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Boscoreale in attesa di Ricciarelli si prega la Madonna

Una notte d’estate a Boscoreale, in provincia di Korogocho. Mentre sto scrivendo, il tanfo della discarica di Terzigno sta entrando nella mia stanza e mi trovo in una casa situata a cento metri dalla casa comunale di Boscoreale.

Dovrei chiudere la finestra, ma sento caldo e allora decido di lasciarla aperta e di sopportare i miasmi anche se mi viene quasi da vomitare.

Fino a qualche settimana fa, ho partecipato attivamente alle proteste contro la discarica che da circa un anno è entrata prepotentemente nella vita di tutti i cittadini alle falde del Vesuvio.

In quest’ultimo periodo mi sono fermato a riflettere su come la lotta possa incidere contro questa grave barbarie dello Stato.

La prima domanda che mi sono posto e che si sono posta tutti: ma questi al Governo sono dei pazzi? Aprono le discariche a ridosso di centri abitati.

Poi ho immaginato, se io fossi la Ditta incaricata di portare i rifiuti in discarica, potendo influenzare il mondo politico, chiederei ai Rappresentanti del popolo, di aprire una discarica il più vicino possibile ai Comuni, così i camion della raccolta non dovranno fare centinaia di chilometri. Poi gli chiedo di non far fare una efficace raccolta differenziata, così approfitto dei miasmi e posso portare in discarica un poco di tutto, anche i rifiuti tossici più puzzolenti. Il guadagno diventa massimo con il minimo sforzo, dandomi modo di poter meglio apparecchiare la tavola tecnica, pardon, il tavolo tecnico e sono sicuro che nessuno vorrà rinunciare a prendere posto.

Partendo da queste mie considerazioni e vedendo che nonostante i disagi arrecati alla salute di intere popolazioni, il servizio sanitario non interviene, e poi che, davanti alle immagini trasmesse durante la visita della Commissione europea in discarica, con il ritrovamento di rifiuti non compatibili con quanto autorizzato, la Magistratura non interviene con un sequestro della discarica per fare i dovuti accertamenti, e poi che la Polizia disperde i manifestanti che avevano osato ribellarsi al sopruso di Stato, ho tratto le dovute conclusioni e cioè che le opzioni che restano a un cittadino pacifico, senza precedenti penali, sono solo due: restare e soffrire sopportando la violenza dello Stato o scappare via da questa Nazione corrotta.


Io resto perchè non ho più l’età, però a modo mio protesto pacificamente, non mi reco più a votare, già dal 2008, poiché non mi ritengo più un cittadino e non credo in questa finta democrazia che oggi è al potere.

In quell’anno ho denunciato, alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, i Commissari Prefettizi che governavano il mio Comune in nome dello Stato, essi non attuavano in pieno il Regolamento Comunale di Igiene Urbana, non sostituivano le campane danneggiate, non le incrementavano, non le facevano svuotare con puntualità e non realizzavano quella piattaforma ecologica che ancora oggi è un miraggio, però in compenso portarono a conclusione tutti gli appalti dell’Amministrazione sciolta, giusto per non dispiacere a nessuno.

Penso che la Magistratura abbia archiviato la mia denuncia, poiché lo Stato non può condannare sé stesso.

Vincenzo Martire da Boscoreale provincia di Korogocho.

 

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