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Compagni in camicia nera

D+ il supplemento domenicale del Secolo d’Italia esce con in copertina una vignetta di Vauro e articoli su mr.B nello stile di "Cuore".

Il Secolo d'Italia, testata storica della destra, è prossimo alla "ristrutturazione" per aver osato troppo a lungo portare critiche al Rais di Arcore. E chi l'avrebbe mai detto, a noi stagionati ex ragazzi del '77 che urlavamo truculentamente -"ammazzare un fascista non è reato"- che ci saremmo ridotti ad ascoltare Fini per poter sentire "qualcosa di sinistra" dalla politica? Roba da trovare spazio nella pagina "Incredibile ma vero" della Settimana Enigmistica, eppure è successo.

Con imbarazzo ammetto pubblicamente che da diversi mesi il sito del Secolo d'Italia è fra i miei preferiti e rosso di vergogna (l'ultima tonalità di rosso rimastaci a sinistra) confesso di aver segnalato diversi articoli come "cose che dovrebbero dire i nostri" ai miei amici.

Ma io sono il signor Nessuno e posso coltivarmi perversioni ed autocritiche (che masochisticamente coincidono per noi di sinistra) con la tranquillità di non creare problemi d'ordine pubblico... purtroppo.

Però non potevo credere ai miei occhi quando ho visto nella "spalla destra" del sito la copertina di D+ supplemento domenicale del giornale con una vignetta di Vauro!

Il Secolo ormai passato dagli "Arditi" alle scelte ardite, oltre che scegliere la comunistissima matita di Vauro, ha impostato parte dell'inserto sul -"giochiamo a fare finta che" - immaginando i possibili articoli futuri se la conduzione del giornale venisse ricondotta nel gregge berlusconiano.

I testi sono stati redatti pescando nel reale, ampio "sciocchezzaio" del Caudillo nostrano e dei sui fedelissimi. Nulla d'inventato ma solo una sapiente opera di montaggio. L'operazione ricorda quelle simili della storica testata satirica "Cuore" che va detto... era comunista che più comunista non si può.

Che dire compagni? Visto che siamo rimasti senza camicie rosse non ci resta che metterne una nera per fermare l'orda dei doppiopetto blu.

Vi dò il link a D+ non perdete questo pezzo di Storia.
Intanto che leggete io inizio a preparare i documenti per chiedere asilo politico alla Tunisia.

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