Cherie’s Tree House 6: La casa, la moda negli angoli e il marchio SuperDuper

11 e 12 dicembre, giorni di casa sull’albero. Una casa non è una casa senza l’atmosfera che la rende tale, alla Cherie’s Tree House noi lasciamo sempre un pezzo di cuore e ne scopriamo altri che non sapevamo di avere: i cappelli di SuperDuper sono un esempio di tutto ciò.

Milano a dicembre si spacca in due. Il centro è frenetico e pulsante, come se dovesse esplodere in mille pezzi, la zona dei navigli invece sembra immersa in una quiete parigina d'altri tempi (e non è sempre così). Gioiello che si incastona alla perfezione nel lento scorrere lombardo, l'amata Cherie's Tree House, costruita ad arte come di consueto da Sylvie May e Chiara Grassi.

Sesta edizione, vecchie conoscenze e nuovi arrivi: quattro proposte vintage tra cui quella di Syria (sì, la cantante e a proposito grazie, un pezzo di Vivienne Westwood senza di te me lo scordavo) e marchi di ricerca come le Sunettes, Emanuele Bicocchi e Come for Breakfast. Negli accessori ritrovo vecchi amici e stesso immutato talento, Até Jà e Alessandra Modarelli, ma anche un nuovo marchio interessante SuperDuper Hats.

Veronica e Ilaria Cornacchini, sorelle, e Matteo Gioli si lasciano ispirare da una forma in legno per creare cappelli. L'acquisto dell'inconsueto oggetto e la passione per la storia dell'accessorio, li spinge ad armarsi di tradizione, duro lavoro e pazienza, per creare cappelli rigorosamente a mano, con la cura del dettaglio che si ha solo per un prodotto artigianale di splendida qualità, che dischiude una storia affascinante. Ogni particolare, che sia piuma, penna d'argento o perlina non è mai identico ad un altro, concetto da non sottovalutare nell'era della rivisitazione dell'unico contro la produzione di massa.

Veronica, Ilaria e Matteo lavorano nel loro casale, immerso nella campagna fiorentina, in una fiaba che mira a diventare realtà e conquistare gli occhi, e le teste, di tutti. In occasione dello Cherie's Tree House SuperDuper Hats ha dato vita ad una mini collezione mirata: SuperDuper on a Tree Collection immortalata, in parte, nelle foto in questo articolo.