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 Home page > Attualità > Politica > Berlusconi elogia i falsi diari del Duce

Berlusconi elogia i falsi diari del Duce

Silvio è e rimane un vecchio leone: non smette di combattere e non smette di dire castronerie. In loop.

Ieri, alla presentazione del libro di Vespa (ma guarda te, sotto Natale) l’ex premier ha detto che sta leggendo i diari del Duce (quelli di Dell’Utri per capirci) e che ci si riconosce molto: “Perché viene fuori come chi sta al governo del Paese non abbia veramente dei poteri“.

Tre cose: diari del Duce, Dell’Utri e potere di un dittatore.

1- I Diari del Duce l’unico a ritenerli originali è Dell’Utri. E adesso probabilmente Berlusconi. Tutti gli altri sanno o sospettano che siano una panzana. A questo punto Silvio poteva citare Topolino, in quanto a credibilità.

2- Dell’Utri ricopre la carica istituzionale di Senatore della Repubblica, eletto nelle file del Popolo della Libertà nonostante la condanna in appello per concorso esterno in associazione mafiosa ed in via definitiva Cassazione per frode fiscale. Di fatto, per la legge italiana, un ladro.

Ha anche detto, in passato, che Mussolini fu un abile statista, uomo colto, raffinato e non violento, addirittura troppo buono. Certo, aggiungo io, anche filantropo, benefattore e pacioccoso.

3- Mussolini è stato il fondatore del fascismo, fu Presidente del Consiglio del Regno d’Italia dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943. Nel gennaio 1925 assunse de facto poteri dittatoriali e dal dicembre dello stesso anno acquisì il titolo di Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato. Ora, dire che un uomo di questo tipo non avesse poteri è come dire che Fidel Castro non ha poteri. Una stupidaggine.

Detto questo, per le cose che ha detto Silvio e per le fonti che ha citato, avrebbe potuto dire che Pippi Calzelunghe lo ispira moltissimo per quello che riguarda la politica estera.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.110) 16 dicembre 2011 11:21

    Il mondo di Silvio Berlusconi è un mondo alla rovescia e quindi i valori comunemente percepiti sono sovvertiti e trasformati in quello che tu ci hai descritto .

    Ora se il problema fosse solo questo basterebbe riderci sopra e amen .
    Purtroppo questo signore ha governato l’talia per circa una quindicina degli ultimi venti anni ,portandoci ai punti in cui siamo ,possiede (direttamente o come controllate) l’80 % delle televisioni ,possiede una quota maggioritaria dell’informazione stampata , è proprietario di un partito di maggioranza relativa (speriamo non più) ,possiede beni per miliardi di euro con i quali può esercitare pressioni di ogni tipo su privati ed istituzioni .

    Se a tutto questo aggiungiamo un carattere megalomane ed un evidente deficit culturale chiunque dovrebbe essere in grado di percepirne l’estrema pericolosità per una fragile democrazia come la nostra .Purtroppo invece una quota(per fortuna sempre più ristretta) di italiani lo vede come il santo protettore dai "comunisti " e lui , che tutto è tranne che sciocco , conosce l’arte di suggestionare questi imbecilli (o furfanti).
    Speriamo di essere alla fine del suo ciclo ma le ultime notizie non sono rassicuranti e ci dicono che sta filando la tela per un ritorno al timone . Se ciò dovesse capitare l’unica speranza bisognerebbe riporla in madre natura , a meno che non sia riuscito a corrompere anche quella.

  • Di (---.---.---.17) 16 dicembre 2011 12:48

    Bisogna impedire il gigantesco furto delle frequenze Tv. La rete deve mobilitarsi, che siano 16 miliardi di euro o solo 4 è sempre un colossale furto al popolo italiano. Bersani è incapace (?) di impedirlo oppure non vuole, o non sa come fare. Perché non organizzare una manifestazione nazionale?

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