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Cellule staminali: dibattiti e testimonianze

Nelle ultime settimane il dibattito mediatico sui trattamenti a base di cellule staminali praticati all’estero ha assunto toni polemici e fuorvianti che hanno contribuito ad alimentare la disinformazione.

Nelle ultime settimane il dibattito mediatico sui trattamenti a base di cellule staminali praticati all’estero ha assunto toni polemici e fuorvianti che hanno contribuito ad alimentare la disinformazione.
 
In seguito ad un’inchiesta del Corriere della Sera pubblicata il 1 febbraio e ad un Servizio de Le Iene andato in onda il 26 febbraio si sono scatenate reazione inconsulte che appaiono più pilotate da interessi che tese a fornire chiarimenti e spunti di dibattito.
 
Mi manda RAI 3 ha risposto a suo modo ed in seguito vi è stato un vero e proprio stillicidio di articoli diffamatori e tendenziosi diffusi da giornalisti legati emotivamente ad Associazioni varie che si occupano di finanziare la ricerca in Italia.
 
Esperti del campo hanno poi contribuito sparando posizioni nel mucchio con affermazioni a volte contraddittorie che hanno contribuito ad aumentare la confusione.
 
Il nodo del dibattito è legato da un lato alle testimonianze dirette dei pazienti e dall’altro al settore delle pubblicazioni scientifiche.
 
Nella seconda questione va sottolineato da un lato come le cellule staminali non siano un farmaco, e quindi la ricerca debba seguire un filone diverso con criteri in gran parte ancora da stabilire, e dall’altro come queste ultime, che sono il mezzo attraverso cui viene divulgata la scienza medica a volte contengono “poca scienza”. Negli ultimi anni sono state criticate per aver pubblicato degli studi scientificamente deboli, in quanto le loro conclusioni non erano supportate da un metodo e dai dati, ed erano irrilevanti per i medici, e in definitiva per i pazienti.

Secondo l’ex direttore del BMJ, è da rivedere il sistema di certificazione della peer review - la cosiddetta “revisione dei pari” - ovvero la richiesta ai “pari” degli autori degli studi scientifici di rivederli criticamente prima della pubblicazione - è un processo da riformare, in quanto “fa acqua da tutte le parti”. Lo ha dimostrato, ad esempio, lo stesso British Medical Journal, che ha dedicato all’argomento ben 5 congressi internazionali. Spesso i revisori non si accorgono degli errori presenti nelle ricerche. Da un recente studio condotto su 300 di essi, ai quali era stato sottoposto un testo di 600 parole contenente 8 errori, è emerso infatti che nessuno è stato in grado di individuarne più di cinque, che il 20% non ne ha riconosciuto addirittura nessuno, e in media ne sono stati individuati soltanto due. Eppure gli editori continuano ad essere convinti che abbiano un valore inestimabile.
 
Sulla questione delle interviste ai pazienti vengono per lo più usate a scopo scandalistico alcune testimonianze critiche e ci si rifiuta di considerare le decine e decine di testimonianze positive criticandone la validità e proponendo così di fatto due misure diverse per la stessa questione.
 
Pubblichiamo volentieri di seguito, per obiettività informativa, l’intervista rilasciata da Barbara Boscolo specificando chiaramente che la stessa VIENE DIFFUSA AL SOLO FINE INFORMATIVO E NON VUOLE CONVINCERE NESSUNO A PROVARE NE AD ABBANDONARE LA TERAPIA CONVENZIONALE.
 
Barbara Boscolo nel 2007 ha fatto un trapianto di cellule staminali, oggi, a distanza di quasi 2 anni, vuole raccontare la sua storia, ma ci tiene a dire che il suo gesto non vuole condizionare la scelta di nessuno

Cosa pensi delle cellule staminali e dei viaggi che qualcuno fa?
Ti rispondo con una frase che sento sempre dal mio neurologo: "le staminali sono il nostro futuro" e io aggiungo "perchè non farle diventare il nostro presente?". Questo è lo scopo dei viaggi che qualcuno fa, me compresa!

Quando hai preso questa decisione chi ti ha appoggiato?
Nel 2007, precisamente sono partita in agosto insieme a mio marito. Ho preso questa decisione in quanto stanca di iniettarmi ogni giorno un immunomodulante (il Copolimero1) senza nessun risultato se non quello di ammalarmi in continuazione...

Avevi ricadute quando facevi il medicinale?
Si, le parestesie (ovvero i formicolii nel corpo) non passavano. In particolare non avevo più tatto, non ti dico, lavorare in cassa era impossibile per me...

Quando ti è stata diagnosticata la patologia?
Nell’ottobre 2004 con una risonanza a Torino proprio in seguito al persistere di questi strani formicolii. Le lesioni erano presenti nell’encefalo e la più vistosa in zona cervicale e parlando poi con il neurologo siamo arrivati alla conclusione che erano abbastanza vecchie in quanto già all’età di 14 anni avevo quei sintomi solo che li riportavano a conseguenze di un incidente stradale.

Cosa hanno pensato i tuoi cari quando hai deciso di partire?
Per fortuna i miei cari mi hanno appoggiata, un po’ meno il neurologo....

Cosa ti ha detto il neurologo?
Lui sosteneva (e sostiene ancora) che dobbiamo aspettare che arrivino qui in Italia senza andare dall’altra parte del mondo senza sapere cosa ci iniettano in realtà.

Dove sei stata?
Sono partita il 30 luglio alla volta della Cina insieme a mio marito.

