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Berlusconi e Di Pietro: visioni opposte sul futuro di internet

Folgorato sulla via che dall’EUR porta a a palazzo Grazioli, subito dopo la visita al Polo tecnologico di Poste italiane, Silvio Berlusconi sembra aver improvvisamente appreso dell’esistenza e dell’importanza di Internet.

Reagendo da par suo di fronte a qualcosa che non si può assoggettare, controllare o paralizzare nominando Villari presidente di una commissione di vigilanza, il Premier ha subito rilanciato partorendo "una proposta di regolamentazione" per la Rete da discutere a livello planetario.

Proposta che per ora resta assai generica, ma che Berlusconi promette di portare all’attenzione del prossimo G20 in gennaio, dove interverrà in veste di presidente.

Ora, quasi a voler controbilanciare le assurdità appena riferite e delle quali sicuramente sentiremo ancora molto parlare, ci è sembrato il caso di pubblicare un’intervista con Antonio Di Pietro (IDV) realizzata con la preziosa collaborazione di Intruders.TV Italia e dove l’ex PM, oggi forse il principale avversario politico (se non l’unico) del nostro presidente del Consiglio, afferma concetti opposti alla nuova teoria berlusconiana: Internet è una livella e non vuole regole.

Buona visione.

 


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