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Caso Milanese o caos Italia?

Oggi la Camera si pronuncerà sull’arresto del deputato Marco Milanese. Al di là delle vicende giudiziare dell’ex braccio destro di Tremonti, la posta in gioco è molto più alta di quello che sembra. Il voto di oggi infatti sancirà se la maggioranza dei deputati ha deciso di farla finita con Berlusconi utilizzando la vicenda Milanese come casus belli.

Berlusconi, Cicchitto, La Russa e gli ultimi generali del regno, si sgolano, mettono le mani avanti e assicurano che la votazione di domani non avrà ripercussioni sulla tenuta del governo, ma tutti sono consapevoli che l’arresto di Milanese, equivalrebbe ad un rompete le righe generale con ripercussioni fatali sugli assetti della maggioranza di centrodestra.

A scrutinio segreto si potra' decidere non soltanto il destino di un' imputato, ma anche le sorti della legislatura.

Oggi a Montecitorio non si giocherà una partita, se ne giocheranno tante, ognuna delle quali potrebbe avere un risultato imprevedibile.

 La più importante è quella tra chi vuole mantenere l'esecutivo in carica e chi lo vuole abbattere, poi c’è quella tra chi ritiene di voler sostenere Tremonti e chi lo vuole azzoppare una volta per tutte. Un match molto importante si giocherà all’interno della Lega. Bossiani contro anti bossiani. Da una parte i filo governativi dall’altra coloro che vorrebbero seguire le richeste della base stanca della deriva in atto. Si contenderanno non solo la prosecuzione al governo ma anche la leadership del partito padano. Un tutti contro tutti è invece la contesa che si giocherà all’interno del pdl. Correnti, cordate e potentati si contenderanno le spoglie e l’eredita del berlusconismo, sotto gli occhi atterriti del pupillo chiamato a salvare il salvabile, Angelino Alfano.

Alemanniani, Scajolani, Maroniani, Maroniti, malpancisti del Pdl, cattolici disorientati, ciellini delusi o responsabili mal ricompensati; chi darà il colpo di grazia all’esecutivo? Oggi, forse domani o quando si dovra' discutere della mozione di sfiducia del Ministro Saverio Romano, prevista per i prossimi giorni?

Chi può dirlo? Nessuno. Del domani, non c’è alcuna certezza. Mai come oggi.

Il meeting intercorso ieri tra Bossi e Berlusconi sembra che abbia deciso l'ennesima tregua tra le due maggiori forze che sorreggono il governo. Mentre la Lega in apparenza si e' ricompattata sulla posizione del leader. Ma con il voto segreto puo' succedere di tutto.

L’amministrazione del potere si sa non è una scienza esatta. Certo però la politica italiana è bizzarra e per nulla lineare. Invece di sfiduciare apertamente il Presidente del Consiglio, si è deciso di farlo morire di lenta agonia. E lo spettacolo non e' molto edificante.

Gli onervoli della maggioranza privi di coraggio, e colmi di opportunismo, in virtù di una legge elettorale che li ha eletti non per servire il paese ma il loro capo, hanno scelto i bizantinismi della peggiore tradizione italiana. Invece di dire un sonoro e definitivo “Basta”, continuano a difendere l’indifendibile, e legano le sorti del governo al destino giudiziario di semplici deputati come Papa e Milanese, permettendo che Berlusconi e quindi l’Italia siano cotti a fuoco lento. 

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