Cosa hai trovato in Cina? Credi che sia migliore la sanità cinese?
Umanità, tantissima umanità che qui nei nostri ospedali non trovi. Questo nonostante i disagi iniziali per essere in un’altra realtà, in un’altro mondo con altre usanze e soprattutto ho trovato le staminali...!

Hai avuto paura?
Un pochino, soprattutto al primo trapianto, ma la cosa che mi pesava di più era la lontananza dal mio piccolino che avevo lasciato dai nonni.

Ti hanno mai dato la speranza di guarire?
Nessuna garanzia, nessuna promessa: a me la scelta! Nessuno mi ha mai raccontato storie di guarigioni miracolose, ma di miglioramenti e per come sono fatta io se ho una speranza vado anche sulla Luna ma perchè l’ho scelto io. Non faccio niente se non me la sento io.

Credi che siano stati onesti quando ti hanno spiegato i risultati che potevi avere?
Assolutamente si! Se volevano solo vendere non mi sarebbero venuti a dire che purtroppo alcuni non hanno avuto benefici mentre altri si! Di nuovo a me la scelta...

Secondo te potevi correre dei rischi?
Ne ha corsi di più un mio amico che ha preso un virus al San Matteo di Pavia! Mettiamola così: il vero rischio era che cadessi l’aereo...

Ormai sono quasi due anni che sei tornata, come stai?
Mai più avuto ricadute e anche i formicolii non li ho più. Prima li avevo in continuazione e mi avevano detto che era il sintomo neurologico più difficile da battere: inoltre le mie risonanze confermano lo stato d’inattività della malattia! Non vi dico la faccia del mio neurologo....naturalmente non mi ha dato nessuna soddisfazione sulla mia scelta ma è stata una grande soddisfazione per me, una sberla morale a chi non mi ha appoggiata!

Continui il medicinale?
Nooooo!!!! Sono partita principalmente perchè non lo voglio più vedere neanche in fotografia!

Hai fatto risonanze da allora?
Certo, come ti ho detto prima il risultato è lo stesso: malattia inattiva e anche alcune lesioni non me le vedono più! Te le farò avere!

Credi ci sia stata una regressione? E i tuoi medici cosa dicono?
Dal momento che alcune lesioni non me le vedono più e la più vistosa è ridotta, sì lo credo!!! Mutismo assoluto da parte dei medici...

Hai mai avuto un periodo di regressione della patologia prima di partire?
Mai! Stavo solo meglio modificando l’alimentazione: mi sentivo solo più forte ma i sintomi persistevano...

Cosa rispondi quando ti parlano di placebo o autoguarigione?
Sono la prima a credere che lo spirito positivo e l’ottimismo aiutino tanto ma fino a certo punto....semplicemente gli farei vedere le risonanze!

Quali aspettative hai per il futuro?
Che il benessere continui! A partire ci vuole coraggio, non è solo il prendere un aereo...la salute va difesa con le unghie e con i denti ora non in futuro se e quando! Voglio precisare che ho fatto quest’intervista con lo scopo di informare senza convincere nessuno. Io sono la prima a fare qualcosa solo se ma la sento! Mi sono limitata a raccontare la verità di quello che ho vissuto e continuo a vivere.

Hai provato a chiedere un rimborso?
Non ancora, ma sarebbe giusto...purtroppo è assurdo che dobbiamo pagare e andare dall’altra parte del mondo per avere qualcosa che anche l’Italia ci potrebbe offrire se si libera da certe ipocrisie....
Pensa che per me amici e famigliari hanno fatto una colletta....

Conosci qualcuno a cui non ha fatto effetto?
Si, ho sentito che alcuni non avuto grossi benefici anche se si sentono più forti.

Grazie Barbara possiamo pubblicare questa chiacchierata?
Si mi farebbe piacere, del resto come ti ho già detto questa è la mia esperienza! Un abbraccio a tutti allora!


 
 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.183) 28 maggio 2009 22:24

    Mazzoleni, questo suo ennesimo tentativo di vendere i suoi costosi prodotti cinesi - inefficaci e probabilmente pericolosi, e certo non verificati in modo minimamente serio - cercando di spacciarsi per difensore dei diritti dei malati meriterebbe ben altra risposta.

    Mi limito a invitare tutti i lettori a vedere quante balle non dimostrate e non dimostrabili ha raccontato quando non sapeva di essere ripreso dalla telecamera nascosta di Rai Tre:

    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programm...

    Chi non ha tempo e vuole andare subito al sodo può saltare al minuto 32, per scoprire con che serietà scientifica viene accolto chi entra nel suo ufficio di Lugano.

    Un pelo sullo stomaco davvero invidiabile, non c’è che dire (ammesso che si possa invidiare chi manipola abilmente la disperazione di malati disperati che si aggrappano a qualsiasi barlume di speranza).

    Se fosse un medico meriterebbe la radiazione dall’albo.

    E poi, perché quando scrive queste cose non mette in chiaro che lei è vicepresidente della Beike Europe, che vende terapie misteriose e mai verificate somministrate dalla Beike in Cina e Tailandia?

    E’ una cosa di cui si vergogna?

    Molti lettori troverebbero l’informazione utile a inquadrare meglio ciò che scrive.

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.254) 28 maggio 2009 22:28

    Commenti anonimi perchè scrivo qualcosa che da fastidio. Non vedo cosa c’entra quello che afferma l’anonimo che è già stato ampiamente smentito.

