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Bersani vaneggia, 5 Stelle trionfa, PDL scompare e Lega va in galera

Nel titolo il riassunto di quello che è accaduto negli ultimi ballottaggi di questi giorni: mentre la terra trema e il terremoto in Emilia e a Ferrara fa danni ingenti, la politica si trova di fronte a due cose che non era preparata ad affrontare, ovvero un astensionismo abnorme (uno su due non ha votato ai ballottaggi) ed il cambio delle gerarchie di potere.

Lo stato delle cose è questo: Bersani vaneggia di avere vinto senza se e senza ma quando in realtà non è sparito solo perchè sono spariti PDL e Lega Nord. Il PDL è diventato un’entità astratta: senza Berlusconi di mezzo e senza un tessuto politico cittadino si sono sciolti come neve al sole. Alla faccia del partito che NON era legato al suo leader.

La Lega di Bossi, con mia soddisfazione, affonda e perde sette ballottaggi su sette: un filotto.

Un partito che ha fatto della superiorità razziale/territoriale e dell’onestà le sue leve morali, si trova con una manica di ladri e farabutti in seno, con divisioni e lotte intestine da fare impallidire i Borgia.

Da Roma ladrona a Lega ladrona il passo è stato molto più breve di quanto gli stessi leghisti non potessero immaginare.

Nel mentre a Parma accade un fatto straordinario: un ragazzo di 39 diventa sindaco con il 60% dei voti, mentre Napolitano no si accorge di nulla. Mah…
A proposito del neo sindaco di Parma Federico Pizzarotti faccio notare alcune cose: ha vinto le elezioni con una spesa di campagna elettorale di 6.000 euro, contro gli oltre 120mila dell’avversario del PD. Segno che tutti questi soldi non sono poi fondamentali alla riuscita di un movimento e segno che i vecchi media segnano il passo, lasciando il posto a Internet e alla comunità partecipativa.
Social network uber alles.

Il suddetto Pizzarotti, che trovo molto sveglio, non solo ha 39 anni ed è il più giovane sindaco di Parma mai stato eletto, ma sta facendo una cosa del tutto straordinaria: sta facendosi arrivare i curricula per scegliere gli assessori.
Solo il sindaco ed il vice-sindaco fanno parte del Movimento 5 Stelle, gli altri assessori non saranno inquinati dalla politica ma saranno scelti dal curriculum, in base a quello che sanno fare. Potere alla competenza.
Dice Pizzarotti: “Non ha vinto l’anti-politica, ha vinto la nuova politica“.

Ora, concludendo, tendo sempre ad avere delle remore di default nei confronti di occupa delle posizioni di potere ma le premesse per un cambiamento ci sono tutte. Alla faccia dei partiti, dei fondi pubblici che li alimentano e dei Bersani-Napolitano che ficcano la testa sotto la sabbia di fronte a qualcosa che ormai è evidente come una deflagrazione.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.24) 23 maggio 2012 17:31

    L’ analisi non e’ corretta pecca di una visione Parmacentrica ,mentre le elezioni si sono svolte in ambito quasi nazionale, dati alla mano:
    vi e’ stato un forte astensionismo , ma ai ballottaggi, al primo turno sostanzialmente eravamo in media.

    l’ astensionismo e’ sopratturro a DESTRA e ci mancherebbe in 20 anni non ne hanno azzecata una..

    il PD si e’ giovato di questo astensionismo ,soprattutto in fase ballotaggi.

    sui dati totali si evince nettamente una preponderanza della SINISTRA (come in tutta EUROPA, visto il fallimento ormai evidente di 20/30 anni di politiche liberiste e vicine al potere finanziario..) infatti ecco le reali sorprese i casi come MONZA e COMO sono evidentissimi e non gli unici.

    Grillo , a Parma ha vinto SOLO perche ’ il PDL,CASINi e Lega hanno compattamente sostenuto M5Stelle al ballotaggio.E il candidato PD forse non era la migliore scelta,quindi vedrei il caso come isolato e locale.

    le prossime elezioni saranno diverse ... sopratturro per M5stelle.

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