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Berlusconi non molla, ma è indifendibile

Il Premier non sembra intenzionato a lasciare palazzo Chigi. La proposta di Gianfranco Fini ovvero l'ipotesi di doppie dimissioni è stata respinta e rispedita al mittente. Silvio Berlusconi non molla, ed ormai palese come egli sia determinato a continuare la legislatura, nonostante non ci siano più le condizioni per governare il Paese. Anche il monito del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che valutava l’idea di scioglimento anticipato delle Camere (visto il clima avvelenato), cadeva nel vuoto e otteneva in contropartita un attacco mediatico da parte della stampa filo-berlusconiana.


Un'importante risposta di insofferenza è arrivata dalla piazza: un milione di donne italiane ha voluto esprimere il proprio disagio per l'atteggiamento immorale e sessista del nostro presidente del Consiglio. La ministra Gelmini, forse spiazzata dalla imponente adesione alla manifestazione, ha definito "radical-chic", le donne che orgogliosamente hanno preso le distanze dal berlusconismo.

In una situazione politica che vede il Premier ormai "accerchiato", Giuliano Ferrara prova ad impersonare i panni dell'avvocato del diavolo, definendo illiberali e puritane le accuse rivolte al Cavaliere. Dal suo punto di vista un Capo sarebbe libero di tenere qualunque tipo di condotta morale. In sostanza non dovremmo scandalizzarci se il Premier la sera prima partecipa ad un party "bunga bunga" e magari il giorno dopo presiede una conferenza sulla Famiglia. Credo sia evidente che qualunque ulteriore tentativo di difesa ad oltranza rischi di diventare paradossale.
 

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