    • Di (---.---.---.183) 28 maggio 2009 22:39

      Cosa è stato smentito, che lei è vicepresidente della Beike Europe che spedisce in Cina e Tailandia malati che pagano 20-30.000 dollari?

      Cosa è stato smentito, che era lei nel filmato di Rai Tre?

      Non vede che cosa c’entra?

      Lei quando sente una fortissima puzza di aceto chiede all’oste se il suo vino è buono?

      E si accontenta delle parole dell’oste se quello le dice che i suoi soldi sono spesi bene e che il vino - che non figura su nessuna guida - è il migliore del mondo?

      Non c’entra, dice lui... Se il vino sa di aceto è la colpa è del naso...

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.254) 28 maggio 2009 22:46

    Ma cosa c’entra con l’articolo, è lei che cita un’azienda facendole oltretutto pubblicità gratuita. Mi dispiace ma io rispondo per quanto scrivo, si rivolga ad altri per i suoi quesiti.

    • Di (---.---.---.183) 28 maggio 2009 22:59

      Omertoso come al solito.

      Non scriveva di miracolose terapie con cellule staminali all’estero?

      Ora sarei io quello che fa pubblicità: un campione del salto mortale triplo con doppio carpiato, davvero.

      Il titolo più corretto del suo articolo sarebbe: "Cellule staminali: come le mezze verità e le molte bugie spingono tanti a credere a miracoli che non esistono"

      C’entra, c’entra. Dia retta a me.

      E’ una questione che c’entra persino con il suo stipendio (o forse "provvigione", chi lo sa? Lavora a cottimo o ha un minimo garantito?).

      Chi vuole contattare il signor Mazzoleni può usare il suo indirizzo e-mail pubblicato su Facebook (dove da tempo pubblicizza con gli stessi metodi obliqui le staminali cinesi): [email protected]

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.254) 28 maggio 2009 23:03

    La ringrazio per la pubblicità che mi sta facendo, per un giornalista è sempre benvenuta.

    • Di (---.---.---.221) 28 maggio 2009 23:18

      Se lei fosse un giornalista saprebbe che non è etico mischiare il giornalismo con la pubblicità di prodotti, e tantopiù di quelli venduti dall’azienda di cui è vicepresidente.

      Anche in questo caso, se fosse iscritto a un albo professionale la radierebbero.

      «Strettamente collegate all’esigenza di autonomia e di credibilità del giornalista sono quelle norme che lo vogliono estraneo ad iniziative di carattere pubblicitario. Innanzitutto, sottolineando il diritto dei cittadini “di ricevere un’informazione corretta, sempre distinta dai messaggi pubblicitari”. La norma è la diretta conseguenza di quanto stabilito dal D.Lgs. 25 gennaio 1992 n. 74, attuativo delle direttive europee in materia di pubblicità ingannevole. In particolare, l’art. 1, comma 2°, stabilisce che “La pubblicità deve essere palese, veritiera e corretta”; e l’art. 4, comma 1°, la vuole “chiaramente riconoscibile come tale” e, con specifico riferimento alla pubblicità a mezzo stampa, “distinguibile dalle altre forme di comunicazione al pubblico, con modalità grafiche di evidente percezione”. In pratica, va scongiurato il rischio di commistione tra pubblicità e informazione.

      In ogni organo di informazione il pericolo che si ricorra alla cosiddetta pubblicità redazionale è alto, considerata la sua efficacia: vengono messi in luce i benefici di un prodotto adottando la grafica dell’articolo di cronaca, spacciando così un’attività promozionale per informazione, inducendo il lettore a credere che quanto sta leggendo descrive un “fatto”, mentre in realtà promuove un prodotto. Ed è naturale che la Carta dei Doveri responsabilizzi il giornalista obbligandolo a “porre il pubblico in grado di riconoscere il lavoro giornalistico dal messaggio promozionale”. Un conto è descrivere un prodotto attraverso l’enfasi tipica del messaggio pubblicitario, ben altra cosa è indicare al lettore l’utilità di un bene legandola all’efficacia di un articolo giornalistico. Qui l’inganno perpetrato ai danni del lettore attraverso una pubblicità mascherata da articolo informativo è particolarmente odioso, perché il giornalista approfitta della fiducia che il lettore ripone nella presunta obiettività di chi esercita una funzione informativa.»

      http://www.difesadellinformazione.c...

      Anzi, se qualcuno di AgoraVox ci legge (ma ho qualche dubbio) li invito a fare qualche verifica.

      Immagino che ci tengano a non essere confusi con chi vende prodotti spacciandosi per giornalista.

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.254) 28 maggio 2009 23:27

    Grazie della sua pappardella. Io faccio il mio lavoro di giornalista, lei, caro anonimo, non si capisce per chi stia lavorando, ma probabilmente per coloro che non amano che la verità venga a galla.

    • Di (---.---.---.221) 28 maggio 2009 23:34

      Cominci lei con il riconoscere che è vicepresidente di Beike Europe, e che era lei nel filmato di Rai Tre in cui sparava cifre mirabolanti senza uno straccio di dimostrazione scientifica chiedendo decine di migliaia di euro per andare in Cina a ricevere staminali o chissà cosa alla Beike.

      Poi parliamo anche di tutto il resto, se le rimane il tempo.

      Queste sue frasette sulla "verità" che dovrebbe venire a galla le lasci a chi non ha gli strumenti culturali - o la sufficiente lucidità, perché colpito da un dramma che stordisce e spinge a credere a qualunque cosa - per capire che sono solo espedienti retorici da due soldi.

      Fatti, Mazzoleni, non fumo negli occhi!

