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Berlusconi :"Siamo tutti spiati"

“Siamo tutti spiati,150 mila telefoni sono sotto controllo. La situazione è intollerabile". Silvio Berlusconi si presenta così all’assemblea di Confcommercio.

"Ormai non c’è più la libertà di parola, questa non è vera democrazia se è possibile essere spiati in questa maniera. Non è possibile violare le nostre comunicazioni“ dice il Premier, il quale poi poi parla delle intercettazioni: ”Prima abbiamo discusso quattro mesi, poi abbiamo presentato questa legge al Cdm, è andata alla Camera e ci è rimasta undici mesi, poi è passata al Senato e c’è stata tantissimi mesi ancora. Adesso, alla Camera, si parla di metterla in calendario per settembre, poi dobbiamo vedere cosa dirà il capo dello Stato e se riterrà poterla firmare. Poi sicuramente quando sarà diventata legge non piacerà ai soliti pm della sinistra che ricorreranno alla Corte costituzionale che, secondo quanto ho sentito, potrebbe abrogare il provvedimento. Questa è la situazione del nostro paese dove dobbiamo lavorare" si lamenta il Premier definendosi scoraggiato. "Hanno tolto ogni potere al presidente del Consiglio - dichiara -. (...) Bisogna riformare la nostra Costituzione, occorre riformare profondamente le istituzioni del nostro paese. L’architettura istituzionale, creata dai nostri padri costituenti, è stata scritta dopo venti anni di regime fascista e risentiva della dittatura" dichiara ancora Berlusconi, poi parlando delle difficoltà del governo afferma: "Tra il dire e il fare in Italia c’è di mezzo non solo il mare ma addirittura l’oceano... e quando un imprenditore come me deve passare sotto continue forche caudine certe volte mi viene la voglia di dire ma chi me lo fa fare ritorno a fare quello che facevo prima o semmai me ne vado in pensione...". Ma poi assicura che ’’continuerà a lavorare’’.

E in questo continuare a lavorare afferma che il governo procederà prima con una legge ordinaria e poi con la revisione dell’articolo 41 della Costituzione.

Una vera e propria rivoluzione liberale che cambierà il rapporto tra cittadini e lo Stato, ad esempio aprire ’’una pizzeria senza richiedere nessuna autorizzazione con lo Stato che a posteriori avrà la possibilità, entro 30, 60 o 90 giorni, di effettuare controlli’’.

Poi il Presidente del Consiglio parla della giustizia penale: ”Stiamo preparando una grande riforma. Spero che una volta che arriverà in Parlamento, venga approvata entro la legislatura”.

Parlando della crisi economica il Premier dice: ”Abbiamo iniziato l’anno meglio di Francia e Germania. La direzione è quella giusta. Siamo stati accusati di non vedere la crisi, ma non è così. Con il pessimismo non si va da nessuna parte”.

Rivolgendosi poi al Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli dice: "Vieni a trovarmi in modo da poter elaborare un percorso di azioni da realizzare (...). Sono ministro ad interim dello Sviluppo economico, mi sto appassionando alle cose da fare (... ) vieni a trovarmi, ci sediamo con i tuoi collaboratori e i miei collaboratori e vediamo punto per punto le tue richieste. Vediamo di elaborare un percorso”.

Insomma alla fine di tutto la colpa è sempre di quelli che seminano zizzania, e non colgono le grandi opportunità del pensiero positivo.

Ma qual è questo pensiero positivo?

Caro Presidente, questo suo pensiero positivo, mi ricorda i baruia della nuove guinea, lei sa che come forma di rispetto per ogni vita che va via, si elimina una parola, e togli oggi e togli domani, rimane una sola parola, un solo colore, il suo.

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