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Berlusconi non va al Forum delle famiglie

Partecipa a quello delle Escort.

In che paese viviamo, in che modo ci siamo ridotti. Se il Presidente del Consiglio si riduce a dover declinare l’invito alla partecipazione al Forum delle famiglie. Non che il Forum delle famiglie sia un organismo decisionale fondamentale senza di cui, si immobilizza l’azione del governo. Ma il fatto che un Presidente del Consiglio sia talmente debole e screditato da non poter associare la sua figuara a quella della famiglia ci dovrebeb far riflettere. La famiglia ci è stato insegnato è il primo nucleo della società. Nell’immaginario collettivo nazionale ed estero è sempre stata considerata il perno del nostro vivere e delle nostre scelte future. La famiglia è quella che determina l’andamento demografico della nostra società, è quell’elemento che in mancanza di uno stato sociale forte, aiuta e sostiene le nuove generazioni durante le prime esperienze lavorative.

Berlusconi che di famiglie ne ha avute due, ultimamente ha allargato le sue frequentazioni a gruppi e grupponi di escort che lo accompagnano nelle calde e accaldate notti romane, sarde e brianzole. C’è qualcosa di male Assolutamente no. Ogni signore anziano italiano come il nostro Presidente del Consiglio ha la libertà di scegliere cosa fare nel proprio tempo libero. C’è chi accompagna i propri nipoti all’asilo, c’è chi va in bicilcetta c’è chi passa il proprio tempo a giocare a carte o a bocce con i propri amici. Il nostro Presidente del Consiglio invece ha trasformato tutte le proprie residenze in case di appuntamenti. E la classe dirigente al potere scellerata quanto irresponsabile ci vuole far credere che in questo attegiamento degradato e degradante non ci sia nulla di male.

L’opinione pubblica invece di invocarne preopotentemente le dimissioni, prova piacere a leggere i particolari più gustosi e piccanti di queste storie di bassa lega. Ci immaginiamo cosa succederebbe in USA se la Casa Bianca a Washington cambiasse il colore delle proprie lampadine e fosse illuminata di un rosso sgargiante e Barak Obama si divertisse ad ospitare nelle 150 stanze della sua residenza altrettante cogliette di Playboy? I Repubblicani della ferrea Sarah Pallin ne chiederebbe la sua testa e molto propabilmente l’otterrebbe. Bill Clinton negli anni novanta ha rischiato l’empeachemnt per molto meno. Ci immaginiamo cosa succederebbe in Argentina se a Beuenos Aires la famosa Casa Rosada attualmente abitata da Cristina Fernadez De Kirchner neo vedova, fosse trasformata in casa del piacere? Come minimo le mamme dei "desaparesidos" che protestano tutti i mercoledi nell’antistante plaza de Mayo metterebbero la sua residenza a ferro e fuoco, per segnalare il comportamento quantomeno irrispettoso. Ci immaginiamo cosa succederebbe a Londra, se l’attuale inqulino di Downing Street permettesse un via vai continuo, di allegre fanciulle, nella residenza del primo ministro? Supponiamo che la Regina Elisabetta II anche se ne ha viste tante all’interno della sua famiglia, sputtanerebbe Cameron in mondo visione... Da noi invece tutto è normale.

Da noi chi stigmatizza i comportamenti del Presidente del Consiglio e per un atto di decenza ne chiede le sue dimissioni viene considerato retrogrado, di cortissime vedute. Non al passo con i tempi. Perché in Italia, chi ama la vita deve fonirnicare a più non posso e a tutte le ore, anche se ha delle questioni spinosissime da risolvere. Anche se ricopre incarichi di altissima responsabilità. Napolitano cosa ci fai rinchiuso nel tuo Quirnale? Esci e divertiti! Lascia stare Clio. Napolitano sei datato. Quasi scaduto. Non come Silvio. Da noi, e secondo molti “giornalisti” di destra, chi non ama le donne come il Presidente del Consiglio è un po’ gay o meglio pederasta come dice Vittorio Feltri. A me viene da dire dinanzi a questo imbarbarimento della vita pubblica che è molto meglio essere gay e non vergognarsene, che votare Berlusconi e non avere nemmeno il coraggio di dirlo. Speriamo in tempi migliori, speriamo che ci sia la forza in Italia di far tornare le cose al giusto equilibrio. L’estetica corrisponde sempre con l’etica e lo spettacolo che mette in scena la destra al governo è sempre più inguardabile. Voltiamo pagina.

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