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.254) 28 maggio 2009 23:39

    Non c’entra niente quello che lei dice con l’articolo pubblicato. Se ha qualcosa contro qualcuno si rivolga direttamente ai responsabili operativi

  • Di (---.---.---.221) 29 maggio 2009 00:01

    Beh, curioso che si sia dimenticato che tra i suoi 10-12 articoli per Agoravox ce n’è addirittura un terzo in cui intervista il suo datore di lavoro, il capo di Beike Cina.

    http://www.agoravox.it/Intervista-a...

    Forse dovrebbe fare una cura per la memoria (lasci stare le staminali: per il momento non funzionano. Fra dieci o vent’anni, forse...)

  • Di (---.---.---.221) 29 maggio 2009 00:05

    Se qualcuno avesse ancora dubbi. Sempre tra i contributi pubblicati su Agoravox dan nostro neutrale giornalista:

    http://www.agoravox.it/Cellule-stam...

    Un piccolo quiz: quali aziende saranno citate, e quali siti saranno addirittura linkati dall’articolo del nostro neutrale giornalista?

    In premio, a chi indovina, una bambolina cinese.

  • Di Fabio Turone (---.---.---.122) 29 maggio 2009 11:33

    Lo stesso signor Mazzoleni che ama tanto fingersi interessato al dibattito su Facebook (dove pure gioca a dichiararsi giornalista e ama spacciarsi per difensore dei diritti dei malati cui un complotto delle farmaceutiche nega la guarigione) ha fatto ripetutamente sparire da lì i miei riferimenti a questo suo post.

    Come se all’improvviso non ci tenesse più a far sapere ciò che è scritto qui.

    Questo la dice lunga.

    Insieme all’assenza di qualsiasi reale dimostrazione di efficacia dei misteriosi trattamenti cui viene sottoposto chi paga 25 o 30.000 dollari per andare alla Beike.

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.146) 29 maggio 2009 11:54

    Egregio sig. Turone le prego di astenersi ad ogni riferimento alla Beike perchè qua stiamo parlando a livello informativo in generale e non ci interessano le sue polemiche personali. Grazie

    • Di Fabio Turone (---.---.---.122) 29 maggio 2009 12:59

      "A livello informativo?"

      Non le pare un’informazione il fatto di sapere che lei si dichiara giornalista ma non lo è (e comunque se ne frega dell’etica giornalistica, che liquida come "pappardella")?

      MI STA A CUORE CHE SIA CHIARA A TUTTI I LETTORI

      LA DIFFERENZA

      TRA L’INFORMAZIONE E LA PUBBLICITA’ OCCULTA

      "Polemiche personali", le chiama...

      Tanto per lei l’etica medica, l’etica giornalistica e l’etica scientifica che impongono il profondo rispetto per i diritti dei malati sono pappardelle...

      E intanto - nella sua veste di vicepresidente della Beike - ci guadagna sopra.

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.146) 29 maggio 2009 16:23

    Ma mifaccia il piacere sig. Turone. Mi lasci fare il mio lavoro di giornalista ed eviti di raccontare fregnacce.

    • Di Bozzaplaza (---.---.---.172) 29 maggio 2009 19:58

      Chi vi scrive è un ragazzo paraplegico di 27anni....seduto su una sedia ormai da 6. Di cellule staminali e viaggi miracolosi in cina se ne sente parlare da anni e anni......La societa per cui il sig. Mazzoleni lavora sembra una delle poche in grado di dare veramente qualche risultato....il problema è tutta questa confusione e dibattiti inutili che create...la verità è che ci sono interessi economici troppo grossi dietro....altrimenti non si spiegherebbe il motivo per cui tutti questi risultati eclatanti che ci sono stati siano solo testimobiabili da persone che hanno avuto questa esperienza direttamente...... pero in nessuna maniera scientifica.....come mai???Che la baike voglia, se veramente mai scoprira una cura, tenersela per se? Che adesso gli va bene che delle persone disperate gli finanzino la ricerca e intanto fanno pure da cavia???? A prescindere pero da tutto questo l’idea che mi sono fatto di lei Sig. Mazzoleni è veramente di una persona laida che specula alle spalle delle gente che ha dei problemi....e ei fa di tutto per gettare fumo negli occhi e confonderla ancora di piu!!!!!!.Oggi è un giornalista...ieri il vicepresidente di una multinazionale...in passato un infermiere e chissa cos’altro......Perchè non si fa un esame di coscienza??? Basterebbe dare delle risposte chiare, semplici, limpide....invece lei mi sembra solo maestro nel confondere le acque e fare da scarica barile. Anche questa intervista...sinceramente a cosa serve???? A dire che la vostra sperimentazione funziona???? Si ma le parole sinceramente valgono poco...perche non ha pubblicato i documenti MEDICI che testimoniano veramente che la signora ha avuto questi miglioramenti???? Perche non organizzate meeting con troupe di scienziati occidentali per promuovere e ingrandire il vostro progetto??? Mi fa ridere lo specchietto dietro cui si nasconde quando dice che la medicina occidentale si oppone.....quali sarebbe le ragioni??? ce le dia.....sempre che ne sia in grado........e che sia un vero uomo........

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.227) 29 maggio 2009 20:34

    Egregio sig. Bozzaplaza, tanto per cominciare le specifico che io lavoro in ambito psichiatrico e giornalistico e sono il vicepresidente di una società di rappresentanza, carica che ho accettato perché credo sia un dovere diffondere notizie in modo corretto. Lei parla di risultati eclatanti, io parlo di possibili miglioramenti. Il mio scopo è poter portare queste terapie all’avanguardia in Europa o per lo meno, come sta avvenendo farle prendere a carico dalle ASL. Quanto alle ragioni per cui i ricercatori occidentali non vogliono collaborare io ho la mia idea che sta a loro contestare. Al momento mi sembra facciono il possibile per convincermi che ho ragione. Cordiali saluti e i miei migliori auguri in quanto persona da 35 anni vicina ai malati e senza lucro.

  • Di (---.---.---.129) 30 maggio 2009 08:43

    Io direi piuttosto «vicina ai malati senza emissione di fattura» (altro tema di cui so che non ama parlare con la sua clientela).

    Lasci stare... nel ruolo del Benefattore dell’umanità fa veramente ridere.

    Lei approfitta della disperazione dei malati per vendere loro a carissimo prezzo terapie che nessun medico con una coscienza somministrerebbe, se non dopo averle sperimentate secondo regole che la comunità scientifica ha messo a punto da tempo per proteggere i malati.

    Per voi della Beike non sono «malati», ma «cavie umane».

    E il guaio è che non solo li esponete (a spese loro) a rischi sconosciuti, ma non vi prendete neppure la briga di verificare a distanza di tempo, con sistematicità, come stanno.

    Per quanto ne sapete voi, la metà potrebbe persino essere morta, di vecchiaia o a causa delle vostre pratiche misteriose.

    Questa sarebbe l’informazione.

    Questo scriverebbe se fosse un giornalista minimamente competente, minimamente rispettoso dell’etica professionale e minimamente interessato alla verità dei fatti.

    Il fatto che di questo lei non parli neppure è la prova che quando si dichiara giornalista pensa forse ai pennivendoli pronti a scrivere qualsiasi marchetta pubblicitaria.

    E lei sulla Beike ne ha scritte tante: quattro solo in questo sito.

    E mai un accenno ai tanti pazienti imbufaliti, neppure a quelli che l’hanno obbligata a farfugliare giustificazioni implausibili in televisione.

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.227) 30 maggio 2009 09:06
    Andrea Mazzoleni

    Il suo intervento è la prova migliore che l’informazione vera da fastidio. Parla di cose di cui non è informato nascondendosi dietro l’anonimato,

    • Di (---.---.---.129) 30 maggio 2009 11:10

      Replica a fatti concreti e circostanziati usando sempre frasette tipo "la verità dà fastidio", "lei non è informato" o simili: ci fosse una volta - UNA VOLTA - che presenta elementi concreti per dimostrare quello che afferma. 

      Tutti i medici - e persino gli infermieri che hanno studiato un po’ - sanno che il parere dei malati era considerato attendibile in antichità, poi la scienza ha capito che spesso non è per niente significativo per valutare davvero la progressione di una malattia complessa. Eppure lei insiste sempre e solo su quel punto: il parere dei malati.

      In un giornalista sarebbe sintomo di ignoranza, nel venditore di quella pseudoterapia una tale insistenza diventa molto sospetta.

      Anche perché finge di non sapere che se si interroga Google con tre semplici paroline

      cellule staminali cina (quelle di cui parla "a livello informativo" in tutti questi articoli)

      Al primo posto viene fuori la sua società


      http://www.google.it/search?hl=it&q=cellule+staminali+cina&btnG=Cerca+con+Google&meta=&aq=f&oq=

      Queste sono cose che chiunque può verificare personalmente.

      Le sue sono fumose chiacchiere da imbonitore.


      P.S. Certo non sarà lei a informare i suoi lettori del fatto che fino alla fine del 2007 lei lavorava per il day hospital Gulliver di Lugano, di cui era direttore amministrativo, e che a seguito di un’inchiesta per truffa della magistratura svizzera il centro è stato chiuso e lei è stato sospeso dalla professione di infermiere.

      Vicino ai malati, sì, ma a quanto pare faceva cose che le sono valse la sospensione dalla professione (di infermiere).

      http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/...

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.227) 30 maggio 2009 14:03
    Andrea Mazzoleni

    Del centro Gulliver non ero direttore amministrativo e l’accusa nei miei confronti è stata spostata ad altre due persone come da Comunicato della Procura pubblica. Guarda caso lei non è informato di questo. Inoltre non sono stato sospeso dalla professione, anche perchè da oltre vent’anni non la esercito più, ma solo dalla Convenzione con Santè suisse. Mi piacerebbe sapere chi la paga.

    • Di (---.---.---.183) 30 maggio 2009 18:09

      Come al solito, Mazzoleni, lei va avanti con mezze smentite, in cui accusa gli altri di non essere informati ma poi dà informazioni a modo suo.

      Il fatto che esercitasse o no la professione di infermiere non conta: se c’è una sospensione conta che qualcuno ha giudicato il suo comportamento meritevole di un simile atto.

      Se poi non c’è stata - come dice lei - pretenda una rettifica ai giornali, e pubblichi il link o altre prove documentali.

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.227) 30 maggio 2009 19:36
    Andrea Mazzoleni

    Le ripeto non è una sospensione, comunque non c’entra niente poichè non è la mia professione.

    • Di (---.---.---.194) 30 maggio 2009 21:47

      Onestà ed etica sono fondamentali, anche se ora non fa più l’infermiere, finché quando lei è tra quelli che raccontano frottole a malati con malattie incurabili chiedendo loro decine di migliaia di euro per terapie che fino a prova del contraro non funzionano.

      I giorni di galera che ha fatto in Svizzera e la sospensione dalla professione di infermiere sono solo un elemento di contorno.

      Il punto è che ancora non ha risposto a nessuna delle contestazioni sulla pubblicità occulta che fa spacciandosi per giornalista mentre invece lei è vicepresidente di una società che recluta migliaia di persone in tutto il mondo suscitando false speranze.

      Ha dimenticato di aver scritto solo qui su Agoravox ben 4 articoli elogiativi sulla sua società spacciandosi per giornalista mentre in realtà intervistava il suo datore di lavoro e magnificava le cose che lei stesso vende?

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.227) 30 maggio 2009 21:55
    Andrea Mazzoleni

    Primo io non faccio pubblicità occulta, ma scrivo articoli, secondo si rivolga alla Beike se ha qualche contestazione da fare in quanto ci sono le persone operative che le possono rispondere, terzo dimostri lei quello che afferma. Ripeto mi sembra che il suo accanimento sottintenda che lei è remunerato per fare queste affermazioni. Io non lo sono caro mio.

    • Di (---.---.---.194) 30 maggio 2009 22:13

      L’accanimento - più che giustificato dall’interesse dei malati che potrebbero cadere nella sua rete - non è bastato a farle dire neanche un pizzico di verità in più, purtroppo.

      Basterebbe una sua risposta onesta per far venire meno qualsiasi accanimento.

      Invece no... Lei scrive articoli, certo, così poi le è ancor più facile vendere viaggi della speranza, inutili e forse rischiosi, dopo aver raccontato un sacco di invenzioni sulle percentuali di successo.

      Lo dimostra il filmato di "Mi manda Raitre", Mazzoleni.

      Io non chiedo a nessuno di credere alle mie parole, a differenza di quello che fa sempre lei.

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.227) 30 maggio 2009 23:07
    Andrea Mazzoleni

    Il fimato burla di Rai 3 parla da solo. Comunque le ripeto io non vendo niente e Lei dimostra sempre di più, e sempre dietro l’anonimato, di avere degli interessi per lo meno sospetti.

    • Di (---.---.---.194) 30 maggio 2009 23:34

      Burla? 
      Lei sembrava molto serio quando pensava di avere davanti una potenziale cliente per il suo business.

      Minuto 32 circa di "Mi Manda RaiTre":
      http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programm...

      E anche i soldi che la sua società ha incassato dai malati presenti in studio non avevano niente di burlesco.

      I miei interessi sono solo quelli della chiarezza e della trasparenza: io davvero non ho niente da vendere.

      So che le migliaia di ricercatori che nel mondo studiano le staminali hanno enormi speranze per il futuro, ma tutti dicono con estrema chiarezza che al momento si tratta di speranze che è prematuro persino sottoporre a sperimentazioni rigorose (sperimentazioni che neanche Beike ha mai fatto).

      Se qualcuno avesse trovato il sistema efficace per curare con le staminali avrebbe tutto l’interesse a renderlo pubblico per poterne rivendicare la paternità e la proprietà intellettuale, e per poterlo brevettare.

      Ad ogni modo non le auguro di trovarsi un giorno nella posizione dei malati senza speranza cui oggi spilla soldi vendendo loro un’illusione.

      Non glielo auguro davvero.

      E con ciò la saluto: mi sono stufato di interloquire senza costrutto con lei: è chiaro che è capace di andare avanti sulla stessa linea delle mezze frasette e delle smentite che non smentiscono niente, perché in quello è un vero specialista.

      Sono sicuro che dopo aver letto tutto questo nessuno sarà così ingenuo da fidarsi di quello che scrive lei e da venire nel suo ufficio di Lugano a farsi prendere in giro con promesse mirabolanti.

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.227) 30 maggio 2009 23:54
    Andrea Mazzoleni

    Sempre di più frottole ed invenzioni. Mi dimostri che la Beike non ha fatto sperimentazioni. Quanto all’ufficio il mio non è a Lugano. Ma guarda altra invenzione dell’anonimo. Inoltre io non ho commistioni economiche come dimostra di avere lei caro il mio buffone anonimo.

    • Di (---.---.---.194) 31 maggio 2009 00:19

      E’ lei che afferma che Beike ha una cura che in realtà non esiste, ed è lei che pretende di convincerci che il vicepresidente di una società che spedisce clienti paganti a una società privata lavora gratis e non ha commistioni economiche con quella società.
      Come sempre prova artisticamente a rigirare la frittata.

      Sta a lei dimostrare che sono state fatte sperimentazioni, e che sono state fatte nel rispetto dell’etica.

      Le riviste scientifiche stanno ospitando sempre più articoli in cui esperti anche cinesi dicono peste e corna di Beike.

      http://www.nature.com/news/2009/090...
      Chi vuole farsi un’idea può chiedere a una biblioteca di procurargli per esempio questo articolo recente, che online è riservato agli abbonati, in cui si legge:

      «But the treatments have not been subject to controlled clinical trials to assess whether they are effective and safe — and they don’t come cheap. Earlier this year, Beike quoted a price of US$26,300 for an initial course of six stem-cell injections to treat a patient with spinal muscular atrophy, with additional injections costing $3,500 each.
      "Having the company that provides the cells interacting directly with patients at an independent hospital or institution should be prohibited," argues David Magnus, director of the Stanford Center for Biomedical Ethics in California. In his opinion, the situation seems to be "the equivalent of a drug rep selling an unproven product directly to the patients at the hospital."
      Beike did not answer Nature’s questions about the scientific evidence supporting its stem-cell treatments; their success rates; their reaction to the ministry’s regulations; whether they had published any results from their procedures in a peer-reviewed journal; or whether they had conducted any clinical trials.

      "I can understand why they wouldn’t want to do a trial," says cell biologist Duanqing Pei, director-general of the Guangzhou Institute of Biomedicine and Health. "They might spend millions of dollars to prove that the treatment isn’t effective." »

      Questo lo scrive Nature, una delle più importanti riviste scientifiche del mondo (a chi non capisce l’inglese consiglio di farlo tradurre perché è chiarificante).

      Dopodiché sui giornali scritti da giornalisti sprovveduti che non sanno nulla di ricerca scientifica e di etica medica potete far pubblicare quello che vi pare.

      Questo perché il suo "caro buffone anonimo" ama sempre dimostrare che ciò che dice non sono frottole.

      Non come lei.

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.227) 31 maggio 2009 00:32
    Andrea Mazzoleni

    Io non pretendo di convincere nessuno, chieda alla Beike i risultati e quant’altro le interessa. Le ho già spiegato che io scrivo le informazioni reperibili. Mi semra che lei sia molto informato quindi potrebbe scrivere articoli e quant’altro. O non può farlo perchè è pagato da qualcuno che ha interessi. Metta il suo nome e cognome e dimostri quanto afferma Lei senza citare un pezzetto di un articolo.

    • Di (---.---.---.24) 31 maggio 2009 09:17

      Lei è la Beike. Cavoli: VICEPRESIDENTE!

      Se i risultati esistessero potrebbe pubblicarli lei (magari travestito da giornalista).

      Invece parla d’altro. Come sempre. E nega giò che il video di "Mi manda Raitre" dimostra in modo chiarissimo: che lei fa tutto questo perché sa che in tanti - dopo aver letto su Internet - approderanno nei suoi uffici alla Beike di Lugano dove lei potrà vendergli il pacchetto di iniezioni miracolose, presentando dati inventati sulle percentuali di successo.

      E ignora o finge di ignorare che la scienza dimostra le cose proprio attraverso le riviste scientifiche internazionali come Nature che ho citato io: d’altra parte quel "pezzezzo di un articolo" dice molte più cose vere e importanti di quante ne abbia scritte lei in tutti i suoi articoli di "informazioni per gli acquisti".

      Ora le lascio la soddisfazione di scrivere l’ultimo intervento con cui provare a rigirare ancora la frittata, almeno finché non sarà necessario puntualizzare altre cose (sa, questa battaglia per la chiarezza la faccio gratis, come hobby, ma alla domenica mi piace distrarmi e pensare a cose più belle).

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.218) 31 maggio 2009 09:53
    Andrea Mazzoleni

    Io non sono la Beike, caro anonimo. Quanto a Lei se crede in quello che dice fa bene, l’importante è che l’informazione sia chiara e non tendenziosa. Quanto agli articoli scientifici rilegga il mio tersto e vada aconsultare le fonti.

    • Di (---.---.---.232) 31 maggio 2009 18:33

      Caro Mazzoleni, lei chiama "fonti" la sua rimasticatura superficiale e strumentale di cose che sulla letteratura scientifica si discutono da anni (se vuole documentarsi su tutto quello che è stato scritto in tema successivamente le faccio avere una bibliografia aggiornata).

      Il punto è che lei fa un discorso interessato, perché vuole solo screditare la scienza medica seria, quella che certo non è perfetta e non è al riparo dagli errori e dalle influenze degli interessi commerciali, ma almeno rispetta l’etica e non sottopone i malati a rischi se non dopo averli valutati accuratamente e dopo avere informato in dettaglio i pazienti stessi sui rischi e i verosimili benefici.

      Infatti subito dopo ci infila un discorso - quello delle testimonianze dei malati - che non c’entra niente con il precedente, ed è pre-scientifico, una roba quasi medioevale,come sa chiunque abbia un minimo di cultura medica.

      Perché mette insieme le mele con le pere? 

      Forse per nascondere il fatto che le staminali nel mondo le studiano in tantissimi, e in tantissimi sono convinti che siano promettenti per il futuro, ma solo chi le vende sostiene che permettono di ottenere risultati significativi (come fa la Beike, che lei rappresenta in Europa in veste di vicepresidente della Beike Europe: almeno è quello che lei stesso ha confermato in televisione poche settimane fa).

      Nature ha chiesto le prove alla Beike e non le ha avute
      (come è successo a tanti altri prima).
      Ora lei invita me a chiedere le prove alla Beike: io so già che non me le daranno perché non ci sono. La rete internet è piena di questa pantomima.

      Lei - che come rappresentante europeo della Beike i suoi agganci li ha di certo - potrebbe smentirmi e pubblicarle, se volesse fare finalmente chiarezza.

      Lo stesso vale per le fonti: se lei ne ha le citi con chiarezza e trasparenza, come ho fatto io, che tutte le volte le ho messo persino il link.

      Tutto questo l’ho aggiunto per amore di chiarezza.

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.218) 31 maggio 2009 19:32
    Andrea Mazzoleni

    Caro anonimo vedo con piacere che continua sempre dicendo le stesse cose, vada ad informarsi glielo ho già detto. Lei cita Rai 3 che ho citato io nel mio articolo dove non parlo di Beike, ma di decine di Centri (Barbados, India, Colonia, San Marino, Ucraina, Cina, ecc.). Non capisco perchè lei parla solo di Beike, forso ha connivenze con altri Centri o cose del genere. Mi dispiace ma non sono disposto a seguirla su questa strada. Vede io non ho connnivenze economiche come pensa lei, ma solo interessi umanitari.

