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 Home page > Attualità > Istruzione > Ammissione agli esami di stato: 6 politico? Applichiamo la legge

Ammissione agli esami di stato: 6 politico? Applichiamo la legge

Sulle ipotesi di un sei politico .

Mi è capitato di recente di leggere la proposta di dare il “sei politico” agli studenti che si presenteranno allo scrutinio in quinta classe con delle insufficienze, allo scopo di fronteggiare gli effetti devastanti di una norma inutile quanto illogica. Non capisco “perché fatta la legge” occorre subito trovare il modo per mettere una pezza alle sue assurdità.
 
La Gelmini ha fatto questa proposta? Bene. Che sia dia attuazione alla volontà del Governo! Che si applichi alla lettera la legge non ammettendo agli esami tutti quelli che presenteranno una o più insufficienze. Se si desse attuazione al disposto legislativo senza cercare di arrovellarsi la mente per trovare delle soluzioni alternative nell’interesse dei malcapitati studenti, ai quali non ha pensato il Governo quando ha promulgato quella norma, probabilmente tutti quelli che hanno inneggiato al grembiulino, tutti quei genitori che hanno parlato del merito, tutti quelli che, in buona sostanza, hanno avuto, e per ora mantengono - perché non toccati nel loro interesse dai provvedimenti berlusconiani - il loro gradimento verso questo Governo forse cominceranno a capire che le bugie hanno le gambe corte ed è facile ridere sulle disgrazie degli altri, un po’ meno, invece, quando queste disgrazie capitano proprio a noi.
 
Che si applichi la legge, dunque, e si ammettano agli esami di stato solo gli studenti sufficienti in tute le discipline. Questo è ciò che vuole la Gelmini! Questo è ciò che vuole il Governo!
 
Sono certo che, dati statistici alla mano, un buon 70% non sarà ammesso agli esami. Cosa farà la Gelmini quando dovrà fronteggiare le ire dei genitori incavolati per la bocciatura perfettamente legittima dei loro figli (in quanto frutto dell’applicazione di una legge) e, soprattutto, come farà con un’infinità di classi quinte in più che dovranno necessariamente formarsi rispetto alle previsioni dei tagli agli organici fatte dal suo amico Tremonti? Come si giustificherà con il Ministro dell’Economia per il buco che si verrà a determinare?
 
Forse questo sarebbe il primo caso di attuazione della legge che scombinerebbe i conti dell’On. Tremonti e consentirebbe ad un buon numero di precari di essere riassorbiti visto che occorrerebbe far fronte ad un incremento non previsto del 70% dell’organico basato sulle classi quinte. Che si attui la legge! Perché disattenderla o eluderla? 
 
Ovviamente, questa è solo una provocazione, visto che c’è di mezzo l’avvenire dei giovani studenti per i quali non può certamente essere indifferente perdere un anno della propria vita per colpa della “propaganda” del grembiulino

I commenti più votati

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.113) 3 giugno 2010 11:41
    Damiano Mazzotti

    Nella vita si ha successo se si fa bene una cosa sola...

    E la byrocrazia della scuola cosa ci insegna?

    Che se non sei bravo a fare solo una cosa tra le tante, allora sei fuori...

    Così applichiamo anche a scuola la politica della mediocrità che sta distruggendo l’Italia.

    Posso essere bravissimo in molte materie, ma se una è insufficiente sono fuori....

    E i cretini con tutte le sufficienze risicate diventano il burocrate incapace o il politico che non capisce come funziona un martello o un cartello stradale...

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