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Ci saranno nuove Stragi di Stato?

Come ci ricorda Gian Battista Vico, ci sono stati e ci saranno sempre dei corsi e ricorsi storici.

Certo, all’epoca i tempi erano molto più lunghi, ci volevano secoli affinchè avvenisse un qualche cambiamento. Sarà la frenesia di questo tempo, e quindi la velocità delle trasformazioni economiche e politiche che avvengono , dal punto di vista storico, al nano secondo. Sarà la natura dell’uomo, anzi della massa che si fa addomesticare con più facilità, e infatti era l’altro ieri che c’erano i movimenti degli anni 70 e ora è tutto fermo, oppure era proprio ieri che c’era il movimento no global al livello mondiale che faceva paura ai potenti del mondo tanto da riunirsi nei posti più inaccessibili.

Tutto sparito.

Ma all’istante, come è la frenesia e velocità storica del momento, l’insofferenza, anche se latente, ricomincia a farsi sentire tra la gente, tra il Popolo. Proprio quel Popolo che ogni tanto si fa sentire ma poi ritorna a farsi bastonare e farsi dare quella carota che lo rimette in sesto e quindi nullo.

Chi conosce un po’ di Storia sa benissimo che, prima del Fascismo, l’Italia era un Paese tale e quale a quello di oggi. Era in corso una grave crisi economica, la corruzione dilagava nel Parlamento tanto chè scoppio lo scandalo della Banca di Roma e si scoprì che appartenevano tutti alla P1, la loggia che precedeva quella di Gelli, anzi di Cefis.

C’era una sfiducia profonda dei cittadini nei riguardi della politica, nella Magistratura perché le palesi ingiustizie erano all’ordine del giorno, nelle forze dell’ordine perché commettevano gravi abusi,insomma una sfiducia nei confronti di tutte le Istituzioni.

E inevitabilmente per reazione si instaurò il Fascismo.

Ora stiamo vivendo un periodo di forte incertezza e, anche se ancora sotterraneo, c’è una profonda rabbia dei cittadini che cresce sempre di più. Anche se non lo vediamo, specialmente per chi ha subito e subisce profonde ingiustizie, si sta arrivando al punto di rottura.

E attraverso gli ultimi scandali si sta assistendo al ritorno (ma c’è sempre stato) di quei legami tra persone che contano (e tra di loro molti magistrati che insabbiano inchieste e modificano le sentenze), i quali cercano di riorganizzarsi e cercare di orientare il Paese verso uno Stato privo di diritto e sempre più vicino ai Paesi dove il legame con la criminalità organizzata è molto stretto, come quelli dell’est. Basta vedere la profonda amicizia che c’è tra Putin e Berlusconi.

Non è un caso che il Procuratore dell’Antimafia Grasso abbia detto che c’è il pericolo serio di nuove stragi di mafia per dare uno scossone alle attuali tensioni politiche e, aggiungo io, sociali.

Ma concordo con Genchi che le stragi non saranno di mafia ma saranno come la Storia recente ci insegna: di Stato. La mafia non ha nessun motivo di riproporre le stragi come quelle di Firenze, Capaci e altro, certamente ora è troppo debole e non può permettersi di ripetere lo stesso errore.

La ’ndrangheta ovviamente non ha nessun motivo per farle visto che è dentro lo Stato e fa affari miliardari con esso. Probabilmente, come avrà fatto in passato, la mafia calabrese presterà aiuto dando esplosivi e manovalanza.

Perché pericolo di Stragi?

Serviranno per prevenire affinchè la pentola a pressione (il malcontento diffuso tra la gente) non esploda e mantenere lo status quo. E quindi creare un clima di terrore, e come accadde nel passato, fare leggi speciali che limitino la libertà di espressione, di movimento, di manifestare. E non avranno problemi a limitare l’utilizzo della Rete perché diranno che è un ottimo veicolo per destabilizzare e diffondere violenza. Tutte scuse ovviamente per eliminare il dissenso.

D’altronde lo Stato Italiano ha già sperimentato tutto ciò nel piccolo: sulla pelle dei terremotati all’Aquila. Non gli permettevano di riunirsi neanche in piccoli gruppi di persone, non fare volantinaggio, non esporre striscioni, mettevano il coprifuoco. E addirittura non gli permettevano di bere caffè o coca cola perché creavano eccitamento!

Ci sarà un motivo per cui hanno condotto questo "esperimento sociologico"? Per poi, in un futuro, realizzarlo su scala nazionale? Chissà magari ci sarà la Protezione Civile ad agire di nuovo visto che una futura strage è una vera e propria emergenza.

Fantapolitica? Forse, ma provatelo a dire ai famigliari delle vittime delle stragi che hanno perso i loro cari per questi motivi di "ragion di Stato".

Qualcuno mi potrebbe obiettare che il periodo attuale è ben diverso rispetto agli anni di piombo. Verissimo, ma voglio ricordare che la Strage di Bologna era avvenuta fuori da quel contesto, e quegli anni erano ormai finiti.

Ora mi domando, ma ce l’avremo quegli anticorpi sociali per reagire ad una tale terribile prospettiva?

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.235) 22 agosto 2010 19:43

    Berlusconi è ormai alle ultime tappe. Nel settembre 2011 avrà quell’età per cui non c’è più il rischio di conoscere il carcere. L’ipotesi più infausta sarebbero i domiciliari nella Villa di Arcore. Cosa succederà del PDL? Non è certo l’opposizione a preoccupare. Non c’è il rischio di stragi. Oggi basta il Consenso SURROGATO di chi ha fede e ottimismo ... 

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