    • Di (---.---.---.173) 31 maggio 2009 20:57

      Hahaha, buona questa! Mi ha fatto sganasciare dalle risate.

      Il primo vicepresidente di società privata che vende cure da 30.000 dollari l’una che lo fa per scopi umanitari!

      Dimentica i tre "articoli-markette" sulla Beike che ha pubblicato prima dell’ultimo, solo in questo sito?

      Io parlo di quella perché è di quella società che lei vende le staminali, promettendo mirabilie inesistenti.

      Se poi vuole dire che in tanti paesi ci sono truffatori che vendono staminali inutili e forse pericolose, però, le dò ragione: il mondo è pieno di squali pronti a raggirare il prossimo.


      Se trova qualcuno di questi squali che si spaccia per giornalista e dice di farlo per scopi umanitari me lo segnali, che mi attivo subito.

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.218) 31 maggio 2009 21:05
    Andrea Mazzoleni

    Bene sono disposto a darle una mano per un’ichiesta seria. Io, glielo ripeto, non ho interessi economici in ballo. Poi lei è libero di credere quello che vuole è un suo diritto. Cominci intanto a fare delle ricerche, ad es. a Colonia per 6 somministrazioni senza ricovero siamo oltr 60000 eur.

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.218) 31 maggio 2009 22:22
    Andrea Mazzoleni

    Credo che abbiano degli addetti stampa e in quanto ai risultati provi un po’ a vedere.....................

    • Di (---.---.---.225) 31 maggio 2009 23:17

      Beh, se i dirigenti non si travestono da giornalisti ma pagano delle persone che si quaificano come addetto stampa, almeno su quello sono onesti.

      Sul resto continua con le sue mezze affermazioni che non dicono nulla.

      Se vuole presentare fatti concreti, articoli o link, io l’ascolto.

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.218) 1 giugno 2009 08:34
    Andrea Mazzoleni

    Vede che non vuole entrare in merito a quanto sollevato nel mio articolo. Mi sembra veramente che i suoi siano interventi fatti senza senso. Mi dispiace. Comunque vada a cercare e troverà quanto le può servire per essere informato, sempre che questo le interessi.

    • Di (---.---.---.183) 22 giugno 2009 18:48

      lasciamo il sig. bufala mazzoleni sguazzare nel suo delirio anche perche’ il suo presidente Jean Pierre Frey dopo due trattamenti di staminali fatti presso la Beike di schenzhen in cina e’ in un letto a pisciarsi addosso e non si regge piu’ in piedi...mazzoleni sicuramente dira’ che pierre e’ uno di quei SFIGATI che se volevano un miracolo potevano andare a LOURDES !!!! coglione.....

  • Di Andrea Mazzoleni (---.---.---.217) 22 giugno 2009 22:09

    Devo dire che il sig. Frey sta meglio di me che non ho la Sclerosi multipla ed inoltre sta per andare in vacanza guidando tranquillamente la sua macchina ed in ottima forma. Se non ci credete venite a vedere.

    • Di (---.---.---.147) 24 giugno 2009 13:42

      se ci dici dove va in vacanza andiamo a trovarlo insieme.......scommetto che e’ montecarlo

    • Di (---.---.---.224) 27 giugno 2009 23:29

      Mai che il signor Mazzoleni dia qualche elemento concreto, verificabile. Mai.

      E’ in vacanza, vabbé, però magari del Presidente Frey la cartella clinica ce l’avete in Beike, e con essa avete anche modo di provare con estrema faclità che quello che dite ha qualche fondamento.

      Altrimenti, con tutte le balle che avete raccontato, si rischia per prendere per bugie anche le poche verità.

      Ma al momento non c’è neanche bisogno delle cartelle cliniche (magari non se le porta in vacanza, se davvero sta bene come dice lei).

      Visto che il presidente Frey della Beike Europe sta meglio di lei - e quindi è guarito dalla sclerosi multipla - perché non ci fa un breve video dal quale si capisca che oggi sta meglio di prima, e meglio di lei, come lei afferma?

      E’ facile: può farlo riprendendosi, mentre corre o saltella, con un banale telefonino, commentando le notizie del giornale di oggi.

      Può farlo anche dalla località di vacanza: le manda il video, lei lo mette nel bel sito della Beike e almeno una cosa semplice semplice l’avete dimostrata.

      Che ci vuole?

      Forse il problema è che si tratta dell’ennesima vigliacca bugia per ingannare persone disperate?

  • Di dr. Michele Maero (---.---.---.177) 25 settembre 2009 19:21

    Senza entrare nel merito della specifica esperienza in Cina, confermo che in Italia sto incontrando le medesime opposizioni e diffidenze anche relativamente ad esperienze che io ho superato con trattamenti effettuati in Germania. Per fortuna il mio neurologo, probabilmente perché a causa della sua età non ha alcun interesse da difendere, mi appoggia nelle mie scelte, ma è sconfortante rilevare la disinformazione e l’ostilità che si incontrano quando si parla di staminali.
    Poiché sto meditando di promuovere una associazione pro staminali in Italia (già sono in Facebook per questo scopo e già ho scritto un libro sull’argomento, suscitando le ire di certi ambienti), invito tutti i lettori, che appoggerebbero questa iniziativa, a contattarmi.
    dr. Michele Maero
    [email protected]

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