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Agoravox Sezione Moda: Swap Party e l’aperitivo ecosostenibile, l’era del riciclo sfrutta la socialità

Il vecchio rito dello scambio degli abiti diventa un passaggio modaiolo accorpato all’ora dell’aperitivo. Dalle necessità delle nonne e delle mamme che riutilizzavano gli abiti tra le generazioni ai marchi, anche emergenti, che vengono scambiati per pubblicità e rinnovamento. La moda sociale scava nei bauli griffati, con la mente al riciclo.

La fine arte dello “Swap” ovvero dello scambio di design, abiti, accessori e oggettistica varia ha preso piede nel web da qualche anno. In genere dove c’è una community c’è anche una sezione swap, che permette alle persone di inviarsi oggettini con un tema ben preciso o di scambiarsi tramite la vecchia concezione del baratto cose ormai superflue. Della serie quello che è inutile per uno diventa un tesoro per l’altro. In realtà se pensiamo alle soffitte delle nonne, agli armadi delle mamme il riciclo di vestiario e di oggettistica avviene puntualmente nelle nostre case da generazioni, ma nell’era tecnologica ha preso una piega diversa, diventando fonte di shopping senza scambio monetario, ottenendo dei buoni risultati a livello di soddisfazione psicologica. In prima battuta lo Swapping era nato come rito sociale casalingo, ovvero attingendo dall’idea del mercatino un gruppo di amiche si riuniva in una casa, magari all’ora dell’aperitivo e fra un cocktail e l’altro si scambiava il rossetto che per una era troppo arancio, la cintura che in un impulso di shopping sembrava bellissima, ma alla luce della ragione meno, il vestito acquistato con i saldi che costava solo 10 euro ed era un mezzo delitto lasciare lì, che però era privo di parola e non ci rammentava perchè diavolo l’avevamo comprato.

Si può facilmente capire come un momento di aggregazione che includa lo scambio di qualità e l’aperitivo possa poi diventare un’occasione di incontro nei locali e, allargato alla moda emergente, permetta ai nuovi designer o stilisti di farsi conoscere ed apprezzare trattando direttamente con la clientela.

Il 25 aprile a Milano dalle 18 alle 22 in occasione della Triennale Bovisa è stato organizzato uno Swap Party che ha come tema portante il design. Se si possiedono oggetti di designer famosi che siano caffettiere, tazze, abiti, o se si è deciso di creare una linea propria che si vuole scambiare durante l’happy hour sarà possibile farlo, versando una quota di 15 euro per l’associazione all’Atelier del Riciclo che organizza l’evento. Per chi volesse partecipare come semplice ospite “bevente” l’ingresso è gratuito, il drink ha il costo di un aperitivo classico e intanto si possono scoprire e conoscere nuove realtà e nuove griffe, nonché socializzare e ricevere informazioni dai bioarchitetti presenti, esperti di risparmio energetico e di biodesign. Sì perchè L’Atelier del Riciclo ha come credo quello di riutilizzare i materiali che hanno perso utilità nella loro forma classica, per trasformarli in oggetti nuovi nel segno dell’eco-consumo di qualità. Fondato dalle giornaliste Grazia Pallagrosi e Chiara Bettelli e dall’astropittrice Alice Pazzi, l’Atelier promuove creazioni dall’interior design alla ri-creazione di abiti e accessori moda con l’aggiunta di un occhio attento all’ambiente (lo sapevate che barattare 20 kg di vestiti equivale a risparmiare l’energia necessaria per azionare una tv per un anno e sette mesi non stop? Loro sì.) e con progetti per il futuro interessanti, come l’inaugurazione degli “Urban Swap point” veri negozi no-cost in cui comprare oggetti di qualità senza spendere nulla o gli “Web Show-room” per i pigri o per chi ha poco tempo, in cui navigare e scegliere a piacere,con un semplice click.

In tempi di crisi e del bisogno sempre più impellente di essere ecologici anche nell’apparire, dopo la giusta attenzione all’essere, si torna al passato e al risparmio. Diciamocelo, non siamo tutti in grado di permetterci una vita alla “Sex and the City” o alla “I love shopping”, ma sognare è sempre salutare, ancor di più se spendendo pochi euro si riescono ad aiutare carriere in ascesa e anche l’ambiente. Tutto in un colpo solo.

Se poi per mille motivi preferite lo Swap casalingo potete invitare gli amici con relativi guardaroba al seguito e rimanere green ed ecocompatibili organizzando un aperitivo sul terrazzo, con gli oggetti di design dello studio Pandora. In occasione dell’earth day del 22 aprile il portale Yoox ha lanciato la sua sezione eco-friendly: Yooxygen, che contiene creazioni eco dai libri ai gioielli, dal vintage al design. Per il progetto lo studio Pandora ha realizzato ilKit per l’aperitivo eco-bio”completamente concepito in Mater-Bi, un composto di mais biodegradabile al 100%, e disponibile in due colori. Il kit è composto da 4 bicchieri Sunglass con piattino Tapas, 4 stuzzicadenti 2spin e 4 forchettine Moscardino, per pinzare i canapè, infilzare le olive, martoriare gli stuzzichini senza distruggere la mise e il pianeta. Il costo è di 36 euro a kit, che equivale a quasi un pieno per un’auto diesel (la mia, ad esempio), potete muovervi in bici o in metro e riciclare l’attrezzatura dell’aperitivo. Nessuno sarà più verde di voi.
C’è solo l’imbarazzo della scelta, buona settimana eco-compatibile a tutti. (Sperando che duri di più di 7 giorni).

Per informazioni sul Design Swap dell’Atelier del Riciclo e le interviste alle fondatrici:


http://atelierdelriciclo.jimdo.com/...

http://atelierdelriciclo.jimdo.com/...


Per sapere di più sul Kit per l’aperitivo eco-bio e per l‘intervista a Daniela Danzi, mente creativa del Pandora:


http://www.yoox.com/pandoradesign/d...

http://www.thenewyooxer.yoox.com/it...



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