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Berlusconi is back!

Al diavolo le primarie del centrodestra, al diavolo Alfano, al diavolo il pdl, al diavolo i colonnelli, al diavolo i patti con il Capo dello stato e con gli alleati, al diavolo i mercati, lo spread, l’Europa e la Merkel. Viva le amazzoni, evviva Forza Italia, evviva palazzo Grazioli, evviva Sandro Bondi e quelli come lui, evviva il Kukù alla merkel e la politica del fare, del disfare, delle Olgettine e del bunga-bunga.

Sono questi i pensieri schematici di Silvio Berlusconi che alla fine ha rotto gli indugi ed ha manifestato la sua volontà di tornare in campo. Non si sono cambi generazionali, voglie di cambiamento, o ripartenze che tengano, quando il potere chiama Silvio risponde. Quando i comunisti avanzano, “ i moderati” risorgono. Quando l’Italia cerca tranquillità il richiamo del caos e della confusione è più forte di tutto e di tutti.

E non importa che questa volta a differenza del '94, del ’96 del 2001, del 2006 e del 2008 tutti gli remano contro. L’importante è metterci la faccia, escogitare una campagna elettorale dirompente, promettere di abbassare le tasse e la magia della vittoria potrebbe ripetersi ancora. Peccato però che a differenza delle altre cinque volte a questa tornata molte cose sono cambiate.

Il Pdl è un partito balcanizzato e dilaniato dalle correnti, i colonnelli tramano per disfarsi del vecchio capo, le cancellerie internazionali considerano il berlusconismo il peggio che il nostro paese possa esportare, e soprattutto gli italiani sono stanchi di ascoltare le tristi barzellette raccontante dal Cavaliere. In tanti speravamo che dopo venti anni la prossima, poteva essere una campagna elettorale quasi normale, civile, ponderata sui contenuti. Dove un centrosinistra riformato si sarebbe potuto contendere il governo del paese con un centrodestra nuovo libero del suo padre padrone. Ed invece anche questa volta il Cavaliere con la sua corte di nani, ballerine, intellettuali pseudo indipendenti (Ferrara, Feltri, Sgarbi) ed agli arresti (Sallusti) irrompe sulla scena.

Inevitabilmente dominerà le pagine dei giornali e gli schermi televisivi. Cosa abbiamo fatto per meritarci questo? Dopo aver abbassato il livello di moralità nel paese, aver minato la costituzione, portato i pregiudicati ed i suoi avvocati in parlamento, e sconquassato le casse dello stato, cosa avrà in serbo il re della risata e della destra italiana? Con cosa altro potrà stupirci?

Dato che “il porcellum” non verrà modificato, chi metterà Berlusconi nelle sue liste elettorali? Forse Lele Mora? Forse tutte le nipotine di Mubarak? Forse il parrucchiere di Marina, il personal trainer di Piersilvio, il giardiniere di Arcore o i capi ultrà del Milan?

E’ possibile che nessuno dei suoi abbia la forza di contrastarlo? A dir la verità questa volta, forzisti della prima ora stanno abbandonando la nave. Frattini, Pisanu e Crosetto hanno già detto che non saranno della partita. Non sono molti, ma è già qualcosa.

Ed intando si va dritti dritti verso le elezioni anticipate mentre il Cav scalda i motori. Convinto che gli italiani colpevoli di averlo dimenticato troppo in fretta torneranno a credere in lui. Sarà vero?

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