Artissima 17: l’ Internazionale d’arte contemporanea a Torino

20.000 mq illuminati naturalmente, grazie ai 15.000 composti da vetrate, l'Oval è la sede ideale per l'edizione 2010 di Artissima che racchiude come ogni anno il meglio dell'architettura e dell'arte contemporanea nella cornice creativa della città di Torino.

152 gallerie scelte dal comitato e divise in sezioni: Main Section il meglio dell'arte italiana e internazionale; New Entries per le giovani gallerie con meno di cinque anni di attività per la prima volta ad Artissima; Present Future con 15 nuovi artisti presentati dalle loro gallerie; Back to the future inedita per quest'anno e dedicata al lavoro di artisti che hanno ricevuto poca visibilità fino ad oggi, ma il cui lavoro risulta particolarmente significativo.

Interessanti gli appuntamenti collaterali e interattivi, come Pic Nic for your mind tra lezioni e seminari e Hypnotic Show una mostra visibile solo mentalmente grazie alla fusione tra pratiche artistiche e ipnosi.

Unico appuntamento al di fuori degli spazi dell’Oval (e che noi consigliamo in modo particolare) sarà a Palazzo Birago, prestigiosa sede della Camera di commercio di Torino. Artissima Design proporrà Visualising Transformation una mostra a cura di Barbara Brondi e Marco Rainò, che presenterà una selezione di lavori originali firmati da alcuni tra i nomi di maggior rilievo nel contesto internazionale del design di ricerca - Tomás Alonso, Beta Tank, Julien Carretero, Lanzavecchia + Wai, Minale - Maeda e Mischer ‘ Traxler - e gli allestimenti concepiti da tre noti studi torinesi - MARC, Nucleo e UdA.

Il catalogo di quest'anno di Artissima sarà un do it yourself, creato appositamente per essere personalizzato da ogni visitatore con materiale informativo a cura delle gallerie e degli organizzatori di eventi.

Noi ci saremo, i 20.000 mq sono una quest, ma ce la faremo a trovare pane per i vostri denti.

Per ulteriori informazioni e per sapere come raggiungere la mostra: www.artissima.it

Photo 1. Tomoko Sawada "Decoration/ Face"

Photo 2. Karen Knorr "The private audience,Juna Mahal,"