• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > Caso Swift. Unione Europea: Servo Ergo Sum!

Caso Swift. Unione Europea: Servo Ergo Sum!

In molti, tra cui la sottoscritta, nella logica del "chi pensa male, fa peccato (forse) ma indovina", hanno pensato che lo scorso 11 febbraio, quando firmato dalla Commissione Europea con le autorità statunitensi, tale rifiuto fosse solo un’operazione mediatica per dare all’Europa, una parvenza di Sovranità, che come ben sappiamo è solo un’utopia.

Sono passati solo 5 mesi e giovedì scorso, l’8 luglio, l’accordo Swift è stato accettato e firmato dagli europarlamentari, con 484 voti a favore, ed entrerà in vigore, senza perdere tempo il 1° settembre 2010.

Nonostante le perplessità dei garanti della privacy, adesso informazioni private dei cittadini dell’UE saranno consegnata alle autorità degli USA grazie all’ennesimo accordo stipulato nel nome della guerra al terrorismo.

Quando a febbraio, il Parlamento Europeo aveva rifiutato l’accordo tra Washington ed i governi dell’UE per permettere che dati delle transazioni bancarie del blocco fossero consegnate agli USA, i legislatori hanno argomentato che così si violavano i diritti civili fondamentali, cosa che ora è possibile e "legale", grazie a piccolissime modifiche fatte all’accordo iniziale, da parte dei suoi arditi sostenitori. (Presumo che le modifiche siano irrilevanti come quelle apportate alla Costituzione Europea dopo che Francia e Olanda l’avevano rifiutata, attraverso referendum popolari, come sappiamo di quella costituzione è cambiato solo il nome e non la sostanza, ora si chiama Trattato di Lisbona).

SWIFT è una società americana di diritto belga che gestisce l’80% dei versamenti bancari internazionali nel mondo. Il suo compito non è di trasferire il denaro, ma di gestire le informazioni (titolare del conto, beneficiari, somme versate ecc). La società opera in 208 Paesi e i dati sono stoccati in due cervelloni elettronici uno in America e l’altro in Olanda.

Con il pretesto di "monitorare il denaro” dei terroristi, Washington ha adottato ordinanze del tribunale per accedere ai dati Swift.
 
Così, per anni, e in gran segreto le informazioni personali di milioni di cittadini europei ha attraverso l’oceano atlantico a loro insaputa, fino al 2006 quando il New York Times ha denunciato il fattaccio in un articolo.

In pratica non cambia nulla, fin’ora le informazioni passavano in maniera poco pulita, mentre ora sarà tutto legale, ma comunque noi cittadini europei saremo scrutati al microscopio come individui sospetti. Infatti i governi dell’UE nella loro tradizione di sudditanza verso gli USA, hanno fatto in modo che questa operazione continuasse, ma in maniera legale, così lo scorso novembre hanno accettato senza esitazione, un accordo con Washington che desse agli Stati Uniti la copertura legale necessaria.

La cosa interessante come hanno segnalato alcune organizzazioni per i diritti umani, è che l’attuale legislazione sulla privacy, attualmente in vigore negli Usa, protegge dall’uso illegale dei dati, solo i cittadini statunitensi e residenti nel paese, ma non gli stranieri di tutto il mondo controllati da Washington.

L’amministrazione di Barack Obama in apparenza si è interessata alle preoccupazioni dei legislatori che hanno sostenuto il rifiuto dell’accordo a febbraio, ma nella sostanza non è cambiato molto perché “I punti fondamentali rifiutati dal Parlamento la prima volta sono ancora presenti nel testo” secondo le segnalazioni dell’organizzazione European Digital Rights le importanti mancanze dell’accordo non sono state risanate.

La quantità di informazioni detenute da Swift, c/c e nomi dei suoi intestatari, ecc., rimane la stessa di prima, e a questo punto sembra che il Parlamento Europeo, non abbia rifiutato un bel niente a febbraio, ma abbia solo cercato (e trovato) il modo per rendere legale quest’ingerenza nella vita privata di tutti gli europei. L’unica novità dell’accordo sarà la presenza di un funzionario europeo a Washington che controllerà l’attuazione della nuova (ma non tanto) procedura.
 
Non c’è nessuna garanzia che l’informazione sui dati personali non sia conservata anche dopo aver verificato che questa non serva per l’indagine.

Le condizioni fissate nell’accordo, sia riguardo al trasferimento massivo dei dati sia riguardo alla loro ulteriore trasmissione, non soddisfano le garanzie necessarie in base al diritto Ue, fra cui il rispetto del principio di finalità e l’obbligo di una conservazione limitata nel tempo (fino a cinque anni).
 
In teoria, il funzionario dell’UE inviato a Washington potrebbe bloccare il trasferimento di informazioni nel caso appuri che si sta abusando di essa, ma questo alla luce del fatto che nulla è cambiato veramente e che tutte le informazioni personali dei cittadini europei continuano ad essere inviate agli USA, sembra più uno specchietto per le allodole.

