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Al Poldi Pezzoli una mostra dal titolo ’Intorno al libro.Tra arte e design’

Al Poldi Pezzoli una mostra dal titolo ‘Intorno al libro. Tra arte e Design’

Dal 5 aprile al 6 maggio il Poldi Pezzoli ha ospitato una mostra ‘Intorno al Libro’ che illustra la progettazione e il design contemporaneo che ruotano intorno al libro. Avete mai visto una ‘poltrona-libreria’, o ‘una libreria orizzontale’? O il leggio disegnato da Gae Aulenti ed ora esposto al Museo D’Orsay, con legno pregiato uscito dalla bottega di Pierluigi Ghianda del 1986, o per contraltare il leggio del 1864 di Luigi Scrosati e Giuseppe Speluzzi in acciaio e bronzo con una ribaltina in pelle su cui appoggiare il libro?

'800 e '900 si mettono a confronto in questa stimolante mostra che solo il Pezzoli poteva organizzare. D’altronde l’attenzione al moderno design è nel dna della città di Milano che recentemente ha ospitato il salone del mobile ed ha presentato tutte le novità in materia di progettazione e stile nel settore dell’arredo e della ricerca d’ambiente. La stessa Triennale ospita accanto a quella su Gae Aulenti una mostra interessante che illumina il pubblico sulle novità nel campo della ricerca e dell’innovazione con un titolo significativo e spiritoso ‘Sindrome dell’influenza’

È anche vero che solo il Poldi Pezzoli era il luogo deputato per ospitare una simile mostra poiché in esso si trova una biblioteca composta da 3533 volumi che è seconda per importanza soltanto alla Biblioteca Trivulziana, ed è frutto delle scelte raffinate degli antenati del collezionista, il prozio paterno Giuseppe Pezzoli e l’abate Giuseppe Maria Pezzoli. Così la bellezza e l’unicità di questa mostra è che il visitatore può muoversi tra due sponde antitetiche e insieme correlate, perché l’antico è la grande madre di quella produzione che rappresenta la modernità, e tra i libri antichi, il Poldi Pezzoli vanta una collezione di 650 edizioni antiche del Quattro e Cinquecento. 

Si possono osservare dunque tutti gli oggetti che ruotano intorno ai libri, leggii, segnalibri, reggilibri e fermalibri, mensole, lampade da ‘libro’ , e ancora, oggetti d’arredamento come tavolini, sedie, poltrone che fanno da sponda a quel principe del tempo libero e del tempo del lavoro che è comunque e sempre ‘il libro’.

C’è il ‘Libro-letto’ di Bruno Munari e Marco Ferreri, opera del 1993, oppure le due poltrone-librerie, quella intitolata Bibliochaise del 2006 di Nobody&co, che è una poltrona quasi cubica circondata da un altro parallelepipedo di scansie in cui riporre molti libri, oggetto unico e capace di soddisfare il bibliofilo che trova nella poltrona la sua libreria portatile, e quella del 2007 che possiede pure una ruota davanti che permette al lettore di muoversi comodamente, è la Bookinist di Nils Holger Moormann. Poi si possono osservare i fermalibro, nelle versioni più disparate, dall’omino nero che tiene ferma la muraglia di libri con le mani (James the bookend, Black+Blum, 2002) alle teste nere e prismatiche di Karim Rashid dal titolo Knowledge in the brain, Menu, 2011 o il mollettone blu con una lunga asta che ha sempre la stessa funzione di tenere ferma una pila di libri( Clampology, 2006 di Jorre van Ast)

La cosa più suggestiva è che mentre ti muovi tra i tanti oggetti del designer contemporaneo l’occhio va su una tela di Piero della Francesca, o su una piccolo crocefisso di Raffaello conservato in una bacheca di cristallo, oppure mentre osservi la sedia libreria, magari nella stanza accanto due meravigliosi dipinti di Lorenzo Botticelli catturano la tua attenzione e tu che sei lì a osservare tutta l’oggettistica e la scultura ispirata al tema del libro per un attimo sei catturato dalla bellezza di opere del '400 e del '500, che sono pure remote, ma capaci di una suggestione e di un rapimento ancora pregnanti per l’uomo moderno. Così tra uno Stefano Arienti e un Raffaello, tra un Peter Wuthrich e un Botticelli, il Poldi Pezzoli regala al visitatore ancora fascino e suggestione e soprattutto induce a riflettere e a ripensare l’estetica del nostro tempo.

 

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