Cambio di rotta sull’Istruzione

Anche a seguito della durissima protesta avvenuta in Grecia da parte degli studenti nei confronti del governo greco e soprattutto per il forte dissenso di studenti e docenti italiani verso la discussa e discutibile riforma Gelmini sembra che il Ministro dell’Istruzione inizi ad aprire timidamente al dialogo ed al confronto ammorbidendo la portata della riforma stessa.

Ora, nonostante questo modo di agire sia un modus operandi deprecabile poiché basato su discutibili decisioni unilaterali prese in campi centrali come quello dell’istruzione, relegando l’apertura al confronto ad una tardiva mossa riparatrice conseguente al dissenso generalizzato causato dalle decisioni stesse, in questo caso prima si è provveduto a rendere legge dello Stato la Riforma Gelmini e poi a giochi fatti si è aperto al confronto, è opportuno valutare i passi indietro fatti dal Ministro Gelmini.

In primo luogo l’adozione del maestro unico dall’anno accademico 2009/2010 non sarà più generalizzato ed obbligatorio ma sottostante la richiesta dei genitori degli alunni che dovranno accedere alla scuola primaria, viene inoltre garantita la possibilità di scelta del tempo prolungato. La riforma delle scuole secondarie viene rinviata di un anno quindi sarà avviata a partire dall’anno accademico 2010/2011.

Le proteste e il malcontento hanno dato qualche piccolo frutto anche se è proprio questo il momento per insistere sulla necessaria apertura da parte del Ministro Gelmini ad un confronto effettivo capace di accogliere le richieste e le critiche di chi è direttamente coinvolto dalla riforma, ovvero gli studenti e i docenti.

E che in futuro si provveda prima a dialogare tra le parti e successivamente a prendere decisioni delicatissime come quelle che riguardano la scuola; questo dovrebbe essere lo spirito di una democrazia rappresentata in buona salute.