Di fatto l’accordo è illegale perché viola il diritto alla privacy, sancito dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, che tutti gli Stati membri dovrebbero rispettare, ma ora ci sono nuove "costituzioni" e nuovi accordi a cui obbedire.
 
La legislatrice olandese Sophie in’t Veld, esperta (sic!) in libertà civili, ha detto che appoggiava l’accordo rivisto (e non modificato) perché non credeva che fosse possibile ottenerne uno migliore.
 
E così cade ogni frontiera europea, la logica del "meno peggio" a cui siamo stati addomesticati nel nostro bel paese è anche quella dell’Unione Europea che siamo costretti a subire.
Alba Canelli

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.178) 4 agosto 2010 15:20

     Alba Canelli scrive:  
    "In molti, tra cui la sottoscritta, nella logica del "chi pensa male, fa peccato (forse) ma indovina", hanno pensato che lo scorso 11 febbraio, quando firmato dalla Commissione Europea con le autorità statunitensi, tale rifiuto fosse solo un’operazione mediatica per dare all’Europa, una parvenza di Sovranità, che come ben sappiamo è solo un’utopia."

    Non contesto l’affermazione in sé, ma di "sovranità" dobbiamo parlarne al plurale: per esempio la sovranità monetaria che gli Stati Europei non perseguono ad esclusivo vantaggio della Banca Centrale Europea Soc. p. azioni.
    La sovranità in Europa, come nel resto del mondo, non è come Lei afferma: "...è solo un’utopia", se si riferisce alla volontà politica ed istituzionale dei parlamenti e dei governi, posso convenire con Lei, ma se ci riferiamo alle banche centrali, parliamo ad esempio della sovranità del trattato di Maastricht, allora non possiamo non accorgerci che la BCE fa e disfà, ad nutum, quello che crede. Gli artt. 104 -105 -107 del citato trattato sono eloquentissimi: la sovranità della BCE esiste e come. L’ Europa soggiace supina alla sovranità della BCE, di questo dobbiamo parlare. Ne "Il Sole 24 Ore" del 13 febbraio 1993 si legge un passaggio dove si ammonisce che gli Stati membri dell’Unione Europea "non possono compiere atti di signoraggio puro, ovvero di procurarsi risorse mediante l’emissione di quella forma di debito inesigibile che è la moneta a corso legale." Morale: Gli Stati Europei possono coniare, attenzione: d’accordo con la BCE il volume di conio delle monete metalliche di uno e due euro". Ricordiamoci che Tremontì chiese al Governatore della BCE Duisemberg di consentire agli Stati di emettere uno e due euro cartacei, ritenendo che il cartaceo potesse, invece del metallo, indurre i consumatori a maggiore parsimonia, mentre il "vile" metallo avrebbe una ben maggiore velocità di circolazione. Purtroppo il luminare Tremonti ci fece una brutta figura: Duisemberg disse di essere disposto ma avvertiva che così facendo gli Stati avrebbero automaticamente perso il "Signoraggio" perchè il trattato di Maastricht sancisce che le banconote (note della banca...) di carta sono di appannaggio della BCE.
    Di "sovranità" ce ne sono tante, ma a mio avviso quella più condizionante: il condizionamento a tutto tondo di ogni e qualsiasi ambito, di fronte al quale l’economia, la società, la politica, l’amministrazione pubblica, sono alla mercédella Banca Centrale Europea S.p.A., perché parlare di "Legge Finanziaria" quando nella realtà trattasi di "Piano annuale di rientro dal debito pubblico"?
    Vogliamo approfondire?
    Ringrazio anticipatamente ed invio i migliori saluti
    Vittorio Soldaini

  • Di Alba Kan (---.---.---.77) 4 agosto 2010 20:40
    Alba Kan


    Ciao Vittorio,
    mi dispiace di avere pochissimo tempo per una lunga risposta...
    Quello che dici è più che corretto nel suo insieme e in particolare riguardo la Bce.
    E’ vero che ha una sua sovranità...ogni dittatore della storia ne ha avuta a volontà, ma non è la sovranità che intendo io, cioè quella del popolo-nazione.
    Quando dico che siamo sottomessi agli Usa, non voglio dire che voglio un’Europa (come unione) indipendente...io l’Europa Unita NON LA VOGLIO!
    E ribadisco che la sovranità è un’utopia, perchè come hai detto anche tu il popolo non è sovrano in nessun aspetto della società.....forse solo quando si tratta di cambiare canale e scegliere il reality...
    Non c’è sovranità monetaria, nè economica (bruxelles controllerà i bilanci dei singoli stati), nè politica e nemmeno per ciò che riguarda l’ambiente (il Trattato di Lisbona mette becco anche su questo).
    Dov’è la sovranità? Siamo governati da istituzioni illegali come la fed, bce ecc attraverso politici NON eletti, è questa la sovranità?
    A presto...
    Alba

    • Di (---.---.---.155) 4 agosto 2010 21:52

      La tua è una risposta che prende atto della situazione. Non sono d’accordo sull’utopia perché mai abbiamo pensato di studiare il da farsi per giungere alla emissione di biglietti di Stato a corso legale. Nel febbraio 1986 furono ritirati dalla circolazione il biglietto di Stato di 500 Lire-

