato su redattoresociale.it ci si occupa di questo disegno di legge.

Il giudizio di Nicoletti è stato espresso dopo un incontro voluto dalla senatrice Manuela Serra, che aveva lo scopo di raccogliere le diverse posizioni e richieste sulla legge in discussione, chiamando a raccolta esperti, associazioni e famiglie. Ma c’erano due grandi assenti: “da una parte gli autistici, rappresentati solo da Tommy, che ho voluto portare con me per far vedere com’è fatto un autistico – ha spiegato Nicoletti" .

Secondo grande assente “il mondo scientifico e, in particolare, l’Istituto superiore di sanità. L’incontro è stato insomma la fotografia della sconnessione con cui è trattato l’autismo: mondi paralleli che non comunicano tra loro”, ha aggiunto Nicoletti. Comunque nonostante il disegno di legge sia effettivamente il frutto di un compromesso, le valutazioni sui suoi contenuti sono diverse. Da una parte c’è chi, come Manuela Serra e tanti genitori e rappresentanti di associazioni, non risparmia alla legge forti critiche, auspicando, giustamente, che la nuova legge sia molto più dettagliata e precisa, soprattutto in materia di terapie e di formazione.

E quindi, sempre secondo Nicoletti: “Non cambierà nulla: ognuno continuerà a seguire le terapie che vuole, le associazioni e le cooperative continueranno a fare il proprio e dubito che ci saranno significativi cambiamenti. E poi, diciamocelo, una legge senza soldi non serve a niente”. Dall’altra parte c’è invece chi, come Carlo Hanau, uno studioso che si occupa di autismo, sostiene che quello sia il massimo e unico compromesso possibile.

I rilievi critici manifestati da Gianluca Nicoletti sul disegno di legge esaminato mi sembrano condivisibili. Ritengo pertanto che le opposizioni, la cui origine mi appare incomprensibile, nei confronti di un cambiamento, nella direzione auspicata da Nicoletti, dei contenuti del progetto di legge, dovranno essere contrastate ed eliminate.

Solo in questo modo potranno essere sensibilmente migliorate, come necessario, le condizioni degli autistici, obiettivo questo che dovrebbe essere prioritario per quanti intendono approvare la nuova legge.

(Foto: hepingting/Flickr)

Questo articolo è stato pubblicato qui

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