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Buche killer? Coinvolgiamo i cittadini nel monitoraggio, il sistema c’è
Repubblica oggi ne parla recentemente ne abbiamo parlato e da oltre un anno abbiamo consegnato la nostra idea al Comune di Roma, ne riporto un breve stralcio...
Il patrimonio stradale del Comune di Roma denominato “Grande Viabilità” è un caso unico per dimensione e complessità di gestione a livello non solo nazionale, oltre 5’000 km di strade urbane e 800 km di rete primaria, la Grande Viabilità:
• Estensione: 800 km di sole strade ad altissima valenza strategica per la mobilità in una area con un bacino di utenza ultranazionale;
Il patrimonio stradale del Comune di Roma denominato “Grande Viabilità” è un caso unico per dimensione e complessità di gestione a livello non solo nazionale, oltre 5’000 km di strade urbane e 800 km di rete primaria, la Grande Viabilità:
• Estensione: 800 km di sole strade ad altissima valenza strategica per la mobilità in una area con un bacino di utenza ultranazionale;
• Tipologia: si passa dagli antichi impianti delle vie consolari a moderni sistemi viari di svincolo a più livelli;
• Utenza: quella della cittadinanza in primis, l’enorme massa di flussi turistici “stabili”, gli eventi speciali che caricano ulteriormente e costantemente un sistema già in piena saturazione;
• Impatti: sull’ambiente in termini di produzione di vari agenti (aria, rumore, luce…), e sull’elevatissima concentrazione di emergenze monumentali, architettoniche, logistiche, funzionali… distribuite nella città di Roma
La gestione di un sistema così complesso assorbe e richiede energie e tempi in uno scenario di gestione unico in Italia. E’ così evidente ce prima di ogni processo di manutenzione è fondamentale la definizione di una strategia di governo efficace.
Alla base di tale strategia è necessario stabilire alcuni punti formali:
• Il governo del sistema Grande Viabilità di Roma non è una funzione che può essere ceduta in outsourcing: non si tratta di un’opera che può essere data in affidamento a terzi (es: general contractor et similari). L’amministrazione, il decisore politico e le strutture tecniche di supporto devono essere messi in condizioni di governare: attingere ad informazioni, valutazioni, previsioni evolutive, sul sistema viario attraverso le quali assumere decisioni strategiche, a valle delle quali possano invece collocarsi processi operativi e lavorazioni che concretizzano le scelte di vertice.
• Il sistema Grande Viabilità di Roma non è una emergenza, meglio non può essere gestito in logica di emergenza permanente ma deve collocarsi in una logica di gestione quale opera a servizio di una utenza ben più ambia della sola cittadinanza (per paradosso questa utenza subisce gli impatti di tale sistema senza godere appieno di tutti i benefici). La grande viabilità è un sistema di rilevanza nazionale (in alcuni casi sovranazionale);
• Il sistema Grande Viabilità di Roma richiede meccanismi gestione flessibili ed adattivi in grado di definire con cura il fabbisogno in termini di risorse professionali, tecnologiche e finanziarie e capace di rilevare quali sono le utenze e quali sono in “consumi” di tale utenza per il sistema Grande Viabilità.
Si propone quindi di guardare al sistema Grande Viabilità di Roma (GVR) come ad un erogatore di servizi (infrastruttura di trasporto stradale, dei servizi di superficie, dei sotto servizio, delle servizi di terziario e in genere delle attività (commerciali e non) che si svolgo entro le pertinenze), a fronte della corretta erogazione di tali servizi le utenze pagano un canone rappresentato dal costo di gestione e manutenzione dell’infrastruttura stessa e dai costi sostenuti per il miglioramento delle prestazioni e della consistenza di tale infrastruttura.
Il processo di management della Grande Viabilità di Roma deve pertanto assumere come obiettivo la creazione di valore a partire dalla stessa risorsa. Ciò accade, ad esempio da secoli, per i valori storico-artistici della città non si comprende perché non debba accadere per l’infrastruttura che serve tali valori.
L’informazione: produzione e accesso
In questa ottica il governo della GVR gioca un ruolo reale e vincente a patto che disponga di informazioni di qualità e in tempo reale.
Informazioni sia sulla qualità del servizio erogato (stato dell’infrastruttura, emergenze in atto…) sia sulle previsioni evolutive di tale stato (vulnerabilità, carichi di traffico, feedback dell’utenza…).
Esempio di applicazione di sistema di rilevazione integrato piattaforma mobC3.
(TMS Consultancy Italy, Neos)
A valle del processo di acquisizione e verifica dei dati è localizzata la funzione di analisi, cioè laproduzione di report e valutazioni utili ai decisori per orientare le scelte di manutenzione.
Diffusione di informazione ai soggetti interessati
Risultato principale di un sistema di monitoraggio consiste nella produzione di informazioni utili ad assumere decisioni, abbiamo già evidenziato che tale funzione è fondamentale per programmare il processo di manutenzione. In questo contesto l’utenza svolge un ruolo fondamentale; la diffusione di informazioni sulla qualità della rete e sulla programmazione degli interventi realizza due azioni fondamentali per avviare un meccanismo virtuoso di collaborazione con il cittadino:
• il cittadino/utente è informato su come e quanto il gestore conosce la problematica della rete;
• il cittadino/utente è posto a conoscenza del perché del come e del quando andranno realizzati interventi di miglioramento della rete stessa.
Immediatamente si percepiscono le conseguenza di tale trasparenza gestionale. Il cittadino/utente diventa un “cliente” da fidelizzare alla logica di manutenzione delle strade della grande viabilità attraverso una strategia di informazione dettagliata che lo rende parte attiva del processo di manutenzione: la trasparenza il coinvolgimento dell’utente come parte del processo di gestione.
Destinatari di tali outuput sono anche gli altri uffici dell’amministrazione (es: rilascio concessioni, sottoservizi, …) e le stesse imprese che si troveranno a realizzare le attività manutentive. Le stesse imprese dovranno uniformarsi al processo di monitoraggio per quanto concerne il loro ruolo di responsabilità nella sorveglianza e pronto intervento del patrimonio affidato.
chissà ora cosa accadrà...