      Vi si leggeva: Repubblica Italiana - biglietto di Stato a corso legale - figuravano tre firme: quella del Direttore Generale del Tesoro, quella della Corte dei Conti e quella del Cassiere Speciale.
      Prima erano stati ritirati i biglietti di Stato di una, due, cinque, dieci, 5o, 100 e 200 lire. 
      E’ forse utopia conoscere, leggere, riflettere, studiare, comunicare... 
      Il Re è nudo! E’ vero che occorrano altre Sovranità, benissimo, diamoci sotto! Possiamo anzi dobbiamo , con documentazione, con spirito costruttivo, esigere dallo Stato che faccia il suo dovere e dobbiamo incalzare le istituzioni Statali perché non possiamo tollerare che ignorino il concetto di sinallagma. Ad esempio il "servizio del debito pubblico" che lo Stato intrattiene con la banca centrale nazionale e parimenti dobbiamo esigere che l’Unione Europea per quanto intrattiene rapporti con la BCE, ebbene che questi rapporti siano fondati sulla sinallagmaticità che vuole un circolare beneficio fra i contraenti. Non possiamo stare zitti perché si pensa sia inutile fare alcunché ed archiviare il tutto perché non si può esorcizzare l’utopia. Se utopia significa "non luogo" allora si sappia che il luogo che chiamiamo utopia è padroneggiato dalle banche centrali. Non è vero che siamo governati da istituzioni illegali!!!
      Sono gli Stati, lo vogliamo capire che hanno conferito piena legalità alle banche centrali?
      Quando il Prof. Auriti trascinò in tribunale la Banca d’Italia, alla terza sezione civile di Roma, perse la causa perché la Banca d’Italia godeva della legalità conferitale dallo Stato Italiano e così avviene in tutte le Nazioni. Occorre chiederne ragione allo Stato di fregarsene del sinallagma!
      Mi fermo qui, ma vorrei che si potesse ulteriormente approfondire la quaestio.
      Ti saluto e conto sulla tua pazienza di chinarti sulla materia.
      Vittorio Soldaini
    • Di Alba Kan (---.---.---.213) 5 agosto 2010 11:50
      Alba Kan

      A questo punto, caro Vittorio bisogna solo definire il termine "utopia", perchè vedo che nei fatti diciamo le stesse cose, la pensiamo nello stesso modo, ma c’è questo termine che crea qualche incomprensione...
      Di per se è un pò ambiguo, quello che intendevo non era l’utopia vista come un progetto di valore idealistico di attuale realizzazione, ma piuttosto come una meta puramente ideale e NON realizzabile, in quanto come dico spesso e volentieri gli ideali sono in via di estinzione.
      Non esiste una coscienza collettiva nella società, che oggi possa perseguire giuste cause, quali sono tutte quelle ad esempio da te elencate....in particolare la dittatura della banca d’italia o delle banche centrali.
      Mi dispiace ma io sono molto pessimista sulla volontà della gente di alzare la testa contro tutte queste "sovranità" perdute.
      Questo articolo era solo un fatto di cronaca (con qualche riflessione personale) riguardo il caso swift, certamente non dice che questo è il nostro unico e solo problema.
      Possiamo farne altri con lo stesso titolo nella parte finale, cambiando "caso swift-unione europea" con "Banca d’Italia", "Banche Centrali", "Trattato di Lisbona" e molto ancora.
      La "moderna civiltà occidentale" è quella meno libera nel mondo, perchè chi vive sotto una dittatura come quelle viste nella storia, ne è consapepole e lotta per la libertà (e le tante sovranità...), ma chi subisce questa dittatura invisibile (come giustamente la definisce Eduardo galeano) crede di essere libero ed è tranquillo...a nessuno oggi viene in mente che ora più che mai c’è bisogno di una rivoluzione.
      I media sanno dove orientare l’attenzione delle masse. La dittatura? E’ quella dei talebani, lo ha fatto vedere chiaramente il Times la scorsa settimana con la foto in copertina di una ragazza con il naso tagliato...
      Conosco bene la vicenda (triste) della banca d’Italia-Sergio Auriti è l’esempio di quanto il cittadino valga poco in confronto al denaro, e scusami se cito ancora Galeano (è più forte di me), mi viebne in mente quando parlava di "gente che aspira ad essere trattata come il denaro"...anche se il contesto era molto diverso visto che si riferiva "alle masse in cerca di un destino".
      Per il resto sono d’accordissimo con te, in un vecchio video Benetazzo faceva il paragone tra la nostra moneta (già ai tempi della lira quando c’era stampato sopra "Banca d’Italia) e quella di uno stato poverissimo dell’Asia meridionale (scusa ma nn ricordo qual’era) e diceva appunto che quei "morti di fame" (spero si capisca l’ironia) stavano meglio di noi perchè sulla loro moneta c’era stampato Repubblica di....
      Nel vecchio blog che curavo con altri prima di Voci Dalla Strada avevo pubblicato molti articoli su Auriti, l’esperimento di Guardiaglele ecc...
      Ciao
      Alba

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares