• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Sport > Beijing 2008 Paralympic Games

Beijing 2008 Paralympic Games

Sabato 6 Settembre si terrà, anch’essa a Pechino, la cerimonia di apertura dei XIII giochi paraolimpici della storia. 20 discipline in cui gli atleti diversamente abili mostreranno tutto il coraggio e talento.

La storia di Oscar Pistorius, lo sfortunato atleta sudafricano privo di entrambe le gambe (soprannominato per questo la cosa più veloce su nessuna gamba) che quest’estate che ha sfiorato (colpa anche qualche intoppo burocratico) la qualificazione nei 400 m piani (fallendo così la possibilità di diventare il primo diversamente abile a partecipare alle olimpiadi di atletica) ha attirato ancora di più l’attenzione dei media sugli atleti non normo-dotati e sulle olimpiadi a loro dedicate.

Il caso di Pistorius non è rimasto isolato, se infatti egli non ha potuto partecipare alle olimpiadi con i colleghi più fortunati, sorte migliore è toccata alla sua compatriota Natalie du Toit, nuotatrice senza una gamba che ha partecipato alla maratona dei 10 km di nuoto (e scusate se è poco...!), e alla Polacca Natalia Partyka, priva di un braccio che ha partecipato al torneo di doppio di ping-pong. Exploit di indubbio valore che ci fanno vedere con altri occhi questi atleti, ingiustamente accusati a volte di essere di serie B.

Su questo argomento è infatti intervenuta con decisione in un’intervista su Donna Moderna Francesca Porcellato (già vincitrice di 10 medaglie paraolimpiche, alla caccia di un’ultima medaglia prima di ritirarsi): "Mi fa arrabbiare chi classifica i disabili come persone e come atleti di serie B, chi pensa che una medaglia vinta da un portatore di handicap valga meno - ha confessato - La disabilità la vede il pubblico, per noi non esiste. Siamo atleti che stanno facendo una corsa, punto e basta. Vorrei che la gente considerasse la mia carrozzina uno strumento, come la bicicletta per un ciclista. In verità non penso mai a me stessa come a una disabile".



Dalla sua intervista si evince anche quanto duramente questi atleti si allenino durante l’anno con strutture e mezzi nettamente inferiori ai loro colleghi normo-dotati. Quest’anno alle olimpiadi avranno a disposizione le stesse strutture che hanno avuto a disposizione gli atleti che li hanno preceduti a Pechino.

Nella speranza che questa non sia un eccezione, ma che possa essere una norma (diritto per gli atleti-dovere da parte delle istituzioni), nella loro vita di tutti i giorni così come nei teatri delle loro imprese sportive, seguirò con entusiasmo queste XIII paralimpiadi; vi invito a fare altrettanto...

Scoprirete degli atleti veri, forse anche di più di quelli che avete visto sinora...

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares