• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Adesso la scelta è tra Merkel e Berlusconi (ed il Cucù)

Adesso la scelta è tra Merkel e Berlusconi (ed il Cucù)

Altro che Grillo che ieri veniva definito fascista dai suoi stessi militanti, altro che Bersani che dopo le primarie e le dimissioni di Monti è stato (in parte) travolto dagli eventi, quello che si profila è uno scontro tra Berlusconi (accompagnato dalla compagine di esaltati che ancora lo segue) e la politica del rigore incarnata dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. Quella che ci accingiamo a vivere sarà la prima campagna elettorale giocata non solamente in Italia ma che avrà come campo d’azione l’intera Europa. Ieri il Cavaliere ha aperto le danze, prendendo a cannonate i capisaldi delle politiche del governo di Monti (fortemente voluto da Napolitano ed in sintonia con la Merkel), sostenendo che lo spread non conta nulla, che si stava meglio con il suo governo e che le misure varate dal governo dei tecnici hanno generato una spirale di recessione. La solita cantilena populista che convince sempre meno e che vorrebbe imputare il fallimento delle politiche del centro destra italiano (in parte corrette da Monti) all’Europa a trazione tedesca. Nonostante ogni singolo provvedimento del governo del Professore sia stato votato dal PDL e concordato con il suo segretario Angelino Alfano, Berlusconi continua con la sua nota faccia tosta a dire il falso rispetto a quello che ha sostenuto (e votato) negli ultimi mesi.

Alle parole del Cavaliere che si è visto sconfessare anche dal capogruppo del PPE al parlamento europeo Joseph Daul, ha replicato direttamente Angela Merkel che ha dichiarato: "Convinta che gli elettori italiani voteranno in modo tale da garantire che l'Italia resti sul cammino giusto". Dove quel giusto sta per Monti e non per quella fiera di nani, ballerine, Ruby, D’Addario, Minetti, Tarantini, Lavitola, olgettine, post (e neo) fascisti, e leghisti, manovrati da palazzo Grazioli.

La strategia elettorale del Berlusconi 6.0, ormai è molto chiara, vuole sottoporre agli italiani il seguente referendum: tra la mia Italia, con i ristoranti pieni, i condoni, la possibilità di evadere il fisco, e soprattutto con meno tasse e l’ltalia dei musi lunghi di Monti, Napolitano e della Merkel, con più imposte, polizia fiscale, rigore, e spending review a iosa, voi da che parte state?

Al Giornale di Sallusti e Porro di proprietà della Real Casa di Arcore, si sono già messi l’elmetto in testa e dipingono la Merkel come il nuovo Satana (nemmeno fosse Bashar Al-Assad), mentre le tre reti ammiraglie di Mediaset si muovono nel mare della disperazione italiana, fotografando la situazione in cui versa il paese dopo l’uragano Mario (Monti). Ieri nel chiaro intento di drammatizzare la situazione un ex ministro del Cavaliere, Renato Brunetta ha dichiarato di non riuscire a pagare la seconda rata dell’Imu, quando dovrebbe essere universalmente noto che l’Imu è una tassa concepita dalla Lega, che stava per essere varata dell’ultimo governo Berlusconi prima che lo stesso cadesse, e che l’abolizione dell’ICI (l’ex IMU) da parte dello Cav. nel 2008 ha contribuito a dissestare le casse dello stato ed a far schizzare il debito pubblico.

Il rigore o colui che il rigore voleva sconfiggerlo con un cucù è questo il dilemma della prossima campagna elettorale.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares




Ultimi commenti