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Class Action contro la Siae. Quando la musica indie si ribella

 

In un'intervista di Mario Di Vito, pubblicata su E-Il Mensile, Umberto Palazzo, leader dei Santo Niente e fondatore dei Massimo Volume, ha annunciato l'intenzione di lanciare una Class Action contro la Siae.

Un’operazione - si legge nell'articolo - che sta riscuotendo consensi un po’ ovunque, con gli indignati della musica che cominciano a guardare in cagnesco le grandi corporation e gli autori cosiddetti ‘big’, ai vertici delle classifiche di vendita o baciati dalla fortuna per aver scritto un classico à la ‘My Way’ o ‘Jingle Bells’ per poi campare di rendita.

“La Siae – spiega Umberto Palazzo – impone che il gestore di locale paghi una quota poiché viene sfruttata la proprietà intellettuale di qualche autore. Spetta all’esecutore dichiarare i pezzi suonati per mezzo dei ‘borderò’ (la lista dei pezzi registrati eseguiti durante l’esibizione, ndr). Ecco, la Siae nega la possibilità che vengano suonati pezzi che non siano grandi successi. Io, piccolo musicista, semi sconosciuto, suono da trent’anni e non faccio cover. Loro, però, danno per scontato che io suoni pezzi di altri autori. Per la Siae che io suoni solo canzoni mie è impossibile. In pratica, diamo soldi a chi ha scritto grandi successi o evregreen, o addirittura al liscio. Non si sa perché il liscio è il 30% di quello che viene suonato tra discoteche e locali”.

L'obiettivo della Class Action contro la Siae è quello di cambiare la legislazione, al fine di offrire maggiori tutele ai "piccoli musicisti".

“Si chiedono sacrifici a tutti - spiega Palazzo - al giorno d’oggi. Nel mio settore, quello della musica, vogliamo eliminare i privilegi che ci sono. Chi si arricchisce con la Siae non ha bisogno di questi soldi, visto che già ne fa tantissimi. Tanto per fare un esempio, Lucio Dalla, cantautore che adoro, sia chiaro, ogni anni, riceveva dalla Siae dai 500mila agli 800mila euro all’anno. Io non arrivo a 500 euro e me ne vogliono togliere ancora. Succede che su 100 concerti che fai in giro, te ne pagano appena 15, in realtà”.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.233) 14 marzo 2012 14:41

    Mandali a fanculo sti mafiosi di merda. Non suonare nei locali che ti chiedono il testamento, registra e distribuisci DIY, usa etichette fatte di PERSONE per distribuire i tuoi lavori

  • Di (---.---.---.141) 14 marzo 2012 17:22

    (il messaggio l’ho già spedito a De Vito) -  sono pienamente d’accordo con te- Io ho un PUB e da quando l’ho creato … ho scoperto come la SIAE sia uno strozzino e una casta protetta e prepotente!: i cosi detti mandatari sono arroganti … sicuri del loro potere per grazia ricevuta e ti fanno tutti i dispetti che voglio - si deve aspettare ore e ore per pagare i diritti, fanno dei blitz nel locale per importi i loro superflui balzelli : per il numero dei video, per la dimensione dei video, per il numero di altoparlanti, la potenza – Troppe tasse per i diritti in un locale (pago il canone RAI molto esoso per la TV come locale pubblico, anche se la Rai non la mettiamo mai, poi per gli stessi televisori devo pagare una tassa alla SIAE). Se poi fai musica dal vivo le cose si complicano: c’e’ l’agibilità dei suonatori, il numero dei suonatori, se è un dj o se suona, ecc.. ecc. – Una serata dal vivo con tre bravi musicisti locali che si divertono a fare buona musica ,,, pago più di tasse che di cachet per quei “poveracci” che invito a suonare !! … – non parliamo poi dei brani che dobbiamo elencare per la serata dal vivo … quasi sempre si inseriscono dei titoli di canzoni casuali tanto per riempire il foglio o addirittura li mette il mandatario per fare il favore a non so chi!! … – basterebbe lasciare più LIBERALIZZAZIONE per queste piccole iniziative dei locali per la musica dal vivo - bisognerebbe snellire tutti le procedure che gravano sui gestori e sui musicisti, si potrebbe far pagare una "una tantum" per tutto l’anno al locale, magari in funzione delle località, del numero di abitanti ecc. e lasciare la SIAE come è adesso solo per le manifestazioni di piazza degli artisti … pagati a fior di quattrini…- In questo modo il gestore del locale sarebbe più invogliato a fare più serate dal vivo … a vantaggio della MUSICA, dei musicisti che avrebbero più opportunità per fare meglio conoscere i propri talenti (e c’e’ ne sono tanti) … che suonano per divertirsi e anche per ricavare qualche soldo per le spese ! - La legge sulla SIAE è vecchia so che risale a moltissimo tempo fa.... occorre fare delle azioni per farsi sentire, creare un movimento per arrivare fare una proposta di legge che cambi lo stato attuale delle cose ! 

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