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Con Envisat il Titanic non sarebbe in fondo al mare

Ma andiamo con ordine. Envisat (Environmental Satellite cioè satellite ambientale) è un satellite sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea per controllare l’ambiente terrestre nel suo complesso, lanciato il 1º marzo 2002.

Il Titanic era una nave passeggeri britannica della Olympic Class, divenuta famosa per la collisione con un iceberg nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, e il conseguente drammatico affondamento avvenuto nelle prime ore del giorno successivo. Per rendersi conto dell’affermazione contenuta nel titolo dell’articolo basta seguire la vicenda documentata dal satellite.

Il satellite Envisat ha seguito gli spostamenti dell’enorme iceberg che il 4 agosto scorso si è staccato dal ghiacciaio Petermann in Groenlandia. Questa immagine acquisita il 30 agosto 2010, mostra l’iceberg che si allontana dal ghiacciaio ed entra nello Stretto di Nares.
 
Lo Stretto di Nares (inglese Nares Strait, danese Nares Strædet) è un lungo braccio di mare a 80°N 70°O che separa la Groenlandia (Terra Knud Rasmussen, Terra di Inglefield, Penisola di Hayes) dall’isola di Ellesmere, Canada. Mette in comunicazione il Mare Glaciale Artico a nord-est con la Baia di Baffin a sud-ovest; sue rientranze periferiche sono: sul lato groenlandese la Baia di Kane, il Fiordo di Inglefield e il Fiordo di Wolstenholme; sul lato canadese la Baia di Buchanan, la Baia di Talbot e la Baia di Smith. Su di esso si protendono il Capo Alexander e il Capo Parry, entrambi groenlandesi; in più vi si affacciano Siorapaluk ed Etah in Groenlandia e Alexandra Fiord in Canada.
 
stretto di Nares
 
Lo stretto è così chiamato in onore di George Nares, il comandante della Royal Navy che per primo vi transitò. L’enorme iceberg si è staccato dal ghiacciaio Petermann in Groenlandia il 4 agosto scorso, si è allontanato ed è entrato nello stretto. L’iceberg, al momento il più grande dell’emisfero settentrionale, è lungo circa 30 km ed ha una superficie di circa 245 kmq. Il 30 agosto aveva già percorso oltre 32 km dal suo punto di origine, fino a raggiungere l’estremità del ghiacciaio Petermann.
 
Una storia, un viaggio, un destino. Una storia che si ripete da sempre, un viaggio più o meno lungo che può proseguire per giorni o settimane o mesi o interrompersi quasi subito, un destino difficile da presagire. Basta seguirlo con l’occhio attento del satellite.

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